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Inserito il - 09/05/2017 : 10:11:32
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Cenni scientifici sui Chakra
di Devika A. Camedda
Il sistema nervoso
È interessante esplorare le curiose corrispondenze tra la scienza occidentale e l'antica scienza dello yoga. Esiste, infatti, una stretta connessione tra l'anatomia e la fisiologia del sistema nervoso e l'anatomia energetica dei chakra e delle nadi. Per comprendere queste connessioni, occorre conoscere qualche elemento del sistema nervoso umano. Il sistema nervoso è la rete di comunicazione tra le varie cellule nervose. È costituito dal sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), dal sistema nervoso periferico e dal sistema nervoso enterico (che controlla il tubo digerente). Il cervello integra le varie attività dell'organismo e le armonizza con le richieste dell'ambiente. È utile sapere che all'interno del cervello, in una parte molto antica, si trova il sistema viscerale emotivo, una struttura che controlla il sistema endocrino e comunica con il sistema nervoso enterico ed è coinvolta nella regolazione delle emozioni. Si inizia, quindi, a notare come il funzionamento delle viscere e le emozioni abbiano un legame importantissimo nell'uomo. Il midollo spinale è quella formazione cilindrica che corre all'interno della colonna vertebrale; è il centro di coordinazione dell'attività dei nervi che colgono le sensazioni dall'esterno e dall'interno, e dell'attività motoria sia dei muscoli scheletrici che muovono il corpo, sia dei muscoli lisci che consentono alle viscere di funzionare. Il midollo consente la comunicazione tra la periferia e il cervello.
Il sistema nervoso periferico
La periferia è controllata dal sistema nervoso periferico, che si distingue in somatico (che governa i muscoli scheletrici garantendo all'uomo di guidare volontariamente la macchina corpo) e autonomo (responsabile dell'istinto e del funzionamento degli organi). Il sistema nervoso autonomo è quel complesso sistema di cui non siamo direttamente consapevoli. Tutte le nostre funzioni vitali, come il battito del cuore, la respirazione o la digestione, sono svolte indipendentemente dal nostro controllo diretto. Praticando lo yoga degli asana e le pratiche energetiche, possiamo però agire in maniera indiretta. Il sistema energetico dei chakra, infatti, è in grado di consentire la comunicazione tra la nostra consapevolezza e il nostro corpo fisico ed emozionale
Il sistema nervoso enterico
Torniamo alla terza parte del sistema nervoso, il sistema nervoso enterico. Esso regola le funzioni del tratto gastro-intestinale, anch'esso in maniera involontaria e addirittura potenzialmente in maniera autonoma dal sistema nervoso centrale, come se fosse un secondo cervello. Anche il numero enorme di neuroni che lo compongono lo rende un vero e proprio cervello. Per comprendere l'importanza di questa specificità, si pensi che i primi organismi multicellulari possedevano una struttura tubolare: una parte del sistema nervoso si occupava di ricevere le informazioni dall'esterno del tubo (pelle) e un'altra parte si occupava di regolare l'interno del tubo (digestione): una parte doveva comunicare con l'altra. Così, in tutti gli organismi multicellulari con colonna vertebrale è presente un sistema nervoso centrale che riceve le informazioni dall'esterno e coordina il movimento e le funzioni cognitive, e un sistema nervoso enterico che riceve le informazioni dalle viscere. Questi due grandi sistemi sono messi in comunicazione dal sistema nervoso autonomo.
Il sistema nervoso autonomo
Il sistema nervoso autonomo è costituito da due parti con funzioni e anatomia differenti: il sistema nervoso simpatico e il sistema nervoso parasimpatico. Il sistema nervoso simpatico si attiva nelle situazioni di stress, ancestralmente la lotta o la fuga, mentre il sistema nervoso parasimpatico si attiva durante il riposo e consente la rigenerazione. Questa dualità ha non poche assonanze con le caratteristiche di ida e pingala. Il simpatico è detto anche toraco-lombare, perché per arrivare a innervare i tessuti, i suoi nervi fuoriescono dal tratto del midollo corrispondente al torace fino alla terza vertebra lombare. Ancora più interessante è che per arrivare ai tessuti, esso usa coppie di nervi. La prima coppia, detta pregangliare, è costituita da nervi corti che creano una corda parallela al midollo spinale, da cui partono poi i secondi nervi della coppia. Il parasimpatico è detto invece cranio-sacrale, perché è da questi tratti del midollo (midollo allungato e sacro) che fuoriescono i nervi che innervano tutti i tessuti e gli organi a cui arriva anche il sistema simpatico. Anche questo sistema funziona con coppie di nervi, ma in questo caso i primi neuroni della coppia sono lunghi e arrivano in prossimità di tessuti e organi, che innervano con i secondi neuroni della coppia. Il centro di coordinazione dell'attività parasimpatica è situato non in una corda, come nel caso del simpatico, ma in plessi, per l'appunto i plessi di nervi (o gangli) che costituiscono quel secondo cervello che è il sistema nervoso enterico. Questi plessi sono situati nei punti in cui classicamente sono posizionati i chakra. Ci sono moderne ricerche che hanno sottolineato come l'esperienza del risveglio di Kundalini abbia a che vedere con la fisiologia del sistema nervoso enterico.
Corrispondenza con l'anatomia sottile
A questo punto, non stupisce che l'anatomia dei tre sistemi descritti ricordi incredibilmente l'anatomia sottile.
Il grosso canale sushumna nadi sembra il midollo spinale; il sistema nervoso dell'eccitazione corrisponde a ida nadi (l'energia del risveglio, dell'eccitazione, la corrente che sale); quello parasimpatico corrisponde a pinga/a (la calma, la corrente discendente). Il sistema dei chakra, collegati al funzionamento degli organi ma anche dell'emotività, sarebbe il sistema enterico, con i suoi cervelli sparsi lungo il corpo, allineati verticalmente.
Il sistema della calma, il parasimpatico, è legato alla parte più alta e più bassa del midollo spinale: una parte è legata alle funzioni del quinto e sesto chakra e un'altra al primo chakra e al risveglio di Kundalini. È interessante notare come il Maestro spirituale Paramhansa Yogananda dicesse che le pratiche che consentono un profondo rilassamento vigile portano al risveglio di Kundalini, che tuttavia, una volta risvegliata, è come un fulmine che sale verticalmente, il che ricorda la corda parallela al midollo spinale, che è invece il canale del sistema nervoso simpatico.
Questa interruzione del sistema nervoso parasimpatico a livello del centro del corpo ricorda il concetto di Void o vuoto o Bhavasagara (oceano delle illusioni), che non consente una spontanea risalita di Kundalini se non attraverso pratiche spirituali, di purificazione e di controllo dell'energia. Le stesse tecniche di pranayama, che inizialmente si fondano sul controllo del respiro, quando vengono portate a una profondità adeguata consentono il controllo del sistema nervoso e dei flussi in ida e pingala, cioè non più respiro, ma vera e propria energia, vale a dire quell'elettromagnetismo che i nervi veicolano.
I plessi gangliari dell'enterico non corrispondono comunque materialmente ai chakra, che non sono specifici plessi o parti del corpo, ma vortici di energia. Il loro fulcro, tuttavia, potrebbe corrispondere a questi plessi, in quanto esiste una forte corrispondenza a livello di funzioni organiche ed emotive. enterico, infatti, comunica alla parte del cervello detta viscerale-emotiva il funzionamento degli organi, ma anche l'emozione che viene, appunto, elaborata nel cervello. Non ci sarà certo bisogno di spiegare questo concetto, in quanto è esperienza comune localizzare emozioni come la rabbia o l'amore nell'addome o nel cuore.
L'esperienza spirituale, dunque, non è esclusivamente trascendentale, non è un qualcosa a cui credere per cieca fede, ma si concretizza in un'esperienza empirica, percepibile dentro di noi.
>> http://www.amadeux.net/sublimen/dossier/chakras_onde_e_risonanza.html
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