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 Quanti anni hai veramente?
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Inserito il - 30/12/2017 : 10:47:16  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Quanti anni hai veramente?

di Swami Kriyananda


Per oltre duemila anni i Logici si sono divertiti a giocare con il paradosso
dell'antico filosofo greco Zeno. In uno dei suoi rompicapi logici, Zeno
affermò che non è possibile attraversare una strada. Il suo ragionamento era
che innanzitutto bisogna percorrere metà di quella distanza, poi metà della
distanza restante, quindi metà di quella che ancora rimane. Non importa
quanto lontano uno vada: dovrà per sempre percorrere metà della distanza
restante prima di poter completare il viaggio. Si potrebbe andare avanti per
sempre, dividendo a metà distanze sempre più microscopiche ma senza mai
raggiungere l'altro lato!

Quello che sfuggiva alla logica di Zeno, ovviamente, è che il movimento non
dipende dall'andare da un punto all'altro nello spazio: ha una sua realtà
propria. In verità, il movimento produce lo spazio in cui si muove.. I punti
lungo quel viaggio danno solo l'illusione di essere fermi.

Ci si potrebbe divertire a giocare con questo concetto; molti pensatori
l'hanno
fatto, in passato. Ciò che voglio sottolineare, comunque, è meno astratto e
più immediatamente riconducibile all'esperienza umana. Voglio infatti porvi
una semplice domanda: «Quale ruolo, nella vasta parabola del tempo, svolge
una singola vita nella nostra esistenza totale?». È come quelle divisioni di
Zeno nel semplice atto di attraversare una strada: apparentemente reali, ma
illusorie.

Ogni vita, così come noi la viviamo, ci sembra assai reale nella sua
immediatezza. Tuttavia, gli shastra affermano che è illusoria. Sri Krishna,
nel secondo capitolo della Bhagavad Gita, dice ad Arjuna che l'anima non
muore mai e non è mai morta. È eterna. Sappiamo, ovviamente, che entriamo
nel nostro corpo al momento della nascita fisica e lo lasciamo alla morte.
La morte, allora, significa semplicemente che ci liberiamo di nuovo di
quell'abito.
Alla luce del paradosso di Zeno e della realtà più profonda del costante
movimento dell'anima attraverso il tempo, possiamo dire con eguale validità
che ogni giorno, per noi, è una nuova incarnazione.

Ogni giorno affrontiamo nuove sfide, nuove opportunità per crescere e
imparare. Possiamo "tagliare" il tempo ulteriormente e dire, come fanno
alcuni yogi, che ogni inspirazione è come una nuova nascita; ogni
espirazione come una nuova morte. (In effetti, quando nasciamo la nostra
prima azione è inspirare; quando moriamo, la nostra ultima azione è
espirare.) Possiamo dividere il tempo in particelle ancora più sottili e
dire che ogni pensiero fresco ci porta nuova vita; ogni pensiero che si
dissolve, una nuova morte. Gli yogi insegnano che, con ogni respiro, c'è una
corrispondente energia che sale e scende nella spina dorsale. Questa salita
e discesa accompagnano ogni fluttuazione del desiderio.

In termini pratici, possiamo usare questi fatti per affermare qualunque
cambiamento benefico nella nostra vita.

Prova anche tu.

Se vuoi cambiare qualche tua caratteristica, non aspettare l'opportunità che
ti verrà offerta da una nuova incarnazione o da un nuovo giorno, dopo che ci
avrai "dormito sopra". Prova semplicemente a inspirare profondamente e poi,
mentre trattieni il respiro, pensa a cosa vuoi cambiare nella tua vita.
Focalizza quel pensiero in una forte affermazione al punto di concentrazione
tra le sopracciglia, il cosiddetto ajna chakra.

Tendi il corpo, per riempirlo di quella nuova energia. Poi espira. Così come
la morte ci dà un po' di sollievo dalle identità egoiche della nostra vita,
offrendoci la possibilità di affermare il desiderio di fare meglio "la
prossima volta", mentre espiri dopo aver fatto la tua affermazione getta via
la coscienza della tua identità mentale con l'abitudine che hai deciso di
cambiare.

Una forte affermazione di volontà può modificare in un giorno vecchie
abitudini. È quello che mi rispose il mio Guru, quando gli dissi che volevo
superare un difetto in me stesso. Una forte affermazione può veramente
modificare quegli schemi con un singolo respiro!

Ricorda, ogni vita è fuggevole come quel singolo respiro.

Proprio come è improbabile che tu ti identifichi con un respiro o con un
giorno della tua vita, così dì a te stesso che l'identità che hai accettato
con questo corpo è altrettanto illusoria.

Nella tua vera essenza, tu sei eterno!

Hai la stessa età di Brahman!

Vivi nella consapevolezza che il tempo non esiste, per essere libero dalle
temporanee delusioni e trionfi di una breve vita.


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