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Inserito il - 04/12/2017 : 12:12:35
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La Mente
dal DHAMMAPA
Il libro più amato del canone buddista
III La mente
33 Come il fabbro raddrizza una freccia,
così il saggio governa i suoi pensieri,
per loro natura instabili, irrequieti
e difficili da controllare.
34 I pensieri fremono e si dibattono
per sfuggire alla morte
come pesci tolti alla loro dimora liquida
e gettati sulla terraferma.
35 La padronanza della propria mente,
ribelle, capricciosa e vagabonda,
è la via verso la felicità.
36 Il saggio osserva continuamente
i propri pensieri,
che sono sottili, elusivi ed erranti.
Questa è la via verso la felicità.
37 pensieri, incorporei ed erranti,
vagano lontano.
Raccoglili nella caverna del cuore
e liberati dalla schiavitù
del desiderio e della morte.
38 Come può una mente agitata
comprendere la legge eterna?
Se la serenità della mente è turbata,
la saggezza non può manifestarsi.
39 Il risvegliato,
colui la cui mente è serena
e ha trasceso il dilemma del bene e del male,
è libero da ogni timore.
40 Questo tuo corpo è fragile
come un vaso di coccio.
Fai della tua mente una fortezza
e combatti le tentazioni
con l'arma della saggezza.
41 Ben presto questo corpo
giacerà sulla terra,
privo di coscienza,
inutile come un ceppo bruciato.
42 Nessuno, neppure il tuo peggior nemico
può nuocerti quanto una mente indisciplinata.
43 Ma una mente disciplinata
è un'alleata preziosa.
Nessuno, né tua madre, né tuo padre,
né i tuoi amici,
può esserti di altrettanto aiuto.
IV Fiori
44 Chi è in grado di andare al di là
di questo mondo
e del mondo della morte
con tutti i suoi dei?
45 Tu stesso lo sei,
scegliendo il cammino luminoso del dharma
con la stessa cura
con cui un giardiniere
sceglie i fiori più belli.
46 Questo tuo corpo
è come schiuma sulla cresta di un'onda,
nulla più che un miraggio.
Spezza i dardi fioriti del desiderio,
e va dove il re della morte
non può raggiungerti.
47 Come un'alluvione trascina via
un villaggio addormentato,
così la morte rapisce
chi è intento a cogliere
i fiori del piacere,
immerso nel sonno dell'inconsapevolezza.
48 La morte lo coglie,
prima ancora che sia sazio
dei piaceri che cerca.
49 Il saggio si muove nel mondo come un'ape,
che raccoglie il nettare dei fiori
lasciandone intatti la bellezza e il profumo.
50 Anziché badare agli errori altrui
osserva i tuoi,
esamina ciò che hai commesso
e ciò che hai omesso di fare.
51 Le belle parole di chi non mette in pratica
ciò che predica
sono come fiori colorati,
ma senza profumo.
52 Ma le parole sincere di chi vive
la propria verità
sono come fiori colorati e profumati.
53 Come da un mucchio di fiori
si possono trarre molte ghirlande,
fa delle occasioni della tua vita
ghirlande di nobili azioni.
54 Per quanto penetrante,
il profumo del legno di sandalo o del gelsomino
non si propaga controvento.
Ma il profumo della virtù
si propaga in ogni direzione,
raggiunge ogni angolo del mondo.
55 Esso è più fine del profumo
del legno di sandalo,
del fiore di loto, del gelsomino.
56 Il profumo del legno di sandalo o del gelsomino
non va lontano.
Ma il profumo della virtù
si innalza fino agli dei.
57 Le tentazioni non sviano
chi vive nella virtù e nella consapevolezza,
chi ha trovato la libertà nella saggezza.
58 Il loto profumato che rallegra il cuore
cresce nel fango sul ciglio della strada.
59 Così fra i ciechi mortali
il discepolo del Buddha
splende per la sua saggezza.
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