admin
Webmaster
    

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24851 Messaggi |
Inserito il - 26/04/2005 : 10:58:22
|
Vecchi computer e privacy
a cura della redazione GT
Spesso i dati non vengono cancellati
Disfarsi di un vecchio computer, magari vendendolo interamente o a pezzi su Internet, potrebbe essere più pericoloso di quanto ci si possa immaginare. Secondo una ricerca condotta da un gruppo di studiosi dell'Università britannica di Glamorgan, che ha acquistato su eBay 92 Pc, almeno il 50% di questi conteneva informazioni sensibili appartenenti al vecchio proprietario. Il problema diventa poi ancora più grave se si pensa che molti dei computer acquistati venivano usati da enti pubblici, aziende private e associazioni.
Eppure basterebbe poco per tutelare le informazioni riservate. Una formattazione a basso livello, ad esempio, potrebbe cancellare qualsiasi traccia ancora presente sul computer. Ma il tempo richiesto da questa operazione sembra in grado di scoraggiare chi dovrebbe occuparsi della stessa. È per questo che in tanti si affidano ad una più veloce, ma meno efficace, formattazione rapida che, di fatto, cancella soltanto la cosiddetta TOC, la tavola dei contenuti.
In questo modo, tuttavia, i dati restano sul disco rigido. Ad esser rimosso in maniera definitiva è il solo indice. Servendosi di un software specifico si riesce quindi a recuperare praticamente tutto il contenuto dell'hard disk, ivi comprese le informazioni sensibili. La ricerca condotta dagli scienziati ha dimostrato che, nel 53% delle macchine, erano ancora reperibili username e password per l'accesso a servizi sottoscritti dai vecchi proprietari. Moltissimi anche i documenti contenenti informazioni finanziarie relative ad aziende ed imprese. Soltanto il 17% dei computer presi in esame si sono rivelati integralmente puliti.
“Sapevamo di questo genere di tracce - ha commentato Andy Blyth, ricercatore e responsabile del gruppo di esperti della Glamoran University - ma noi stessi siamo rimasti sorpresi dalla frequenza e dall'incidenza del fenomeno”. Tra le tante informazioni recuperate, ma questo dato non ha stupito gli scienziati, anche indirizzi di siti pornografici, visitati dai vecchi proprietari e tracce che confermerebbero relazioni segrete consumate via cavo.
In collaborazione con la redazione GT
|
|