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Inserito il - 27/03/2018 : 09:35:10
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Cenni sulla morte
di Annie Besant e C.W. Leradbeater
Il cielo è un luogo dove noi accoglieremo ciò che seminiamo quaggiù, e la messe è proporzionata alla ricchezza ed alla natura dei semi che piantiamo.
Se vogliamo, dunque, avere una vita celeste ricca e feconda, se vogliamo progredire più rapidamente, dobbiamo pensare nobilmente ed in modo elevato, dobbiamo amare con purezza e con forza.
Allora, tutte le nostre esperienze terrene si trasformeranno in cielo in facoltà ed in nuove attitudini.
Ecco come la conoscenza della vita d'oltre tomba aiuta a vivere quaggiù. Non si tratta solo di gradevoli, ma vane inutili immaginazioni.
Si semina quaggiù ciò di cui godremo e di cui ci serviremo negli altri mondi.
Quando si comprende questo, o lo si comincia a comprendere, si cambia la vita di quaggiù e la si utilizza come una preparazione ad una lunga vita celeste.
Bisogna ricordarsi che la vita quaggiù è come il tuffo di un uccello, che lascia per un momento l'aria libera del cielo per l'oceano: esso si tuffa un attimo per prendere il nutrimento di cui ha bisogno.
In modo analogo, ciascuno di noi, nato in cielo e non sulla terra, si immerge nella vita terrestre e riporta poi, nel soggiorno celeste, l'esperienza che ha acquisita quaggiù.
Ed è appunto a questo che serve la vita terrestre: a procurarsi l'esperienza che in cielo sarà trasmutata in carattere e facoltà, a seminare i semi della messe che si raccoglierà lassù, a rendere possibile una vita celeste feconda, lunga e gloriosa.
Quando si sa questo non si fa passare giorno senza seminare qualche cosa per il grande raccolto celeste.
La lettura di bei libri vi mette in contatto con i grandi spiriti dell'umanità, in comunione con coloro che ci hanno lasciato quella bella letteratura del passato: ecco i legami che riceverete in cielo!
Quaggiù è rara l'occasione di frequentare i grandi uomini, i nobili pensatori: però possiamo scegliere qui il gruppo di quelli che vorremmo incontrare lassù.
Studiando in terra le opere di un Platone, gli scritti dei grandi pensatori dell'antichità, o dei grandi autori moderni, come per esempio quelli di un Emerson o di un Ruskin, voi create dei legami che si consolideranno in cielo; ed allora avrete per Maestri proprio le grandi anime delle quali avrete quaggiù studiato con amore le opere.
Ecco come cielo e terra sono reciprocamente connessi ecco come la conoscenza dell'avvenire ci permette di fare di questo avvenire ciò che vogliamo che esso sia.
Essendo gli artefici del nostro destino, noi possiamo farne ciò che vogliamo.
Ma lassù non si può cominciare nulla; è qui che bisogna iniziare quello che si continuerà dall'altro lato.
Man mano che i fatti diventano più reali e che grazie alle ripetute ricerche e ad uno studio costante andiamo scoprendo che questi mondi sono tutti collegati fra loro (non essendo che frammenti di una sola vita, che si continua senza interruzione), l'esistenza quaggiù si illumina della luce dell'altra vita più bella, la terra si rischiara alla luminosità del cielo.
In realtà, voi siete sempre in cielo, grazie alla vostra natura superiore; e soltanto i rumori della terra vi rendono sordi alla soave armonia dei mondi celesti.
Ma tutto ciò vi circonda senza posa; gli abitanti del cielo prendono parte alla vostra vita terrestre, la musica del cielo vi circonda, la luce celeste brilla intorno a voi; siete cittadini del cielo! Il cielo è la vostra patria, benchè voi non la vediate e rimaniate sordi ai messaggi che essa invia alla vostra anima continuamente.
La vostra vita sarebbe assai più piena, più ricca, più felice, se soltanto voi voleste non attaccarvi tanto appassionatamente alle forme della terra; ma fissare, invece, le forme superiori che appartengono al vostro luogo di nascita, alla vera vostra dimora.
Un Istruttore rispose una volta ai suoi Amici che, nel cielo, gli domandavano che cosa egli pensasse della terra:
"E' un paese felice per colui che può dimenticare la propria patria! Ma è un paese più felice ancora per coloro che si ricordano della loro patria; e coloro che conoscono più di una sola vita godono di una felicità assai più grande, assai più elevata".
Tutti i profeti che hanno conosciuto il cielo e vissuto sulla terra, tutti i divini Rivelatori, che hanno sollevato un piccolo lembo del velo ed hanno insegnato a i loro discepoli le realtà di questa vita più vasta, recano testimonianza della vita d'oltre tomba e del fatto che essa continua quella di quaggiù.
Se voi studiate la vostra vita quaggiù, se fate attenzione alle vostre facoltà, ai vostri piaceri, alle vostre occupazioni, potete prevedere ciò che sarà la vostra vita dall'altro lato.
Fatene, dunque, ciò che essa deve essere: una vita tutta penetrata dalla forza dell'evoluzione, dalla certezza del progresso, dallo splendore delle potenzialità divine che sono in voi.
Allora, anche la terra diverrà cielo, ed i due si uniranno nella vostra vita; e coloro che, ancora accecati dalla terra, non conoscono questa gloria, cominceranno ad intravedere-grazie alla bellezza della vostra vita-una parte delle promesse della vita eterna; e voi farete giungere alle loro orecchie, rese sorde dalla terra, qualcuna di quelle melodie del cielo, che saranno diventate per voi la musica della vostra vita.
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