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Inserito il - 13/07/2018 : 11:41:29
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UN MINUTO DI SAGGEZZA
di Anthony De Mello
Brani da:
<UN MINUTO DI SAGGEZZA NELLE GRANDI RELIGIONI>
PRESENTAZIONE DI LUIGI SARTORI
EDIZIONI PAOLINE
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CHIAREZZA «Non cercate Dio», disse il maestro. «Guardate soltanto, e tutto vi sarà rivelato». «Ma come dobbiamo guardare?». «Ogni volta che guardate qualcosa, vedete solo ciò che c'è e nient'altro». I discepoli erano sconcertati, così il maestro si espresse più semplicemente: «Per esempio, se guardate la luna, vedete la luna e nient'altro». «E cos'altro si può vedere se non la luna guardando la luna?». «Una persona affamata potrebbe vedere una forma di formaggio. Un innamorato, il volto dell'amata».
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VENERAZIONE Ai discepoli che erano eccessivamente rispettosi il maestro disse: «La luce si riflette su di un muro. Perché venerare il muro? Prestate attenzione alla luce».
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RINASCITA «Da' un taglio netto con il tuo passato e sarai illuminato», disse il maestro. «Lo sto facendo per gradi». «La crescita si ottiene per gradi.L'illuminazione è istantanea». Più tardi disse: «Fa' il grande balzo! Non puoi attraversare un baratro a piccoli salti».
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SENZA PAROLE «A che servono i vostri studi e le vostre devozioni? Che forse un asino diventa saggio vivendo in una biblioteca, o un topo raggiunge la santità vivendo in una chiesa?». «Di che cosa abbiamo bisogno, allora?». «Di un cuore». «E come si fa ad averne uno?». Il maestro non rispondeva. Cosa avrebbe potuto dire che essi non avrebbero trasformato in una materia da studiare o in un oggetto di devozione?
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INCONSAPEVOLEZZA «Dove posso trovare Dio?» «È proprio davanti a te». «Allora perché non lo vedo?» «Perché l'ubriaco non vede la sua casa?». Più tardi il maestro aggiunse: «Scopri cos'è che ti rende ubriaco. Per vedere devi essere sobrio».
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PROIEZIONE «Perché sono tutti così felici qui, tranne me?». «Perché hanno imparato a vedere la bontà e la bellezza, ovunque», rispose il maestro. «Perché io non vedo la bontà e la bellezza ovunque?». «Perché non puoi vedere fuori di te ciò che non vedi dentro di te».
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SENZA FATICA A un uomo che esitava a imbarcarsi nella ricerca spirituale per paura di fatiche e rinunce, il maestro disse: «Quante fatiche e rinunce costa aprire gli occhi e vedere?».
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TOTALITARISMO Con grande imbarazzo dei suoi discepoli una volta il maestro disse a un vescovo che le persone religiose hanno una naturale inclinazione alla crudeltà. «Perché?», chiesero i discepoli, dopo che il vescovo se ne fu andato. «Perché sacrificano con troppa facilità le persone per il progresso di una causa», rispose il maestro.
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ILLUMINAZIONE Il maestro era un sostenitore tanto dell'apprendimento che della saggezza. «L'apprendere», rispose a chi glielo chiedeva, «si ottiene leggendo libri, o ascoltando conferenze». «E la saggezza?». «Leggendo il libro che sei tu». E aggiunse, come ripensandoci: «Un compito tutt'altro che facile, perché ogni minuto del giorno porta una nuova edizione del libro!».
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ACCORDO Quando un uomo, il cui matrimonio era in crisi, cercò il suo consiglio, il maestro disse: «Devi imparare ad ascoltare tua moglie». L'uomo prese a cuore questo consiglio e tornò dopo un mese per dire che aveva imparato ad ascoltare ogni parola che la moglie dicesse. Il maestro gli disse sorridendo: «Ora torna a casa e ascolta ogni parola che non dice».
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OPPRESSIONE Il maestro ti lasciava sempre crescere secondo il tuo ritmo. Non aveva mai «spinto». Egli spiegava il suo comportamento con questa parabola: Una volta un uomo vide una farfalla che lottava per uscire dal bozzolo... troppo lentamente per i suoi gusti, così iniziò a soffiare dolcemente su di essa. Il calore del suo fiato accelerò egregiamente il processo. Ma ciò che uscì non fu una farfalla ma una creatura con le ali lacerate. «Il processo della crescita», concluse il maestro, «non lo si può accelerare. Tutto quello che si può fare è farlo abortire».
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