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Inserito il - 10/07/2018 : 09:12:35
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Autorilassamento
"Pratica l'autorilassamento"
di Amadio Bianchi
Senza ombra di dubbio, con il suo attuale atteggiamento, l'uomo ha danneggiato e sciupa continuamente la sua capacità di rilassarsi. Ciò accade poiché vive nello stato di attenzione e di veglia continuamente sopraffatto dalle preoccupazioni che la vita moderna può infliggergli, soprattutto se non sa gestire tali preoccupazioni attraverso il non coinvolgimento. Le conseguenti tensioni si somatizzano nel corpo trasformandosi in contrazioni, attive giorno e notte, che consumano in breve tempo tutta l'energia.
COME BLOCCARE LE "EMORRAGIE" DI ENERGIA
Per capire cosa accade, provate a stringere la mano a pugno con forza e mantenete la contrazione fino a quando vi è possibile. Il conseguente consumo di energia vi farà sentire stanchi e desiderare di interrompere l'esperimento. Questo è ciò che accade per ogni contrazione, piccola o grande, della quale siate consapevoli o no, presente nel vostro corpo. Persino il mantenere la fronte corrugata rappresenta una lenta ma inesorabile emorragia di energia.
Il primo e più importante percorso che si deve compiere, quando si decide di alzare o ripristinare la qualità del rilassamento, è un percorso di consapevolezza. E' grazie alla consapevolezza che scopriamo dove le nostre tensioni si somatizzano, ed è grazie alla consapevolezza che possiamo intervenire modificando abitudini e atteggiamenti anche cronici che provocano ipertensione e disturbi nervosi.
A molti soggetti capita, ad esempio, di mantenere le mascelle serrate o altre parti del corpo contratte, anche mentre dormono o sognano. Questi soggetti sono destinati ad un pessimo risveglio e abitualmente cominciano la loro giornata stanchi ancora prima di lavorare. Tutto ciò porta ad un accumulo di tensione che oggi va sotto il nome di stress. Meglio dunque dedicare qualche minuto al giorno alla pratica che qui di seguito vi consiglio, prima che sia troppo tardi.
UN ESERCIZIO PRATICO
Al termine della vostra giornata di lavoro, oppure ogni qualvolta ne avete l'occasione, in ambiente adeguato, create le condizioni idonee al rilassamento, stando attenti, per esempio, che rumori o altro non possano disturbarvi durante la pratica. Sdraiatevi sul pavimento, abbandonando totalmente il corpo.
La chiave del successo dell'esercizio sta proprio nel significato della parola "abbandono". Realizzare un abbandono totale è assai difficile, poiché per farlo bisogna ripristinare quell'atteggiamento di fiducia che l'uomo ha lasciato sul campo delle sue "battaglie perdute" (che in realtà sono, invece, grandi momenti di crescita, soprattutto interiore ).
Sdraiatevi dunque fiduciosi e divenite consapevoli di tutto il corpo. Lasciate cadere le punte dei piedi verso l'esterno e girate il palmo delle mani verso l'alto, per impedire al senso del tatto di mantenervi vincolati al piano materiale. Avvicinate leggermente il mento allo sterno diminuendo così la curva delle cervicali e distendete il viso, rilassandolo in ogni sua parte. All'occhio di un esperto, il viso appare come una carta geografica delle tensioni mentali.
Per qualche attimo tentate di rilassarvi nel miglior modo possibile con i vostri mezzi, dicendo a voi stessi: "Io mi sto rilassando". Questo serve a trasferire la vostra attenzione in ciò che state facendo. Passate in rassegna mentalmente tutto il corpo e sciogliete ogni contrazione che individuate. Cercate di rimanere immobili fino al termine della pratica.
VIVERE NEL PRESENTE
Ora, noterete che è davvero difficile distrarsi dal contenuto ordinario della mente, composto di memorie, di quanto è accaduto durante la giornata o addirittura nel passato. La via della consapevolezza è invece fatta di "presente". Del "Qui e ora", come affermano le scuole orientali, per le quali questa è l'unica cosa che veramente conta. Quante persone, infatti, si rovinano la vita vivendo immersi in passate esperienze spiacevoli, ormai insensibili ai messaggi di gioia e piacere che la natura invia loro continuamente?
Vi dico questo perché sappiate cogliere il gradevole messaggio che la tecnica di rilassamento qui proposta rappresenta. Essa è un momento che appartiene al vostro presente, un momento di gioia, la gioia di sentirsi piacevolmente pervadere dall'energia universale, abbandonandosi ad essa. Quest'ultima entrerà in voi, non appena si verificheranno le giuste circostanze: ossia quando il vostro corpo e la vostra mente, finalmente privi di tensioni, si apriranno, permettendo all'energia universale di permearli.
RILASSARSI COL RESPIRO
Il mezzo migliore per mantenere la mente nel presente con continuità è la concentrazione sul respiro. Nello stesso tempo tale concentrazione consente di tenere sotto controllo il piano emotivo. Regolando e bilanciando il flusso dell'aria che entra nei polmoni attraverso le narici, in modo che l'inspirazione e l'espirazione risultino uguali, raggiungerete un proficuo stato di armonia ed equilibrio.
Contate mentalmente e fate durare 6 secondi sia l'inspirazione che l'espirazione. Continuate così fino allo scadere del tempo che avete destinato alla vostra pratica. Quindi uscite dall'esercizio in modo assai graduale: pur rimanendo ancora immobili, riportate l'attenzione sul corpo, sul piano fisico, e introducete l'idea che dovrete muovervi.
Iniziate il risveglio muovendo le dita dei piedi, poi le dita delle mani. Ruotate dolcemente il capo a destra e a sinistra, quindi lasciatevi andare a movimenti progressivi, sempre più ampi, fino a quando non vi verrà voglia di stirarvi, come se vi foste appena svegliati. Sempre con calma, rimettetevi seduti e, quando vi sentite pronti, alzatevi in piedi. La vostra pratica è terminata.
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