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Inserito il - 20/09/2017 : 10:18:02
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LA VEGGENZA
di Guido Da Todi
Nell'articolo sfioriamo un argomento che desta molto interesse in tutti coloro che si rivolgono in ambienti, qualificati o meno, che propongono diagnosi tramite la lettura delle carte, la stesura di oroscopi personalizzati, la medianità, ecc..
Il futuro può essere svelato anche con l'ausilio di strumenti arcani? L'uomo può conoscere cosa lo aspetta dietro l'angolo della sua esistenza?
Prima di entrare nel vivo dell'argomento è necessario, ancora, introdurci in alcune teorie della scienza; ed in particolar modo in quella della relatività, di Einstein.
In sintesi, questa teoria indica quanto la massa (ossia, ogni sostanza inerte e tangibile che ci circonda) e l'energia (ossia, il mare infinito e fluttuante in cui ogni cosa "concreta" torna, e da cui è nata) siano una medesima realtà. Una, fluisce continuamente nell'altra e, in questo avvicendamento eterno, la sola costante di riferimento è la velocità della luce, emessa dai corpi a 300.000 km. al secondo. Ma, poiché ogni corpo ha una sua luminosità ondulatoria differente, ne consegue che tale costante non sia identica alla media d'ogni altra. Quindi, la teoria della relatività deve tenere conto di molte variabili diverse, volta per volta, ed in rapporto a quanto analizza, per raggiungere delle conclusioni scientifiche.
Il tempo e lo spazio di Marte non sono eguali a quelli della Terra; ed il tempo e lo spazio di Giuseppe Rossi non sono eguali a quelli di Antonio Verde.
Le dimensioni, il peso, la massa di un corpo celeste possono differire, grazie a all'intervento delle variabili indicate da Einstein da quelle di un altro corpo celeste in condizioni simili di esistenza. In poche parole, il tempo e lo spazio non esistono, ma rappresentano una manifestazione energetica, coordinata dalla legge di relatività.
Pensiamoci un attimo. Per voi, il futuro è un susseguirsi di notte e di giorni; di mesi, di anni. E voi credete che il tempo sia un ordinato concatenarsi di eventi naturali, successivi uno all'altro.
Avete mai realizzato che, proprio mentre ve ne andate a dormire, e la luna è nel cielo, dall'altra parte del globo, gli abitanti dell'emisfero opposto stanno iniziando ad alzarsi perché, lì, è cominciato il loro giorno lavorativo? E che, quindi, per la terra esistono un giorno ed una notte contemporanei? Dov'è, allora, la successione ordinata?
L'eterno presente. Ecco quanto, fra l'altro, ha indicato Einstein; ed ecco quanto insegna da millenni la scienza esoterica. Il futuro è una metafora del cervello umano.
Ma, Einstein e la scienza esoterica insegnano anche qualche cos'altro. Ossia, che le situazioni materiali sono un continuo consolidarsi di un'immensa mole d'energia precedente che le costruisce, ed in cui esse tornano, in un infinito intercalarsi, ad immergersi.
Padre Pio, da Pietrelcina, a numerosissimi fedeli, nel silente suo confessionale, dava prova di stupefacente conoscenza del loro passato e del loro futuro. Ed ogni Santo (della chiesa cattolica, oppure no) possedeva, e possiede simili facoltà.
In India, i Guru (Maestri di Saggezza) non conoscono misteri di fronte all'avvenire dei loro discepoli. Come, nello stesso occidente, numerosissimi casi indicano l'esistenza in persone non ortodossamente sante di poteri di preveggenza.
Citiamo solo quello del famoso Croiset, olandese, che aiutò la polizia del suo Paese, in decine di casi, a rintracciare persone scomparse. Oppure, quando, in memorabili esperimenti, indicava, esattamente, le iniziali del nome, il sesso, le caratteristiche fisiche, gli oggetti posseduti, ecc.. della persona che si sarebbe seduta su di una determinata sedia, nella sala della conferenza.
In una scala di sensibilità superiore, tutti questi uomini percepivano, semplicemente, le configurazioni energetiche, oltre il tempo e lo spazio, che incombevano sulla situazione esaminata, e che stavano per trasformarsi in realtà concreta.
Ognuno di noi rappresenta un punto, nell'eterno presente, in mutazione costante e complessa; e ognuno di noi è immerso in un cosmo di energie che stanno per tradursi in forma e sostanza situazionali. È questo mare che, in modo istintivo, oppure con la padronanza delle conoscenze esoteriche, viene captato dal veggente. Egli cattura un'impressione che, in obbedienza addirittura leggi einsteniane, sta per trasformarsi, nella vita che gli sta di fronte, in solida realtà.
Ma, i Tarocchi, la divinazione tramite gli steli dell'I King cosa entrano in tutto questo? Si spiegano con il fenomeno che, a volte, è stato chiamato "delle risonanze". Se noi abbiamo due pianoforti in una camera, e battiamo sul tasto "la" di uno di essi, vibrerà pure, in modo impercettibile, il "LA" del secondo strumento musicale.
Così è per la divinazione tramite i Tarocchi, ad esempio (sebbene, spesso, nel fenomeno intervengano qualità veggenti dell'operatore). Le antichissime 22 Lame (o carte) rappresentano la sintesi delle 22 situazioni radicali di tutta l'esistenza. Nei 22 Tarocchi è incapsulata ogni situazione archetipica che possa mai apparire alla luce delle realtà visibili. Quando essi vengono interrogati, per il fenomeno della risonanza l'operatore si trova ad avere, sul tavolino, la gamma di carte che l'interrogante ha sincronizzato con la sua lunghezza d'onda individuale; o, se vogliamo, che ha attratto nello scorcio di tempo e spazio che sta vivendo.
Insomma, quelle sono le sue carte.
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