[AmadeuX BiblioForum]
Clicca qui per andare al sito di Audioterapia, Musica ed elementi subliminali benefici
04/10/2025 - 16:41:15
    [AmadeuX BiblioForum]                                     Ip: 216.73.216.31 - Sid: 38163858 - Visite oggi: 32083 - Visite totali: 66.561.093

Home | Forum | Calendario | Registrati | Nuovi | Recenti | Segnalibro | Sondaggi | Utenti | Downloads | Ricerche | Aiuto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Forums e Archivi PUBBLICI
 SUBLIMEN BiblioForum
 Connessioni cerebrali meno coordinate col tempo
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione n. 19405 Discussione Successiva  

admin
Webmaster

8hertz

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli


24861 Messaggi

Inserito il - 29/11/2016 : 10:28:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Connessioni cerebrali meno coordinate col passare degli anni

25 novembre 2016

In gioventù, le reti di connessioni cerebrali che si attivano durante un compito di memoria sono poche e ampie, ma con l'avanzare dell'età diventano sempre più numerose e di limitate dimensioni. E' questo il risultato di una nuova analisi di scansioni di risonanza magnetica funzionale su un campione di soggetti di ogni età che viene interpretato come un segno della perdita di coesione dell'attività cerebrale, anche in assenza di un deficit di memoria (red)

da lescienze.it

L'avanzare dell'età lascia un segno evidente nelle scansioni di imaging cerebrale: secondo uno studio pubblicato sulla rivista “PLOS Computational Biology” da Elisabeth Davison della Princeton University, nel New Jersey, e colleghi di altri istituti statunitensi, le aree del cervello che sincronizzano la loro attività durante compiti di memoria diventano sempre più piccole e più numerose.

Una delle tecniche di imaging più utilizzate nel campo delle neuroscienze è la risonanza magnetica funzionale, che consente di ottenere una mappa delle aree del cervello attivate mentre il soggetto è impegnato in uno specifico compito. Gli studi sull'attività cerebrale utilizzano tipicamente un gran numero di misurazioni su un campione di persone, di cui poi vengono calcolati i valori medi. Davison e colleghi hanno introdotto un innovativo metodo per caratterizzare e confrontare tra loro le dinamiche cerebrali di singoli individui.

Gli autori hanno considerato un campione di 77 soggetti tra 18 e 75 anni, e su ciascuno hanno effettuato scansioni di risonanza magnetica funzionale durante test di memoria e di attenzione, oppure a riposo. Hanno poi ricostruito le mappe delle diverse reti di regioni cerebrali coinvolte, le connessioni tra di esse, e la loro evoluzione, mutuando le tecniche matematiche utilizzate nell'analisi degli ipergrafi, un campo della teoria dei grafi in cui si studiano da un punto di vista teorico le possibili connessioni tra oggetti.

I risultati mostrano che in una singola persona il numero di reti di connessioni che si attivano in modo sincrono è costante, entro certi limiti, indipendentemente dal fatto che sia impegnata in un compito di memoria o di attenzione, oppure sia inattiva. Se si confrontano diverse persone, invece, il numero di reti neurali coinvolte varia enormemente.

In particolar modo, durante i compiti di memoria la variabilità tra individui è strettamente correlata all'età. I partecipanti più giovani hanno poche grandi reti sincrone, che collegano quasi l'intero cervello in un'attività coordinata, mentre altri partecipanti mostrano progressivamente schemi di connessioni più piccoli e più numerose. Questo risultato viene interpretato come una perdita di coesione dell'attività cerebrale, anche in assenza di un deficit di memoria.

“Questo metodo caratterizza in modo molto elegante le importanti differenze cerebrali tra diversi individui che sono spesso complesse e difficili da descrivere”, ha spiegato Davison. “Ma il risultato forse più importante è che abbiamo messo a punto strumenti potenzialmente molto efficaci per cercare di comprendere in che modo differenti caratteristiche cerebrali siano correlate al comportamento, alla salute e alle malattie”.

http://dx.doi.org/10.1371/journal.pcbi.1005178


  Discussione Precedente Discussione n. 19405 Discussione Successiva  
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:



Macrolibrarsi


English French German Italian Spanish


[AmadeuX BiblioForum] © 2001-2025 AmadeuX MultiMedia network. All Rights Reserved. Torna all'inizio della Pagina