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 LA NUOVA RICERCA DEL SACRO
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Inserito il - 11/01/2005 : 13:17:16  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
SPIRITUALITA’ PLANETARIA - LA NUOVA RICERCA DEL SACRO


da "Enciclopedia olistica"

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli



La nuova ricerca del sacro


In ogni luogo della Terra, in questo momento, nella nuova atmosfera spirituale creata dall’idea di evoluzione cosciente, fluisce, in uno stato di estrema mutua sensitività, amore di Dio e fede in un nuovo mondo: le due componenti essenziali dell’essere umano superiore. Queste due componenti sono ovunque nell’aria... prima o poi ci sarà una reazione a catena. Teilhard de Chardin

Fortunatamente, nonostante gli attuali condizionamenti religiosi, in ogni parte del mondo migliaia di individui si stanno risvegliando. È ormai un fenomeno sociale di evidenti proporzioni. Il settimanale Newsweek, nel Novembre 1994, ha dedicato la copertina e un lungo dossier al tema: "La ricerca del sacro - il nuovo bisogno di significato spirituale" dove vengono presentati alcuni dati, frutto di una vasta ricerca statistica fatta negli Stati Uniti sulla varietà delle esperienze spirituali che negli ultimi decenni hanno coinvolto milioni di persone. Da questa ricerca emerge che il 58% degli Americani sente il bisogno di una crescita spirituale, il 33% ha avuto esperienze religiose o mistiche, il 45% ha percepito un senso di sacro durante la meditazione, il 68% alla nascita di un bambino, il 26% durante rapporti sessuali, il 20% ha avuto rivelazioni divine nell’ultimo anno, il 60% pensa che bisogna credere in un Dio per avere esperienze spirituali, il 50% sente un profondo senso del sacro in chiesa o durante funzioni religiose, il 13 % ha sentito o visto la presenza di un angelo.

Da questa ricerca emergono precise indicazioni sulle caratteristiche di questo nuovo e vastissimo movimento spirituale: I ricercatori - scrive il curatore del dossier - non rispettano nessun particolare profilo: includono investitori di Wall Street... artisti che riscoprono temi religiosi, ex fanatici del fitness che hanno tradito l’aerobica per le classi di meditazione... A prescindere dalla via scelta, i ricercatori sono uniti dal sincero desiderio di trovare risposte a profonde domande, di capire il loro posto nell’esistenza. Ci sono ricercatori di tutte le età... Per molti la ricerca del sacro è ispirata dalla semplice necessità di connettere la propria vita con qualcosa di più vasto. Per molti Americani che trovano alienanti le religioni convenzionali, e anche per alcuni di quelli che le accettano, la ricerca ha inizio con la crescente preoccupazione per la situazione ambientale globale. La natura da sempre ha suggerito sensazioni trascendenti, ma per molti ambientalisti l’evoluzione della Terra ed i suoi ecosistemi interconnessi danno un nuovo contesto in cui trovare il sacro.

In quest’ottica l’evoluzione dell’universo diventa la nuova storia sacra.

Lo scopo di ogni viaggio è di arrivare a destinazione. A differenza degli antichi noi adesso sappiamo che il sacro non è più al di fuori, lassù, e nemmeno solo dentro di noi, piuttosto può essere trovato ovunque ed in qualsiasi momento."

Questa ricerca mette in evidenza la trasversalità sociale, culturale e religiosa di questo fenomeno che accade negli USA come in ogni parte del pianeta. Nato come Human Potential Growth Movement (Movimento per la Crescita del Potenziale Umano), o movimento della Nuova Coscienza, ora prende il nome di New Age, Nuova Era. Ma non vi sono facili etichette per definire questo movimento di estrema complessità spinto da una profonda ricerca del sacro.





I creativi culturali


Ancora più recente è una ricerca del 1997, curata da American Demographics, che monitorizza un grande cambiamento in atto nella popolazione americana. Il dato che emerge con più spicco è che circa un quarto degli americani adulti, cioè 44 milioni di persone, sono protagonisti di un cambiamento culturale profondo orientato ad un rinnovamento dello stile di vita e di pensiero, definito come "trans-moderno", e che la American LIVES di San Francisco ha denominato "Creativi Culturali". Il resto della popolazione americana è costituito da due gruppi molto compatti, il primo è quello dei "tradizionalisti" (heartlanders), che riguarda il 29% degli americani, che segue una visione tradizionale e nostalgica della "Buona Vecchia Via Americana", la Good Old American Way. La parte più consistente della popolazione viene definita "modernista", conta il 47% della popolazione, ovvero 88 milioni di persone, e attribuisce grande valore al successo personale, al consumismo, al possesso di beni personali, alla tecnologia e al commercio.

Secondo questa ricerca sociologica le caratteristiche del gruppo sociale dei trans-moderni è di essere costituito al 60% da donne, con un'età media di 42 anni, di essere orientato allo sviluppo del potenziale umano, i diritti civili, la pace, la giustizia sociale, l'ecologia, i diritti alle donne e a forme di spiritualità più aperte e sperimentali. Gli appartenenti a questo gruppo sono fortemente attratti dalle questioni globali e dalla comprensione dei sistemi considerati nel loro insieme. Ci tengono ad essere ben informati e leggono molto, guardano la tv meno della media americana e sono capaci di una buona sintesi delle varie informazioni a cui attingono, esplorando i temi in profondità. Sono orientati a valori come l'altruismo, la realizzazione di se stessi e la spiritualità. Secondo questa ricerca i creativi culturali stanno creando "un nuovo senso del sacro" che incorpora la crescita psicologica personale e il servizio agli altri. Un'altra area di forte interesse è la medicina olistica, i prodotti culturali esperienziali.





La riscoperta dell'"arte sacra"

Da più di una decina di anni un numero sempre maggiore di intellettuali, artisti, musicisti sta contribuendo alla trasformazione della nostra cultura.

Moltissimi musicisti, cantanti e gruppi internazionali come Leonard Cohen, Nina Hagen, Battiato, Kitaro, Pavarotti, Deuter, Jovanotti, Zucchero e tutta la vastissima area della musica new age si stanno spingendo verso temi aperti alla spiritualità.

Negli ultimi anni molti tra i migliori rappresentanti della cultura cinematografica si sono mossi in questa direzione, prendiamo solo in considerazione film come: "Il cielo sopra Berlino", "Incontri con uomini straordinari", "Il Mahabarata", "Perchè Bodhidarma è partito per l’Oriente", "L’arpa birmana", "Koyaniskazi", "Siddharta", "Fino alla fine del mondo", "San Francesco", "La vita di Milarepa", "Ghost", "Il piccolo Buddha", "Verso il sole", "Powder", "Sette anni in Tibet" e il recente "Kundun" di Scorsese. Molti attori si sono avvicinati alla spiritualità, da Harrison Ford, a Willem Dafoe, a Richard Gere che ha abbracciato la religione buddhista, a Jodie Foster che afferma: credo che scienza e religione possano coesistere, sono due modi di fare ordine nell'universo.

L'editoria da una decina di anni sta vivendo un grande rilancio dei temi spiriuali, dai grandi bestsellers internazionali, come "La profezia di Celestino" di Redfield, che solo in Italia ha venduto quasi seicentomila copie, l'"Alchimista" di Coelho, o l'interminabile serie di volumi di medicina olistica-ayurvedica di Deepak Chopra, a tutti i temi più o meno olistici, dalla fisica alle terapie più disparate. Il Time magazine del Luglio1996 dedica la copertina e un esteso servizio alle guarigioni spirituali e all'incremento che questo tipo di pratica ha avuto negli ultimi anni.





Centri di coscienza planetaria


Da una ventina di anni, in molte comunità di ricerca interiore sparse per il mondo, si sta sperimentando un nuovo modo di vivere olistico e spirituale che viene concretizzato nella vita di tutti i giorni. La logica filosofica e comportamentale di questi gruppi, fino a pochi anni fa praticamente sconosciuti, sta vivendo un'espansione e un interesse enorme, segno dei tempi che cambiano.

Internet ha certamente contribuito a questo sviluppo, concretizzatosi con la formazione di network tra eco-villaggi, centri di crescita spirituale e "comunità intenzionali", come il GEN (Global Eco-villages Network), l'Holistic Centers Network, il Network dei Centri per la Coscienza Planetaria del Club di Budapest, l'Osho Centers Network o l'Intentional Communities Network. Chi ha visitato e vissuto nelle comunità della nuova coscienza riporta che la sua esperienza umana e spirituale ne è stata profondamente arricchita e trasformata. Uno dei fatti più interessanti dal punto di vista psicologico e sociologico è il radicale cambiamento delle modalità di crescita umana.

Fino a qualche decennio fa, chi voleva vivere spiritualmente si isolava, magari entrando in un monastero o in un ashram, ma era comunque un percorso fortemente individuale. La stessa cosa per le terapie: fino a pochi decenni fa esistevano solo terapie individuali, mentre oggi in tutto il mondo la maggior parte delle persone cresce attraverso esperienze di gruppo.

La logica del gruppo era stata annunciata da molti movimenti spirituali, come i teosofi dell’inizio del secolo e Alice Bailey negli anni Cinquanta, ma nessuno si aspettava una così rapida trasformazione. In tutto il mondo, nelle varie comunità come nei piccoli circoli di amici, si respira già un’aria di nuova ricerca della verità.

Oggi gli eco-villaggi globali più conosciuti, dove si vive in modo spirituale ed ecocompatibile, sono più di tremila, ma se comprendiamo anche i piccoli centri, sono sicuramente molti di più, sull'intero pianeta. Anche se le logiche dei vari gruppi e delle varie comunità risentono di una certa differenza di linguaggi e di concetti, nella maggior parte dei casi, al loro interno, si percepisce una forte matrice comune basata su un senso del sacro più universale, sul rispetto per ogni diversità umana, razziale e religiosa, per ogni forma di vita animale, vegetale o cosmica, sul modo di vivere con maggiore semplicità e naturalezza (minor consumo, maggiore umanità), anche se la tecnologia è ampiamente utilizzata.

Questo processo di spiritualizzazione relativa alla ricerca personale, alla scienza, alla medicina, all'arte o all'aggregazione comunitaria manifesta la nuova tendenza alla coscienza planetaria, che probabilmente impiegherà decine o forse anche centinaia di anni per raggiungere una maturità e un'estensione globali. Nel presente momento stiamo assistendo alla prima fase di nascita e di aggregazione dei vari movimenti spirituali mondiali, in cui gli elementi caratteristici di ogni movimento si stanno fondendo e amalgamando. È una fase aperta, ecumenica, confusa, ma di estrema vitalità. Stanno già uscendo libri che legano il buddhismo al cristianesimo, l’induismo allo sciamanesimo, che uniscono tecniche mantriche shivaite al biofeedback, o le respirazioni taoiste alla terapia della riabilitazione; nascono gruppi che seguono due o più cammini spirituali contemporaneamente, comunità che usano tecniche di ogni scuola spirituale sul pianeta... e siamo solo all’inizio.





SPIRITUALITA' PLANETARIA

Caratteristiche della nuova religiosità


Proviamo a tracciare ora le linee generali che caratterizzano questo grande movimento, in cui sembrano confluire i differenti cammini spirituali e religiosi. La spiritualità che si va sviluppando in questi decenni e che speriamo crescerà e maturerà nei prossimi secoli non sembra un semplice sincretismo di antiche vie spirituali, ma qualcosa di totalmente fresco; essa è basata su una differente logica, in cui la Terra, come coscienza vivente e sacra del pianeta, è riscoperta e venerata e ne costituisce un elemento centrale fondamentale. E' una "religione naturale" che ama la vita e la creatività, non più legata alle regole rigide, ai dogmi, alla penitenza e all’espiazione.

Il Divino, con gradi differenti, è comunque in generale riconosciuto in ogni aspetto della vita minerale, vegetale o animale; il sacro traspare, e viene quindi ricercato in ogni semplice evento e non è più relegato ad un’"altra dimensione" che comunque viene riconosciuta e accettata. E' una religiosità che abbraccia ogni aspetto della vita senza le attuali frammentazioni tra sacro e profano, corpo e anima, lavoro e gioco. Il corpo di ogni essere viene spesso rispettato e venerato come "tempio fisico" dell'anima, e in alcuni casi come parte del corpo di Gaia. La sessualità diventa un importante momento in quanto legata alle ragioni del cuore e dell’anima.

La Divinità come "il Tutto" è spesso concepita oltre le polarità umane e quindi privata del concetto maschile o femminile tipiche del Dio unico e assoluto. La nuova spiritualità è un movimento spontaneo, non più legato alla devozione di un’unica entità-persona; anche se molti maestri e illuminati sono ancora giustamente venerati, sono sempre più considerati movimenti particolari all’interno di un’unica religione planetaria.



EVOLUZIONE - ESPERIENZE DI COSCIENZA PLANETARIA

L'uomo come è nel momento attuale ha cessato di essere Tutto. Ma, quando egli termina di essere un individuo, si eleva di nuovo e penetra il mondo intero. Plotino



La sfera di coscienza planetaria di cui siamo intrinseca parte


La nostra Terra è sacra, essa è realmente un'immensa coscienza vivente, dagli infiniti aspetti, dalle innumerevoli forme di vita e di coscienza. La Terra è un’entità cosmica, con la sua propria evoluzione e, per noi piccoli esseri umani, entrare in contatto con questa immensa coscienza è come diventare la goccia di rugiada che scivola nel fulgido mare della poesia di Sir Edwin Arnold, che con questa analogia cerca di esprimere l’esperienza di espansione di coscienza dall’individuale al globale, o il sentirsi parte di una vita totale di Schweikart. Così ne parla Osho: È il pianeta Terra che, in tutto il sistema solare, è pervenuto ad un tale livello di evoluzione in cui la vita si è trasformata in consapevolezza, e alcuni individui sono andati perfino oltre la consapevolezza, nella coscienza superiore, e un piccolo numero è pervenuto alla coscienza cosmica, a ciò che io definisco illuminazione. Vi sono stati molti ricercatori spirituali che hanno fatto esperienza della coscienza superiore collettiva o superconscio collettivo. Questa supercoscienza collettiva è l’esatto equivalente, verso l’alto, dell’ inconscio collettivo. È in questo stato di coscienza che hai l’esperienza di non essere separato ma di essere parte di una sfera di coscienza che si trova al di sopra della biosfera che circonda la Terra e di cui tu sei intrinseca parte. Questa esperienza ti rende consapevole dell’unità della coscienza.

Entrare in contatto, in comunione con la coscienza planetaria è un’esperienza mistica comune a santi come San Francesco, a scienziati come Lovelock e Linneo, a poeti come Rabindranath Tagore, Nobel per la letteratura, a scrittori come Byrd, Flammarion, ad astronauti americani e russi come Mitchell e Alexandrov, a mistici orientali e occidentali come Ramakrishna, Krishnamurti, Aurobindo, Bohme e Alce Nero. È un’esperienza estetica, o di coscienza espansa o transpersonale... i nomi poco importano, ciò che conta è il senso di unità, di "riunione" e di sacralità che investe silenziosamente chi la vive e resta per sempre custodita come tesoro nell’intimo dell’anima.





James Lovelock

Cominciamo col considerare il nostro senso della bellezza. Con ciò io intendo quelle complesse sensazioni di piacere, riconoscimento e completamento, meraviglia, eccitazione, desiderio che ci riempiono quando vediamo, sentiamo, odoriamo o udiamo qualsiasi cosa intensifichi la nostra autocoscienza e allo stesso tempo acuisca la nostra capacità di percezione della vera natura delle cose... il piacere che proviamo durante una passeggiata in campagna, mentre il nostro sguardo si muove tra le ondulazioni del terreno, al nostro istinto di paragonare le colline levigate e arrotondate ai contorni di un seno di donna. Ci può invero sovvenire tale pensiero, ma potremmo anche spiegare il nostro piacere in termini "gaiani"... Può darsi che noi si sia programmati anche a riconoscere istintivamente il nostro ruolo ottimale in relazione ad altre forme di vita intorno a noi. Quando agiamo in armonia con questo istinto nel trattare con i nostri partner su Gaia, siamo appagati nel trovare che ciò che sembra giusto sembra anche buono e suscita quelle sensazioni di piacere che racchiudono il nostro senso del bello. Quando tale rapporto con l’ambiente viene guastato o viene condotto in modo errato, soffriamo per un senso di vuoto e privazione...





Alce Nero

Poi stavo in piedi sulla montagna più alta di tutte, e tutt’intorno a me c’era il cerchio del mondo. E mentre ero lì vidi di più di quanto io possa dire e capii di più di quanto vidi; perchè vedevo in una maniera sacra le forme di tutte le cose nello spirito, e la forma di tutte le forme così come esse devono vivere assieme come una sola cosa. E vidi che il sacro cerchio della mia gente era uno fra molti cerchi che formavano un grande circolo, ampio come la luce del giorno e delle stelle, e nel centro crebbe un potente albero fiorito che proteggeva tutti i nati di una madre e di un padre. E io vidi che era sacro.





Rabindranath Tagore

Una mattina ero sulla veranda della casa... il sole stava sorgendo e appariva attraverso il fogliame degli alberi che mi stavano davanti. A un tratto, mentre stavo osservando questo spettacolo, mi sembrò che un velo mi cadesse dagli occhi e vidi il mondo permeato da un meraviglioso splendore, con ondate di bellezza e gioia che sorgevano da ogni lato. Questo splendore penetrò in un istante attraverso i cumuli di tristezza e di depressione che opprimevano il mio cuore e lo inondò di luce universale.





Edgar Mitchell

Quando vidi il pianeta Terra fluttuare nello spazio, ebbi delle sensazioni favolose... la Terra era incredibilmente bella, una visione superba, uno splendido gioiello blu e bianco sospeso sul velluto nero del cielo, dono inestimabile gli era stato concesso dalla divinità... No, la vita non era dovuta al caso! Percepii queste sensazioni noeticamente ed ebbi la percezione della realtà nascosta.





Aleksandr Aleksandrov

Stavamo sorvolando l'America e improvvisamente vidi la neve, la prima neve che vedevo da quando eravamo in orbita. Leggera e polverosa, si confondeva con i contorni del terreno, con i corsi d'acqua. Pensai: "Autunno, inverno, gente che si prepara all'arrivo dell'inverno". Pochi minuti dopo volavamo sopra l'Atlantico, poi sull'Europa e infine sulla Russia. Non ero mai stato in America, ma pensai che l'arrivo dell'autunno e dell'inverno deve essere simile in tutti i Paesi e così anche il modo in cui la gente vi si prepara. Fu allora che mi colpì con particolare forza l'idea che siamo tutti figli della Terra. Non ha importanza quale paese si stia osservando; siamo tutti figli della Terra e la dovremmo considerare e trattare come nostra Madre.





Ramakrishna

Era come se case, porte, templi, e ogni cosa fosse completamente svanita, come se non ci fosse nulla da nessuna parte! E ciò che vidi era un mare di luce, infinito e senza sponde; un mare che era coscienza.





Tichy

Il mondo mi sembrava permeato da una benevolenza e una bontà che fino a quel momento non avevo conosciuto. La barriera fra me e il resto del creato era crollata. I pochi fenomeni - cielo, ghiaccio, roccia, vento e io stesso - che ora costituivano la vita, erano un insieme inseparabile e divino. Io mi sentii - la contraddizione è solo apparente - pieno di splendore al pari di Dio e al tempo stesso non più importante di un insignificante granello di sabbia. Mi ero aperto un varco attraverso una barriera metafisica ed ero entrato in un mondo in cui vigevano altre leggi. Mi ricordai delle parole di Blake: "Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe agli uomini infinita". Qui le porte erano state abbattute e una beatitudine impersonale e indescrivibile mi riempiva.





Krishnamurti

Ciò che era bello era adesso di uno splendore radioso; ogni cosa ne era rivestita; c’era estasi e riso non solo interiormente, in profondità, ma in mezzo alle palme e ai campi di riso. L’amore non è una cosa comune, ma era là, nella capanna illuminata da una vecchia lampada a olio; era con quella donna che portava qualcosa di pesante sulla testa; con quel ragazzo nudo che faceva ruotare su un cordone un pezzo di legno che mandava scintille, i suoi fuochi d’artificio. L’amore era ovunque, così a portata di mano che potevi raccoglierlo sotto una foglia morta o in quel gelsomino vicino alla vecchia casa in rovina. Ma tutti erano occupati, indaffarati e perduti.





Flammarion

Sopra la mia testa si dispiegavano le armonie sublimi e le gigantescehe traslazioni dei corpi celesti, la Terra diveniva un atomo galleggiante nell’infinito. Ma da questo atomo a tutti i soli nello spazio, a quelli la cui luce impiega milioni di anni per arrivare a noi, a quelli che si muovono, sconosciuti, al di là della visibilità umana, sentivo un legame invisibile che collegava nell’unità di una sola creazione tutti gli universi e tutte le anime... La grandezza di questo spettacolo mi sopraffece. Sentii la mia personalità svanire davanti all’immensità della natura. Ben presto mi sembrò di non potere né parlare né pensare... Io non esistevo più e i miei occhi si coprirono come un velo.





Nightingale

Vedere Dio in ogni cosa, e ogni cosa in Dio, l’Eterno che risplende attraverso gli eventi nel tempo e nello spazio.





Dalla "Bhagavad Gita"

Quando Krishna parlò di Mahadeva, la sua voce diventò molto profonda e il suo volto illuminato da una luce interiore.. cominciò a parlare di un Essere che respira in ogni creatura, che ha cento e mille forme, dai molti volti e dai molti occhi puntati dappertutto, che supera ogni cosa creata per infinità e che avviluppa nel suo corpo il mondo intero. Se nel cielo all’improvviso si accendesse lo splendore di mille soli, esso non reggerebbe il confronto con lo splendore di quello Spirito Maestoso.





Fechner

Un mattino di primavera uscii per una passeggiata. I campi erano verdi, gli uccelli cantavano, la rugiada brillava, il fumo si levava, qua e là apparivano uomini. Una luce quasi trasfigurava le cose. Era solo una piccola parte della Terra; era solo un momento della sua esistenza; eppure a mano a mano che la mia vista le abbracciava, sempre più realizzavo - non come splendida idea ma come realtà vera e chiara - che essa è un angelo... il quale ruota nei cieli con grande fermezza e consistenza interna... trasportando me insieme a lei...





Mahadevi: l'anima del mondo
dalla Bhagavadgita

Sicché Krishna espose la sua dottrina ai suoi discepoli... preparandoli ad apprendere quelle elevate verità spirituali che si schiudono davanti all'intuito interiore nei momenti di illuminazione.

Quando parlò di Mahadeva la sua voce diventò molto profonda e il suo volto fu illuminato da una luce interiore. Una volta Arjuna, in un impeto di audacia, gli chiese: "Facci vedere Mahadeva nella sua forma divina; possiamo guardarlo?" Allora Krishna ... cominciò a parlare di un Essere che respira in ogni creatura, che ha cento e mille forme, dai molti volti e dai molti occhi puntati dappertutto, che supera ogni cosa creata per infinità e che avviluppa nel suo corpo il mondo intero, le cose ferme e quelle che si muovono. Se nel cielo all'improvviso si accendesse lo splendore di mille soli, esso non reggerebbe il confronto con lo splendore di quello Spirito Maestoso.
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