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 LO YOGA DEL SUONO E LA MUSICOTERAPIA NADA BRAHMA
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Inserito il - 05/01/2005 : 12:19:32  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
LO YOGA DEL SUONO E LA MUSICOTERAPIA NADA BRAHMA


da http://digilander.libero.it/azyogaemusica/



Il simbolo OM. Rappresenta il Tutto e l'origine di Tutto.
E' detto Nada Brahma: il Suono Creatore.


Il Nada Yoga, ovvero lo Yoga del Suono, è un aspetto dello Yoga che utilizza il Suono, i Mantra, la Musica al fine di raggiungere la meta dello Yoga:
l'integrazione della personalità e la realizzazione spirituale.


Yoga: l'integrazione della personalità

Sono state date molte definizioni dello yoga, ma "integrazione della personalità" è la più appropriata, perché si presta a varie chiavi di lettura. Era quella più usata da Swami Kuvalayananda, pioniere dello yoga scientifico e fondatore del Kaivalyadhama di Lonavla.
Alain Danielou definisce lo Yoga "la scienza della reintegrazione totale".
L'essere umano è l'insieme di corpo, mente e anima; l'integrazione armoniosa di questi aspetti è dunque lo yoga. Per conseguire questo obiettivo, lo Yoga dispone di molte tecniche psicofisiche, che sono senza dubbio molto efficaci e importanti.
E' necessario però comprendere che lo Yoga è uno stato di coscienza, un modo di vivere proteso verso l'unità, l'armonia, l'equilibrio.

Nel Bhagavad Gita, Krishna spiega ad Arjuna:
"Lo Yoga non è per chi mangia troppo e neppure per chi digiuna; non è per chi dorme troppo o per chi sta sempre sveglio; lo Yoga è la condizione di chi è equilibrato nelle attività quotidiane, nel lavoro e nel riposo. Questo Yoga distrugge i conflitti ed elimina la sofferenza."

Da queste parole è evidente che lo Yoga non può essere solamente un insieme di tecniche, per quanto raffinate. Lo Yoga perciò è l'espressione di un'attitudine interiore di equilibrio, di una consapevolezza che abbraccia il mondo e l'universo intero nell'Armonia.

Le tecniche dello Yoga vanno perciò intese come uno strumento per ri-educare la mente e il corpo, per ritrovare la nostra attitudine interiore illuminata dalla pura consapevolezza.



YOGA DEL SUONO E LA MUSICOTERAPIA NADA BRAHMA

Introduzione

La cultura degli antichi Hindu è sorprendentemente ancora vitale nell’India odierna.
Da una parte la società indiana guarda al passato ed alla sua grande eredità culturale e spirituale,mentre dall’altra è proiettata verso lo sviluppo tecnologico che caratterizza il tempo in cui viviamo.
Il grande libro dei Veda, il testo che raccoglie l’antica sapienza, ha tramandato molti insegnamenti nei più svariati campi della scienza. Ciò che alcuni grandi esponenti nel campo della fisica sono giunti oggi ad affermare con i loro esperimenti di fisica nucleare, fu esposto molti secoli fa dagli antichi saggi, i Rishi dell’epoca Vedica.
I Veda sono composti da quattro libri: Rig Veda, Atharva Veda, Yajur Veda e il Sama Veda. E’ proprio da quest’ultimo, il Sama Veda, che trae origine la scienza del suono utilizzato come via di elevazione spirituale. Nel Sama Veda sono raccolti i canti liturgici, gli inni rivolti ai vari aspetti del Divino che si manifesta in infinite forme al fine di divenire accessibile ad ogni persona, secondo le sue capacità di comprensione.
Nelle Upanishad, letteratura immediatamente posteriore ai Veda. si trovano molti riferimenti al suono primordiale: OM (AUM). OM è detto anche Nada Brahma, cioè Suono Creatore. Intonando questo suono con attitudine interiorizzata e ricordando costantemente il suo significato, si giunge col tempo a realizzarne l’essenza spirituale e a trascendere le limitazioni della condizione umana.

Le origini e il significato della Musica Indiana

Le radici di quella che oggi viene chiamata Musica Classica Indiana si ritrovano nel Sama Veda e in altri testi di epoche più recenti dedicati agli aspetti tecnici della musica.
La musica in India è stata per lungo tempo utilizzata per lo sviluppo della mente e del corpo. Nella cultura indiana si ritiene che l’influenza della musica inizi già allo stato fetale e continui durante tutta l’esistenza, fino alla morte. Ascoltare la musica, cantare, oppure suonare uno strumento preparano tanto il corpo quanto la mente ad affrontare le difficoltà della vita ed infine a comprendere e ad accettare la morte con dignità.
Nella tradizione musicale indiana le melodie (Raga) e i cicli ritmici (Tala) possono provocare emozioni diverse, reazioni fisiologiche, agire sui fenomeni atmosferici, sono inoltre indicate in determinate stagioni o in differenti periodi del giorno o della notte.


Cosmogonia

Il Suono Creatore, nella tradizione cristiana il Verbo, è il mezzo indispensabile per la creazione del mondo:

SHABDA BRAHMA
LA PAROLA CREATRICE, SI MANIFESTA COME

SWAYAMBHU
COLUI CHE CREA SÉ STESSO
ESSO SI MANIFESTA POI IN TRE ASPETTI
CON POLARITA' MASCHILE E FEMMINILE


A (CREAZIONE) > POLARITA' MASCHILE > BRAHMA - POLARITA' FEMMINILE > MAHA SARASVATI

U (MANTENIMENTO) > POLARITA' MASCHILE > VISHNU - POLARITA' FEMMINILE > MAHA LAKSHMI

M (DISSOLUZIONE) > POLARITA' MASCHILE > SHIVA - POLARITA' FEMMINILE > MAHA SHAKTI



Per la manifestazione della vita nel cosmo sono necessarie queste tre forme di energia di creazione, mantenimento, dissoluzione che derivano tutti da SWAYAMBHU. La vita nasce dall’interazione di queste tre forze che, a loro volta, sono distinte in polarità maschile e femminile in reciproca armonia.


Nada Yoga

Il potere del suono, i suoi effetti sulle emozioni e la sua forza terapeutica e spirituale erano fenomeni conosciuti e praticati da tutte le antiche civiltà, come se fosse esistito un ceppo di origine comune a questa conoscenza.
La cultura che più ha conservato i tesori di questa scienza del suono è senza dubbio quella dell’India. Gli esseri umani, nel corso della loro lunga presenza sulla terra, si sono progressivamente allontanati dall’armonia che è all’origine della creazione. Ciò ha portato a rendere la condizione umana sempre più soggetta alla sofferenza e all’insicurezza e a dimenticare il vero senso dell’esistenza.
Per ritornare all’armonia originaria della creazione, l’essere umano ha a sua disposizione il suono OM: è il simbolo del suono creatore, Nada Brahma. Se ci si mette in sintonia con esso intonandolo correttamente, si può allora ritornare alla condizione originale, quando tutto fu creato all’inizio del tempo.
La pratica del suono OM produce effetti sul piano mentale e su quello fisiologico. Crea una condizione psicofisica favorevole all’introspezione, porta alla conoscenza di se stessi e a ritrovare la propria dimensione spirituale.


La musicoterapia Nada Brahma di Vemu Mukunda

In India esiste tutto l’impianto teorico musicale, codificato da secoli, riguardante l’uso dei suoni, melodie e ritmi collegati a stagioni, orari, stati fisici e psichici e a tutte le circostanze della vita dell’uomo e della natura, e la pratica musicale è saldamente fissata su questo sistema.
Vemu Mukunda è nato in una famiglia con una lunga tradizione musicale ed è lui stesso maestro di Vina, musicista e profondo conoscitore del patrimonio musicale Hindustano e Karnatico.
La sua formazione scientifica in Fisica Nucleare gli ha permesso di sviluppare l’attitudine a verificare sperimentalmente tutto quello che la millenaria tradizione musicale Hindu ci ha lasciato.
Il suo metodo terapeutico utilizza il suono come fenomeno vibratorio che può agire direttamente su specifici punti del corpo. Questi punti sono collegati a stati emozionali, quindi il suono utilizzato con attenzione può indurre modificazioni sia psichiche sia fisiche nella direzione desiderata.

La possibilità di indurre trasformazioni nel campo della materia rende questo metodo assai differente dalla moderna musicoterapia del mondo occidentale che, invece, impiega la musica prevalentemente come strumento di comunicazione, di gioco e di socializzazione.
Da qui nasce la necessità di ritornare alla fonte, a SHABDA BRAHMA, il Suono Creatore, con l’aiuto del Nada Yoga.
Il principio base del Nada Brahma Yoga, descritto nei testi Vedici, afferma che dapprima è necessario purificare la mente riportandola sotto controllo; quindi regolare le percezioni sensorie per avere una vita più armoniosa.
Successivamente è possibile irradiare vibrazioni sonore e utilizzare specifici passaggi e determinati movimenti musicali per permettere al paziente di curarsi da solo, aiutando l’autoregolazione dei vari sistemi dell’organismo.


Ottave nel corpo

La voce cambia in relazione alle diverse esperienze del momento e cambiano anche le sue frequenze. Normalmente la frequenza di una voce condizionata dai vari stati d’animo ha l’estensione di un’ottava musicale.
Questa è l’ottava centrale di una serie di tre ottave di risonanza che possiamo trovare nel corpo umano:

- ottava inferiore, dagli alluci all’ombelico
- ottava centrale, dall’ombelico al centro della fronte (occhio spirituale)
- ottava superiore, dall’occhio spirituale alla sommità del capo.

Nell’ottava centrale la tonica inferiore produce calma mentale e fisica ed è localizzata in corrispondenza dell’ombelico.
La tonica superiore porta serenità spirituale e richiama la consapevolezza in corrispondenza dell’occhio spirituale, al centro della fronte, dove idealmente guardano gli occhi incrociati verso l’alto.
Tutte le altre emozioni si collocano tra questi due punti e la frequenza della voce cambia man mano che la consapevolezza si muove da un punto all’altro del corpo.
Ascendendo dalla tonica inferiore a quella superiore, lungo lo spettro sonoro di un’ottava, si passerà attraverso 22 punti principali di energia emozionale, chiamati Nadi, che corrispondono ad altrettanti punti nel corpo, e la consapevolezza si muoverà da un’emozione all’altra.


Nadi e Shruti

Ogni giorno accumuliamo energie emozionali sia positive sia negative e queste possono rimanere bloccate a livello dei Nadi.
Questi blocchi emozionali, anche se a livello inconscio, danno origine a disarmonie mentali e fisiche. I 22 Nadi sono correlati a note musicali chiamate Shruti. Se le energie emozionali, bloccate in tali punti, possono essere raggiunte per mezzo di un attento uso delle note, allora le persone affette da turbe psichiche potranno convertire le energie emozionali negative in energie di pace, ed avvicinarsi alla comprensione delle cause dei loro problemi e a liberarsene, se è maturo il tempo per tale possibilità.


Tonica personale

Ognuno di noi possiede la propria nota base o tonica, che è la manifestazione sonora della nostra essenza profonda, che può essere determinata partendo dal suono della voce, mediante un particolare metodo di rilevazione.
La tonica personale può avere differenze di pochissimi Hertz, soprattutto in quelle culture che non utilizzano i sistemi temperati di accordatura. In occidente comunque l’influenza del nostro sistema musicale, che si avvale di frequenze relativamente fisse, organizzate intorno ai 440 Hz (corrispondenti alla nota LA dell’ottava centrale del pianoforte) favorisce, in generale, l’identificazione della tonica individuale con queste frequenze determinate. Così vi saranno persone con la tonica SOL, altre con la tonica SOL#, oppure LA, e così via.
In ciascuna frequenza si riscontrano precise caratteristiche psicologiche rilevate statisticamente su un’ingente mole di dati. Questo aspetto apre un nuovo campo di studio sulle tipologie umane e sulle modalità di relazione che scaturiscono dall’interagire di frequenze consonanti e dissonanti.
Dopo un’analisi accurata sull’effetto delle diverse note sul soggetto, si può creare una musica mantenendo la tonica personale come nota base dell’ottava. Lavorando sui punti di energia emozionale bloccata, è possibile influenzare i processi fisiologici e aiutare la mente a sciogliere le sue complessità.


La sillaba sacra OM (AUM)

Il canto di questa sillaba, secondo questo sistema, è assai differente dal modo in cui viene praticato oggi sia in Occidente sia in Oriente. Questa sillaba è un mantra e rappresenta anche foneticamente le tre forze che regolano l’Universo. Come i suoni musicali sono più da sentire che da capire, così i suoni dei mantra sono rivolti alla mente incondizionata e raggiungono il cervello senza aver bisogno di un significante. La vera base della terapia è liberare la mente dai condizionamenti ed entrare in contatto con la sua parte più primitiva. Non c’è intelletto, ma contatto con lo spirito puro.


A > BRAHMA > CREA
U > VISHNU > MANTIENE
M > SHIVA > DISTRUGGE


Il canto particolare di questa sillaba, secondo il metodo delle ottave che Vemu Mukunda ha riportato alla luce, è al tempo stesso strumento di diagnosi e mezzo di terapia e riequilibrio per eccellenza; la diagnosi può essere formulata solo grazie ad un ascolto attento del modo in cui il suono passa attraverso il corpo. Percepire le interruzioni del suono, le sue accelerazioni, le inflessioni e le sfumature che prende in corrispondenza di certi punti energetici è già l’inizio della terapia. Il suono del canto inizia a lavorare per riequilibrare i punti energetico-emozionali attraverso l’armonizzazione delle frequenze.
La globalità della persona è sintetizzata nella voce. Per questo è importante ascoltarla e conoscerla: comprendere e sentire a quale emozione è collegata una determinata frequenza è l’inizio del processo di trasformazione.


Trasformazione

Per comprendere lo Yoga del suono, è necessaria una pratica personale attenta e una raffinata sensibilità d’ascolto, non solo uditivo; come è stato già detto, bisogna sentire il corpo e sentire come il suono si sposta nel corpo, i punti risonanti, gli ostacoli, le oscillazioni di frequenza e tutte le sfumature che possono schiudersi ad un’attenzione aperta e presente.
Lo scopo è di permettere all’energia di trasformarsi secondo il suo percorso naturale, che passa attraverso tutti gli stati emotivi necessari prima di essere convertita in una pace di ordine più alto, di natura spirituale e di vibrazione più sottile.
Vemu Mukunda, in linea anche con la scienza occidentale contemporanea, afferma che l’osservazione consapevole delle manifestazioni dell’energia, trasforma queste stesse manifestazioni. Inoltre, la contemplazione del movimento energetico permette di ricondurlo ad uno stato di quiete simile a quello da cui ha avuto origine, ma di livello superiore.

Adalberto Zappalà e Claudio Gevi


Adalberto Zappalà
Cultore e insegnante di Yoga, chitarrista e sitarista ha compiuto frequenti viaggi di studio in India. Si è diplomato in Musicoterapia con Vemu Mukunda ed ha al suo attivo numerose incisioni.

Claudio Gevi
Pianista ed insegnante di Metodo Feldenkrais. Ha studiato varie discipline inerenti lo studio dei rapporti tra l’uomo e il suono e tra la musica e il movimento. E’ coordinatore della sezione ricerca del Laris (Laboratorio per la Ricerca sul Suono)

Questo articolo è apparso su RIZA SCIENZE - DICEMBRE 1998
e su L'ETA' DELL' ACQUARIO - MAGGIO/GIUGNO 1999


Approfondimento sul sito http://www.sublimen.com

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Inserito il - 06/01/2005 : 13:56:30  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

In quanto musicista, avrei una domanda (forse banale) pertinente a tale argomento: come si fa per trovare la propria tonica fondamentale?

E' possibile effettuare tale ricerca partendo dall'analisi della propria voce, o esistono altri metodi "empirici" e/o oggettivi?

Esistono note-base valide per tutti?

Sul sito:
http://www.planetware.de/tone/earthyear.html
è addirittura ipotizzata una relazione matematica tra cicli orbitali, rivoluzioni etc. e frequenze armoniche corrispondenti a suoni terapeutici (tra cui, per l'appunto, l'OM ).

Opinioni a riguardo????

Un saluto
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Inserito il - 06/01/2005 : 21:54:52  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
che ci siano relazioni "cosmiche" tra matematica e frequenze armoniche siamo d'accordo,
vedere:

http://www.amadeux.it/subliminale/hrm.htm

per la tonica fondamentale e altro si rimanda al sito www.Sublimen.com soprattutto a:

http://www.amadeux.it/subliminale/nadayoga.htm

ed ai testi/libri di A.Tomatis, grande esperto in questo settore

questo e' per noi ancora un campo di ricerca e sperimentazione.


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Inserito il - 07/01/2005 : 00:25:28  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ringrazio sentitamente per le indicazioni e i ragguagli .

Rimane pero' la questione sull'identità (chiamiamola così ) della nota corrispondente all'OM.
Ovvero: ha una frequenza precisa (oggettiva) o è interconnessa alla tonica dominante (soggettiva)?

H.Cousto la fa corrispondere ai 136,10 Hz (approssimabile a un Do#), nota di riferimento nell'accordatura di sitar e campane tibetane.
Tale nota equivale ad un'armonica dell'anno (semplice calcolo matematico).

E' plausibile secondo te?

Se così fosse, non c'è il rischio di "adoperare" una nota differente dalla propria tonica fondamentale con i relativi scompensi e/o controindicazioni ipotizzati nel link relativo al nadayoga?
-Ragionamento valido a questo punto per ogni nota o frequenza-

Ad esempio, personalmente trovo poco sopportabile l'ascolto del demo-Hrm (chiedo venia): al di là di quelli che possono essere i limiti dovuti alla compressione-e-riproduzione del file audio, sento come artificiale tale suono.
Nel calderone vanno poi anche messi quelli che possono essere i limiti del nostro orecchio (eventuali sensibilità o cali di udito lungo lo spettro).


Per adesso mi fermo...

Ti ringrazio per il tempo che mi concedi .

Un saluto____//





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Inserito il - 07/01/2005 : 11:11:59  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
si ma qui stavamo parlando della propria tonica fondamentale e non propriamente dell'OM.
cmq, L'OM secondo noi ha sia delle componenti oggettive che soggettive, un'altra frequenza base per es. e' quella di 263 Hz ma riteniamo che non si possa limitare l'Om ad una o due sole frequenze, il discorso e' molto piu' complesso. viviamo (per adesso) in un mondo relativo e quindi tutto (qui e per noi) e' relativo.
purtroppo (o per fortuna) in questo periodo siamo molto impegnati in varie attivita' e non abbiamo il tempo di approfondire ulteriormente questi temi in questa sede. questo forum e' piu' che altro un archivio di testi e documenti e non un ambiente di discussione sistematica.

riguardo al demo-Hrm non hai specificato quale (sono 2), ad ogni modo quelli sono solo dei demo, con tutti i loro limiti e la loro specificita'. che tu lo senta "artificiale" non ha molta importanza, e' soggettivo e poi i brani non hanno finalita' prettamente "estetiche", non si tratta tanto di piacere o non piacere (non siamo a sanremo :o), quello che conta di piu' sono gli effetti terapeutici e le induzioni a vari livelli. e' necessario anche "abbandonarsi" e farsi guidare dai brani e dalla musica/suoni. se poi si hanno dei problemi uditivi la cosa si complica ma le induzioni ci sono lo stesso. le vibrazioni si propagano con diversi mezzi e a vari livelli, udito, ossa, pelle, muscoli, acqua e fluidi del corpo, ecc.

dimenticavo: un sistema pratico per trovare la propria tonica e' quello di analizzare la voce con alcuni software specializzati (analisi spettroscopica, fft, ecc.)

salutoni
alan

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