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 Reazione a nicotina non dipende da quantita'
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Inserito il - 16/09/2016 : 10:18:45  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La reazione alla nicotina non dipende dalla sua quantità reale

14 settembre 2016

Nei fumatori dipendenti dalla nicotina, il desiderio di fumare viene soddisfatto solo se il soggetto è convinto che la sigaretta contenga la sostanza: lo rivela un nuovo studio sperimentale che ha utilizzato la tecnica di risonanza magnetica funzionale per verificare l'attività del lobo dell'insula, una regione cerebrale coinvolta nei meccanismi di dipendenza (red)

da lescienze.it

La risposta del cervello alla nicotina non dipende da quanta ce n'è realmente in una sigaretta, ma da quanta si è convinti che ci sia. È quanto risulta da una nuova ricerca dell'Università del Texas pubblicata sulla rivista “Frontiers in Psychiatry”.

In altre parole, il craving, cioè il desiderio compulsivo di assumere una sostanza, un cibo o di mettere in atto un comportamento gratificante, sarebbe soddisfatto solo se chi ne è dipendente è convinto che sta per assumere la sostanza o mettere in atto il comportamento.

Gli autori hanno utilizzato la tecnica di risonanza magnetica funzionale, che consente di evidenziare attività di specifiche popolazioni cerebrali durante un'attività svolta da un soggetto. In questo caso, l'attenzione era focalizzata sull'attività neurale del lobo dell'insula, che svolge un ruolo in diverse funzioni, come la percezione del corpo e l'autoconsapevolezza, oltre a essere associato a craving e dipendenza.

Alla sperimentazione hanno partecipato 24 fumatori dipendenti dalla nicotina. Nel corso di quattro visite, ai partecipanti è stata somministrata due volte una sigaretta e due volte un placebo. In ogni occasione, a ciascuno di loro venivano fornite informazioni, vere o false, sul contenuto di nicotina delle sigarette che avrebbe fumato. In seguito, i soggetti dovevano classificare il proprio livello di craving prima e dopo la sigaretta.

L'analisi delle scansioni di risonanza magnetica funzionale ha mostrato una significativa attività neurale in correlazione sia al craving sia all'apprendimento quando i soggetti fumavano una sigaretta e credevano che le notizie circa il suo contenuto fossero vere. Al contrario, fumare nicotina ma credendo che si trattasse di un placebo, non produceva gli stessi segnali neurali.

I risultati di questo studio sono in accordo con precedenti studi che hanno provato che le convinzioni del soggetto possono alterare l'effetto della sostanza sul craving. Complessivamente, queste nuove scoperte aprono la strada all'individuazione di nuove strategie terapeutiche contro le dipendenze.

http://dx.doi.org/10.3389/fpsyt.2016.00126


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