[AmadeuX BiblioForum]
Clicca qui per andare al sito di Audioterapia, Musica ed elementi subliminali benefici
14/07/2025 - 09:08:29
    [AmadeuX BiblioForum]                                     Ip: 216.73.216.84 - Sid: 549503579 - Visite oggi: 17976 - Visite totali: 81.803.387

Home | Forum | Calendario | Registrati | Nuovi | Recenti | Segnalibro | Sondaggi | Utenti | Downloads | Ricerche | Aiuto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Forums e Archivi PUBBLICI
 ALTREVISTE BiblioForum
 Mi manca Wojtyla un grande uomo meraviglioso
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione n. 16914 Discussione Successiva  

admin
Webmaster

8hertz

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli


24793 Messaggi

Inserito il - 08/10/2014 : 11:20:50  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Dalai Lama: Mi manca Wojtyla un grande uomo meraviglioso

(Il leader spirituale incontra la stampa e si dice "dispiaciuto" del
mancato incontro con Ratzinger.
"La natura della mia venuta non è politica, non voglio creare
problemi, sono solo un visitatore straniero)

da "www.repubblica.it" del 6 dicembre 2007 a firma di Gianna Fregonara


" La Cina mi ha accusato di separatismo e ha rafforzato la
repressione. E' un genocidio culturale. Hanno detto che il capo del
Tibet non esiste più. Ma il terrore non è un bene neanche per loro"

MILANO - Peccato per il mancato incontro con papa Ratzinger, "avrei
desiderato vederlo, per un saluto, per rispetto, per un impegno
morale". Ma allo stesso tempo, "mi mancano Giovanni Paolo II e la sua
determinazione nel promuovere i valori umani e il discorso
interreligioso, come nel meeting di Assisi. Oh, Giovanni...". Il suo
cuore batte ancora per Wojtyla e il Dalai Lama non ha alcuna
difficoltà ad ammetterlo con i giornalisti che ha incontrato questa
mattina a Milano nel corso della sua visita in Italia. Wojtyla "un
grande, non solo ufficialmente, ma personalmente, un uomo davvero
meraviglioso - così lo ricorda - per cui ho sentito una sensazione
piacevole sin dal primo incontro". Di Ratzinger apprezza che sia "un
grande esperto", "mi ha detto che fede e ragione devono camminare
insieme".

E' da vero uomo di pace che il Dalai Lama si presenta ai cronisti che
lo aspettano all'Hotel Principe di Savoia. Cerca di stemperare le
polemiche dopo l'imbarazzo col quale alcune istituzioni italiane hanno
accolto il suo arrivo. "La natura della mia visita non è politica, non
voglio creare problemi allo Stato e alle autorità dei Paesi che
visito. Per me - dice - non c'è problema, sono solo un visitatore
straniero". Accompagnato dai suoi monaci, lascia intendere di
conoscere i motivi che inducono i politici alla cautela: "Vorrei
andare in Tibet e anche in Cina per una visita breve, ma la propaganda
cinese mi demonizza, per loro sono un nemico del popolo e così quelli
che mi incontrano, da Bush alla Merkel, diventano anche loro mezzi
demoni".

Gli dispiace, si diceva, di non poter avere un colloquio con
Ratzinger, "in passato ho avuto l'opportunità di incontrarlo, questa
volta invece no, evidentemente avrà le sue difficoltà, avrà poco tempo
o altri impegni". E se ne rammarica, convinto dell'importanza della
conoscenza reciproca, perché "nonostante le differenze filosofiche,
tutte le religioni danno lo stesso messaggio di amore, compassione,
tolleranza, perdono e disciplina morale". Per la stessa ragione non
vede di buon occhio le conversioni: "E' più salutare rimanere con la
propria fede di cuore, quella di nascita, altrimenti si rischia di far
confusione".

Fermo restando che "la religione del cuore è quella cui si appartiene"
nulla vieta, comunque, "di imparare anche dalle altre", come faranno
le ottomila persone che, al Palasharp di Milano, parteciperanno alla
tre giorni sul tema della pace interiore. Condizione, quest'ultima,
necessaria - secondo il premio Nobel - per raggiungere la pace nel
mondo: "Tanta guerra è frutto dell'azione dell'uomo, dell'intenzione
umana: soldi e tecnologia non possono risolvere i nostri problemi,
credo che si debba invece migliorare l'uomo dal profondo". In questo
senso, "tutte le grandi religioni, anche se diverse, hanno un'enorme
potenzialità di realizzare la pace interiore".

Ma oltre alla pace interiore c'è anche un altro valore in cui il
leader spirituale crede, quello della democrazia, rivendicato dal
movimento dei monaci buddisti della Birmania. Lui, di fronte alla
repressione militare, ha provato "grande dispiacere" perché "lo scopo
della loro manifestazione era la democrazia, valore universale ed
estremamente nobile". Allo stesso modo il suo Tibet si batte da anni
per ottenere l'autonomia dalla Cina, già concessa - come prevede la
Costituzione cinese - ad alcune altre etnie.

Nonostante questo, "nel 2002, quando si ripresero i contatti con la
Cina , dissi che non chiedevamo l'indipendenza ed ero fiducioso, ma
sono stato accusato di separatismo e si è rafforzata la repressione
finché, nel giugno del 2007, nel nostro ultimo incontro, mi hanno
detto che il capo del Tibet non esiste più".

Quello che sta avvenendo nel suo Paese, denuncia Tenzin Gyatso, è "un
genocidio culturale" ma "repressione e terrore non sono un bene
neanche per la Cina ". Al Paese che dal 1951 occupa il Tibet, il
leader spirituale ricorda che "se l'istituzione del Dalai Lama per
successione continuerà o meno, dipenderà dal popolo tibetano: sarà lui
a decidere". Per quanto lo riguarda, non esclude - come aveva già
detto - né che il suo successore possa essere una donna né che possa
essere scelto mentre lui è ancora in vita.

Da una parte, infatti, "se una donna sarà la più adatta per portare
beneficio tramite l'insegnamento, allora sarà possibile che il
prossimo Dalai Lama si incarni in una donna". Dall'altra invece "nella
tradizione tibetana esistono già esempi di reincarnazioni in vita", e
visto che lo scopo delle reincarnazioni è ultimare il lavoro
incompiuto nella vita precedente, se la situazione del Tibet rimarrà
tale e quale Tenzin Gyatso non esclude di rinascere nell'esilio cui è
costretto da quasi cinquant'anni.


  Discussione Precedente Discussione n. 16914 Discussione Successiva  
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:



Macrolibrarsi


English French German Italian Spanish


[AmadeuX BiblioForum] © 2001-2025 AmadeuX MultiMedia network. All Rights Reserved. Torna all'inizio della Pagina