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Inserito il - 19/06/2014 : 10:52:48
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Tante piccole, grandi storie, dedicate a te!...
autori vari
Un bambino tutti i giorni si recava in spiaggia e scriveva sulla spiaggia: “Mamma ti amo!”; poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo. Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portargliela via. Fra sé e sé pensava: “Questi bambini, sono così stupidi ed effimeri.” Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni, e gli chiese: “Ma che senso ha che tu scriva “Mamma ti amo!” sulla sabbia che poi il mare te la porta via. Diglielo tu che le vuoi bene.” Il bambino si alzò, e, guardando l’ennesima scritta cancellata dall’acqua salata, disse al vecchio: “Io non ce l’ho la mamma! Me l’ha portata via Dio, come fa il mare con le mie scritte. Eppure, torno qui ogni giorni a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l’amore di un figlio per la propria madre.” Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: “Nora. Ti amo!”; era il nome della moglie appena morta. Poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire. (Alessandro Bon)
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Un uomo parlava con il Signore riguardo a paradiso e inferno. Il Signore disse all’uomo:“Vieni, ti mostrerò l’inferno”… Entrarono in una stanza in cui un gruppo di persone sedeva attorno ad una grande pentola di stufato. Tutti erano denutriti, disperati e affamati. Ognuno teneva in mano un cucchiaio che raggiungeva la pentola, ma il cucchiaio aveva un manico tanto più lungo delle loro braccia che non poteva essere usato per portare alla bocca lo stufato. La sofferenza era terribile. “Vieni, adesso ti faccio vedere il paradiso”, disse il Signore dopo un po’. Entrarono in un’altra stanza, identica alla prima, tutto era uguale: la stessa pentola di stufato e gli stessi cucchiai a manico lungo. Ma lì tutti erano felici e ben nutriti. “Non capisco”, disse l’uomo. “Perché sono felici qui se nell’altra stanza erano disperati e tutto era uguale?” Il Signore sorrise. “Ah, è semplice”, disse…. “Qui hanno imparato a darsi da mangiare l’un l’altro -
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“Una volta, un uomo chiese a Dio: un fiore e una farfalla.... Ma, Dio gli diede un cactus e una larva. L’uomo era triste poiché non capiva cosa aveva sbagliato nella richiesta. Allora pensò: con tanta gente che aspetta…. e decise di non domandare niente. Passato qualche tempo, l’uomo verificò la richiesta che era stata dimenticata. Con sua sorpresa, dallo spinoso e brutto cactus, era nato il più bel fiore. E la orribile larva si era trasformata in una bellissima farfalla. Dio agisce sempre giustamente. Il suo cammino è migliore, anche se ai tuoi occhi appare tutto sbagliato. Se hai chiesto a Dio una cosa e ne hai ricevuto un’altra, abbi fiducia. Abbi la certezza che Egli dà sempre quello di cui hai bisogno, al momento giusto. Non sempre quello che desideri è quello che necessiti. Siccome Egli non sbaglia mai la consegna delle tue richieste, vai avanti senza mormorare o dubitare. La spina di oggi sarà il fiore di domani!”
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Un vecchio saggio indiano dava questo consiglio agli irruenti giovani della sua tribù: “Quando sei veramente adirato con qualcuno che ti ha mortalmente offeso e decidi di ucciderlo per lavare l’onta, prima di partire, siediti, carica ben bene di tabacco una pipa e fumala. Finita la prima pipa, ti accorgerai che la morte, tutto sommato, è una punizione troppo grave per la colpa commessa. Ti verrà in mente, allora, di andare a infliggergli una solenne bastonatura. Prima di impugnare un grosso randello, siediti, carica una seconda pipa e fumala fino in fondo. Alla fine penserai che degli insulti forti e coloriti potrebbero benissimo sostituire le bastonate. Bene! Quando stai per andare a insultare chi ti ha offeso, siediti, carica la terza pipa, fumala, e quando avrai finito, avrai solo voglia di riconciliarti con quella persona”
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La storia di Frederick Andrews.. Avevo tredici anni quando il dottore T.W. Maree, oggi scomparso, disse a mia madre: "Non c'è alcuna speranza, signora Andrews. Ho perso il mio bambino allo stesso modo, dopo aver fatto per lui tutto quanto era umanamente possibile fare. Ho studiato attentamente questi casi, e so che il suo ragazzo non ha alcuna possibilità di guarire". Lei si voltò verso di lui e disse:"Lotterei, lotterei finchè c'è un alito di vita per cui combattere". Quello fu l'inizio di una lunga e interminabile battaglia, piena di alti e bassi, in cui i medici concordavano tutti sul fatto che non c'era speranza di una cura, anche se facevano del loro meglio per darci il loro sostegno e tenerci su di morale. Ma alla fine, arrivò la vittoria, ed io, che ero un piccolo bambino storto, ricurvo e deforme, che camminava a quattro zampe, sono diventato un uomo forte, eretto e ben formato. Ora, so che voi volete la formula, e ve la darò nel modo più conciso e veloce possibile. Mi sono creato un'affermazione, prendendo la qualità di cui avevo più bisogno, e l'ho ripetuta molte e molte volte: "Io sono integro, perfetto, forte, potente, amorevole, armonioso, felice". Conservai questa affermazione nella mia mente, sempre la stessa, senza cambiare una virgola, tanto da arrivare a svegliarmi la notte, sentendomi ripetere: "Io sono integro, perfetto, forte, potente, amorevole, armonioso, felice". Era l'ultima frase che pronunciavo la sera, e la prima che dicevo al mattino. Non solo la enunciavo per me, ma anche per altre persone che sapevo ne avevano bisogno. Vorrei sottolineare questo punto: qualunque cosa desideriate per voi stessi, affermatela anche per gli altri, e questo aiuterà entrambi. Chi semina raccoglie. Se si trasmettono pensieri di amore e di salute, ci tornano indietro come il pane gettato sulle acque; ma, se mandiamo pensieri di paura, preoccupazione, gelosia, rabbia, odio ecc., ne raccogliamo i risultati nella nostra vita. (...) Quando un pensiero di rabbia, gelosia, paura o preoccupazione si affaccia nella vostra mente, cominciate a ripetervi la vostra affermazione. L'oscurità si combatte con la luce, il freddo con il calore, il male si supera con il bene. Per quanto mi riguarda, il diniego non mi è mai servito a nulla. Affermate il bene, e il male svanirà. (Tratto da "La Chiave Suprema" di Charles Haanel)
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