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Inserito il - 14/09/2017 : 10:28:18
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Frustrazione: Basta!
di Antonella Lucato
Dedico questo articolo a chi ha conosciuto o vive nella sua vita personale o professionale questa sensazione che si insinua in noi, nostro malgrado. Nessuno la vorrebbe, ma a molti capita di sperimentarla. Anch'io faccio parte di coloro che l'hanno provata, ma ho scelto di non rimanerne "vittima". "Riconoscerla" e "accettarla" serve a superarla, e a trasformarla in un'opportunità di crescita e di rafforzamento.
Ricordate, però: per farvi ottenere dei risultati concreti, questo articolo, basato sugli insegnamenti del dottor Roy Martina (clicca sul link nella colonna di destra per saperne di più su di lui) richiede la vostra partecipazione attiva.
UN PROGRAMMA "A PICCOLI PASSI"
Cominciare con obiettivi realistici e raggiungibili accresce la fiducia in noi stessi. A piccoli passi possiamo costruire qualcosa che a lungo andare avrà un grande effetto.
Assumiamoci ogni responsabilità della nostra vita. Siamo gli unici a poter dare a noi stessi il cento per cento e far avverare i nostri sogni.
1) Scrivete i vostri obiettivi, portateli con voi ovunque e attaccate dei promemoria in vari posti, in ufficio e a casa. Leggete i vostri obiettivi due o tre volte al giorno. Visualizzatevi come se li aveste già raggiunti. Come vi sentite?
2) Scrivete dieci ragioni per cui questi obiettivi sono importanti per voi.
3) Scrivete cosa vi trattiene dal raggiungere i vostri obiettivi. Confrontatevi con le vostre paure o i vostri limiti. Preparate un piano per superare questi ostacoli. Più vi confrontate con i vostri timori meglio è. Potete trasformate la frustrazione in una fonte di forza per superare gli ostacoli.
COME INFLUENZARE IL NOSTRO STATO D'ANIMO
Il nostro stato d'animo ha un'influenza enorme sul nostro modo di affrontare la vita.
Possiamo influenzarlo? Il nostro umore è determinato dalla nostra comunicazione interiore e dalla postura. Nelle discipline orientali che pratico, come il Qi Gong ed il Tai Ji per esempio, la postura è fondamentale, e viene data attenzione ad ogni minimo movimento per portare equilibrio nella mente, nel corpo, nelle emozioni.
Com'è la vostra postura quando vi sentite tristi? Lasciate pendere in avanti le spalle, il respiro è superficiale e lo sguardo basso. Guardatevi attorno, osservate i vostri colleghi, amici o familiari, qual è l'espressione del loro viso?
Provate a guardarvi allo specchio e osservate le vostre espressioni: sorridete, assumete un'aria depressa e poi aggressiva e annoiata, quindi sorridete di nuovo. Quale espressione vi è piaciuta di più? Quale vi è venuta più difficile e quale più facile?
Mente e corpo sono collegati indissolubilmente. Assumendo una certa postura, questa influenza la nostra mente. Non volete sentirvi frustrati? Camminate come se emanaste forza e sicurezza, state dritti, e procedete con passo costante e deciso verso il vostro obiettivo, sorridete e cercate di rilassarvi.
Esercitatevi a sorridere ogni giorno ricordando che gli ostacoli servono a farci crescere. Quanta qualità in più possiamo portare nella nostra vita? Che cosa possiamo fare oggi per rendere migliore la nostra giornata? Ci ricordiamo che ogni giorno è una nuova opportunita?
LE "DOMANDE RINFORZANTI"
Le domande che poniamo a noi stessi ci aiutano a mettere a fuoco i nostri obiettivi.
Che ne siamo consapevoli o no, parliamo costantemente a noi stessi, siamo sempre impegnati con un flusso di pensieri, una specie di dialogo interiore tra la coscienza ed il subconscio. Possiamo porci domande "rinforzanti", che ci mettono in contatto con le risorse del nostro inconscio, mettono a fuoco il nostro potenziale, ci danno sostegno e forza, e ci guidano a scoprire in quale direzione andare.
E' un metodo potente per influenzare l'inconscio e vivere in modo più consapevole, ottenendo di più dalla propria vita. Richiede pochi minuti al giorno e si può praticare a casa, in auto mentre si raggiunge il luogo di lavoro, in ufficio, durante le pause o per ottimizzare i tempi di attesa.
Ecco alcune domande " rinforzanti ":
- Come ho contribuito questo giorno alla qualità della mia vita?
- Come posso migliorare domani?
- Che cosa ho imparato oggi?
- In che modo ho fatto qualcosa per me stesso o per gli altri?
- Che cosa mi è piaciuto di più?
- Cosa sono disposto a fare per realizzare i miei obiettivi?
- Cosa non sono disposto a fare per realizzare i miei obiettivi?
- Quanto incideranno questi obiettivi nella mia vita fra cinque anni?
Prendete nota su quali punti lavorerete per prendervi cura di voi stessi.
Trovare un po' di tempo per se stessi è importante per potersi ricaricare.
SCRIVERE I PROPRI OBIETTIVI
E' tempo di mettere nero su bianco i vostri obiettivi su un foglio.
1. Fate un elenco di tutte le cose che vanno bene. Per esempio, sono soddisfatto del mio lavoro, di quanto guadagno, del mio ambiente di lavoro, della mia casa ecc. Cominciate con ciò che trovate di positivo nella vostra vita. E' un buon punto di partenza.
2. Fate l'elenco dei vostri desideri ed obiettivi. Non limitatevi da soli. La realtà comincia sempre con un sogno, un'idea, un'immagine, un'intuizione.
3. Scrivete almeno dieci cose che vorreste fare o avere. Scrivete poi almeno dieci cose che vorreste diventare: un buon manager, un bravo comunicatore, uno scrittore, un imprenditore, un libero professionista, un consulente. Oppure, attività che pare molto ambita, un turista di professione!
4. Stabilite entro quando volete raggiungere i vostri obiettivi. Sei mesi, tre anni? Aggiungete le date.
5. Fate un cerchio intorno alle tre cose più importanti, quelle che volete veramente, numeratele per ordine di importanza.
6. In modo positivo e preciso, vicino a ogni obiettivo scrivete almeno cinque ragioni per cui è importante per voi raggiungerlo e come vi sentirete quando l'avrete realizzato. Fate in modo che siano misurabili.
7. Siete responsabili dei vostri risultati. Potete chiedere aiuto ad altri, ma non fate dipendere i vostri risultati dagli altri. E' una sfida con voi stessi, per la vostra crescita.
8. Scrivetevi una lettera. Mettete la data di sei mesi avanti. Scrivete esattamente cosa vi aspettate di aver raggiunto riguardo i vostri tre obiettivi, dove volete essere o come desiderate sentirvi. Affrancatela, scrivete il vostro indirizzo e consegnatela ad un amico fidato chiedendogli di spedirvela dopo sei mesi.
9. Concentratevi sui vostri obiettivi. Tra sei mesi la vostra lettera vi ricorderà dove siete e se necessario, rimettere a punto la strategia. Vi farà "leggere il vostro cammino": quanta strada avete fatto? state andando nella giusta direzione? Quali ostacoli avete superato? Cosa si è modificato nel vostro comportamento? Credete abbastanza in voi stessi? Cosa potete accettare e cosa cambiare?
Io stessa l'ho sperimentato quando, dopo sei mesi, la mia lettera è ritornata. L'ho aperta con emozione. Il mio obiettivo non si era ancora realizzato, c'erano altri ostacoli da superare, ma si stavano già verificando una serie di situazioni che mi facevano sentire che quella era "la giusta direzione" da percorrere con fiducia, tenacia e perseveranza.
Sono i nostri pensieri a comporre la nostra realtà. Se crediamo in qualcosa possiamo avere più fiducia per realizzarla.
Ciascuno di noi è il capitano della propria nave, responsabile della propria vita e degli obiettivi che considera importante raggiungere.
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