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 Effetti psicologici della quarantena COVID19
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Inserito il - 31/03/2020 : 10:29:41  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Effetti psicologici della quarantena COVID19

Gli effetti psicologici della quarantena possono aggravarsi con il passare dei giorni. Ecco le strategie da applicare per affrontare meglio questa situazione e per aiutare gli altri.

Sono ormai molti i paesi che hanno applicato misure di quarantena per il contenimento del COVID-19, con protocolli più o meno rigidi. Lo scopo è proteggere la nostra salute e frenare il tasso di contagio. Tuttavia esiste un altro fattore importante da prendere in considerazione, gli effetti psicologici della quarantena.

Per affrontare ogni nuovo giorno, non abbiamo altra scelta che razionalizzare, prendere coscienza e adottare una serie di strategie mentali. Non esiste, purtroppo, una ricetta univoca ed efficace per tutti; ognuno di noi deve fare i conti con uno stato mentale e una situazione personale.

Interessanti riferimenti scientifici su esperienze simili sono stati pubblicati una decina di giorni fa sulla rivista The Lancet. In questo articolo troviamo un’analisi delle quarantene realizzate nel vicino oriente negli ultimi decenni: SARS 2003, ebola, febbre suina (H1N1) e MERS. In tutte le esperienze, relativamente prossime, gli effetti della sofferenza psichica sono stati evidenti.

È quindi necessario conoscerli per poterli affrontare, gestire e ridurne l’impatto. Con informazioni e strumenti efficaci, saremo in grado di superare meglio questo periodo, sostenendoci a vicenda.

5 effetti psicologici della quarantena

Nessuno ci ha preparato a vivere una pandemia. Ci sono momenti in cui si prova una sensazione di irrealtà. Osserviamo il mondo dalla finestra e ci risulta difficile accettare che quanto sta avvenendo sia vero.

Questa sensazione è del tutto normale: una fase da attraversare nel delicato processo che si chiama accettazione. Accettare, innanzitutto, che stiamo vivendo un momento difficile e inaspettato.

Ebbene, non aver mai vissuto una situazione simile significa che non possiamo essere preparati? La risposta è no. Siamo preparati a qualunque evento, ma solo se accettiamo la realtà.

La migliore difesa, in ogni circostanza, è l’informazione e la capacità di mantenere le nostre relazioni. Vediamo, quindi, i possibili effetti psicologici della quarantena e come affrontarli.

1. Angoscia e incertezza. Quanto durerà questa situazione?

Quando dobbiamo affrontare un’avversità, il nostro peggior nemico è l’incertezza. Al momento non sappiano quanti giorni o settimane dovremo restare in isolamento domiciliare per ridurre la curva del contagio. L’incertezza, quindi, è una dimensione con cui dobbiamo convivere.

L’ansia si nutre di domande e dubbi. Chiedersi di continuo quanto durerà la quarantena non farà altro che aumentare l’angoscia. Smettiamo di dare cibo alla nostra mente ansiosa.
Ricordiamo il motivo per cui è richiesto il distanziamento sociale: frenare il contagio, proteggere la nostra salute e quella delle persone più vulnerabili.
Concentriamoci sul momento presente. Quello che importa è il qui e ora, prenderci cura di noi stessi.
Occupiamo la mente con attività che ci aiutino a focalizzarci sul presente: leggiamo, guardiamo un film o una serie TV, facciamo un puzzle, parliamo al telefono con amici e familiari…

2. Paura di ammalarci, paura di perdere una persona cara

Uno degli effetti psicologici più duri della quarantena è la paura di infettarci. Ancor di più, il pensiero spaventoso che un caro o un amico si ammali. Come gestire questi pensieri?

Dobbiamo accettare la paura, darle voce ma senza cadere nel panico. La malattia è altamente contagiosa, ci sono e ci saranno delle perdite. Una volta accettato questo dato di fatto, utilizziamo le strategie a nostra disposizione per superare questo momento.
Tutti abbiamo paura di ammalarci: mettiamo in atto le misure consigliate per evitarlo, ma senza ossessioni, senza cadere in un comportamento di tipo ossessivo-compulsivo. Allo stesso tempo, tranquillizziamo le persone care utilizzando la stessa strategia. Proteggiamole e ricordiamo loro di adottare le stesse misure.
Chi è risultato positivo al Coronavirus tenga presente che in un’alta percentuale dei casi, è possibile superare la malattia in casa adottando le misure prescritte. Basterà prestare attenzione al decorso dei sintomi.

3. Stress per mancanza di contatto sociale

Siamo animali sociali con le nostre abitudini e routine. Quando queste si interrompono all’improvviso, il cervello entra in uno stato di allarme e sperimentiamo lo stress.

Questo cambiamento brusco e inaspettato può essere gestito bene per 5-10 giorni. Dopo 12 giorni, tuttavia, possiamo avvertire un senso di angoscia. Sentiamo la mancanza degli amici, dei familiari, delle nostre abitudini. Che fare?

In questa situazione la tecnologia è dalla nostra. Le telefonate, i messaggi e le videochiamate sono una grande risorsa.
D’altra parte, per calmare l’ansia che sperimenta il cervello messo di fronte all’interruzione delle sue abitudini, è importante fornirgli altre abitudini: lavoro in casa, svago, riposo ed esercizio fisico.

4. Effetti psicologici della quarantena: cosa succederà dopo?

La fine di questa quarantena lascerà il passo all’era del post-Coronavirus. È normale essere preoccupati e farsi delle domande. Perderemo il lavoro? Che accadrà al livello economico globale? E se perdo un caro, che farò?

L’angoscia psicologica riguardo il futuro può essere profonda. Dobbiamo essere razionali, evitare di deviare verso eventi negativi che ancora non sono successi.

La gestione di una quarantena richiede controllo da parte della nostra mente e ciò passa, ancora una volta, dal legame con il momento presente. Ricordiamo che l’unica cosa che conta ora è prenderci cura di noi stessi e delle altre persone.

5. Il peso della convivenza o la solitudine

Lo sappiamo, essere messi in quarantena con i nostri familiari può essere una benedizione o una maledizione. Non è facile stare insieme per così tante ore e, se ci sono bambini dobbiamo aiutarli a sconfiggere la noia risvegliando la loro gioia, per quanto il momento sia difficile.

La soluzione è mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo in modo da rafforzare ancora di più i legami con i nostri cari.

Facciamo ricorso alla creatività per rendere ogni giorno diverso. Stare insieme, prenderci cura l’uno dell’altro è la cosa migliore che possiamo fare adesso. Bisogna ricordare, tuttavia, che in questo momento molte persone stanno trascorrendo questi giorni in solitudine.

In quest’ultimo caso è importante rafforzare i contatti attraverso la tecnologia. Se siete soli in casa, occupate parte del vostro tempo con telefonate, messaggi e videochiamate, serviranno a farvi sentire connessi, sostenuti e amati a distanza. Questa situazione richiede il meglio di noi stessi. Teniamo conto degli effetti psicologici dell’isolamento e impariamo a gestirli.

https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30460-8/fulltext

da lista mente

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