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Inserito il - 06/10/2025 : 09:57:47
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Coppia: convivenza e matrimonio non aumentano il benessere
Convivere o sposarsi non aumenta la propria soddisfazione: il picco di benessere arriva a inizio relazione e con il matrimonio non fa altro che mantenersi (se va bene).
4 ottobre 2025 - Chiara Guzzonato Dire "sì, lo voglio" ci fa davvero essere più soddisfatti della nostra vita?
Supponiamo che le persone in coppia sono generalmente più felici e soddisfatte di quelle single; quel che non ci era ancora chiaro, però, era se il matrimonio contribuisse ad aumentare il benessere, oppure se bastasse "stare insieme" per essere appagati.
Ora uno studio pubblicato sul Journal of Personality ha risposto a questa domanda, scoprendo che matrimonio e convivenza c'entrano poco con la soddisfazione per la propria vita, e che ad aumentare (di molto) il nostro benessere è iniziare una relazione romantica con qualcuno.
LO STUDIO. Per giungere a queste conclusioni gli autori hanno analizzato i dati relativi a migliaia di abitanti della Germania e del Regno Unito raccolti rispettivamente tra il 1984 e il 2019 e tra il 2009 e il 2019. Da questi, hanno ricavato un campione di 1.103 coppie senza figli che avevano iniziato a convivere prima di sposarsi. Ognuno dei partecipanti ha riferito la propria soddisfazione di vita per cinque anni, in cui l'anno centrale era quello in cui aveva iniziato la convivenza.
BENESSERE AI MASSIMI LIVELLI. I risultati mostrano che le coppie raggiungevano il picco di soddisfazione l'anno in cui andavano a convivere per la prima volta; rispetto a due anni prima, quando erano single e vivevano da soli, i livelli di benessere aumentavano notevolmente. Nei due anni successivi la soddisfazione diminuiva leggermente, ma si manteneva comunque a livelli di molto superiori al periodo in cui i partner vivevano separati.
Il passo successivo è stato indagare se fosse davvero la convivenza ad aumentare la soddisfazione per la propria vita oppure no: è emerso che in realtà l'evento associato a un picco di benessere per i partner era la formazione della coppia, e che con la convivenza questo benessere si manteneva ma non aumentava.
E IL MATRIMONIO? In tutto questo il matrimonio avrebbe un ruolo praticamente nullo – perlomeno negli ultimi tempi: per le coppie che si sono sposate attorno al 1993, infatti, le nozze erano associate a un temporaneo aumento di benessere l'anno successivo; ma negli anni più recenti questo effetto era assente, a riprova che man mano che la convivenza fuori dal matrimonio è stata accettata dalla società il contributo delle nozze al benessere si è ridotto.
ALCUNI LIMITI. Gli stessi autori riconoscono che lo studio presenta alcuni limiti, come il fatto che si basa su dati correlazionali (che mettono in luce un'associazione, ma non dimostrano una causalità) e che dunque il benessere dei partner potrebbe essere legato ad altri fattori non considerati.
Inoltre i partecipanti erano solo tedeschi e britannici, quindi i risultati potrebbero non essere validi in altri Paesi.
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jopy.70013
da focus.it
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