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Inserito il - 30/10/2012 : 11:05:02
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ll Tibet devastato dopo l'occupazione
da Kontrokultura
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Prima dell'occupazione cinese, il Tibet era .. un territorio equilibrato e stabile perché la conservazione dell'ambiente era parte essenziale della vita quotidiana dei suoi abitanti, [che] vivevano in armonia con la natura grazie alla loro fede nella religione buddista che asserisce l'interdipendenza di tutti gli elementi esistenti sulla terra, siano essi viventi o non viventi. .. Dopo l'occupazione del Tibet, [questa] attitudine [è stata] brutalmente soppiantata dalla visione consumistica e materialista dell'ideologia comunista cinese .. che causarono la deforestazione, il depauperamento dei pascoli, lo sfruttamento incontrollato delle risorse minerarie, l'estinzione della fauna selvatica, l'inquinamento da scorie nucleari, l'erosione del suolo e le frane.
.. Dal 1949, più di 1.200.000 Tibetani, circa un sesto del totale della popolazione, sono morti in Tibet come conseguenza della persecuzione politica, degli arresti, delle torture e della carestia. Oltre 6000 monasteri sono stati distrutti. .. Il 14° Dalai Lama .. nel 1959 è stato costretto a lasciare il paese e a cercare rifugio in India. Con lui, sono fuggiti dal Tibet 85.000 Tibetani che hanno trovato rifugio in India, Nepal e Buthan. ..
PRIMA DELL'OCCUPAZIONE CINESE
Il Tibet possedeva .. parchi naturali e riserve, a salvaguardia della flora e della fauna, non erano necessari in quanto il Buddismo insegnava alla gente l'interdipendenza di tutti gli elementi, viventi e non viventi, [e] proibiva l'uccisione degli animali e insegnava la compassione per gli esseri viventi e l'ambiente. E, soprattutto, il governo tibetano proibiva la caccia.
Flora: In Tibet crescevano più di 100.000 specie di piante ad alto fusto, alcune delle quali rare ed endemiche. Vi erano più di 2.000 varietà di piante medicinali usate, non solo in Tibet ma anche in India e in Cina, per preparare i medicamenti secondo i sistemi tradizionali. Molto diffuse erano lo zafferano, il rabarbaro di montagna, l'elleboro, la serratula alpina himalayana e il rododendro di cui esistevano, sull'altopiano tibetano, ben 400 specie diverse, quasi il 50% delle varietà esistenti sulla terra.
Uccelli: In Tibet esistono 532 specie di uccelli raggruppate in 57 famiglie. Vi sono cicogne, cigni selvatici, il martin pescatore, oche, anatre, rapaci, fringuelli, l'uccello pigliamosche della giungla, tordi, pappagalli, cutrettole, vari tipi di uccelli canori, avvoltoi, e una particolare, bellissima specie di picchio. L'uccello più raro e famoso è la gru dal collo nero, chiamata dai Tibetani "trung trung kaynak".
Animali selvatici: Le montagne e le foreste del Tibet davano un tempo rifugio ad un grande numero di animali selvatici rari e in via di estinzione quali il leopardo delle nevi, il leopardo maculato, la lince, l'orso nero himalayano, il burdocade tibetano (un ruminante tipico del Paese delle Nevi), lo yak selvatico, il cervo muschiato, la gazzella tibetana, l'antilope tibetana, la lepre dell'Himalaya, il panda gigante, il panda rosso e molti altri.
Foreste: .. ricoprivano un'area di oltre 25 milioni di ettari. .. Conifere tropicali e subtropicali, per la maggior parte costituite da abeti rossi sempreverdi, pini, larici, cipressi, betulle e querce .., con piante di più di duecento anni. La densità media della vegetazione era di 272 metri cubi per ettaro ma nella regione dello U-Tsang poteva raggiungere anche i 2.300 metri cubi per ettaro, la più alta densità del mondo per una vegetazione di conifere.
Minerali: [vi erano ingenti] risorse minerali mai sfruttate: 126 tipi di minerali tra i quali oro, litio, .. cromite, rame, borace, .. ferro [e] i maggiori giacimenti d'uranio del mondo. I giacimenti di petrolio della regione dell'Amdo consentono l'estrazione annuale di più di un milione di tonnellate di greggio. Fiumi: In Tibet nascono alcuni dei più grandi fiumi dell'Asia. Tra i tanti, ricordiamo il Brahmaputra, l'Indo, il Mekong, lo Yangtse e il Fiume Giallo, [che] bagnano l'India, la Cina, il Pakistan, il Nepal, il Buthan, il Bangladesh, la Birmania, la Tailandia, il Laos e la Cambogia, assicurando .. la vita al 47% della popolazione mondiale e all'85% dell'intera popolazione asiatica. [Pertanto] preservare l'Altopiano Tibetano dalla devastazione ecologica è essenziale non solo per la sopravvivenza dei tibetani ma anche per la salvezza di una metà dell'intera umanità. ..
DOPO L'OCCUPAZIONE CINESE
.. Violando .. le normative internazionali, la Cina ha invaso e occupato il Tibet. .. Il 10 marzo 1959, .. l'insurrezione nazionale tibetana [è stata] brutalmente soffocata dall'intervento dell'Esercito di Liberazione Cinese che [ammazzò] oltre 87.000 tibetani nel solo Tibet centrale.
Decimazione della fauna selvatica: Prima dell'invasione .. in Tibet era rigorosamente vietata la caccia agli animali selvatici. [Dopo,] i Cinesi .. hanno .. incoraggiato lo sterminio degli animali rari o in via di estinzione. Il leopardo delle nevi .. è cacciato per la sua pelliccia, venduta a prezzi elevatissimi sul mercato internazionale. I permessi per cacciare l'antilope tibetana oppure l'argali, un raro tipo di pecora selvatica, costano rispettivamente 35.000 e 23.000 dollari americani. La carne delle antilopi, delle gazzelle e degli yak selvatici è venduta nei mercati cinesi e anche europei.
Deforestazione: .. più di 70.000 cinesi sono addetti al taglio indiscriminato delle piante secolari che costituiscono le ricche foreste delle regioni orientali e meridionali del territorio tibetano. [Idem] in altre aree del Tibet, quali Markham, Gyarong, Nyarong e alcune zone del Kham e del Kongpo. La superficie boschiva del Tibet che, nel 1959, si estendeva su 25.2 milioni di ettari, nel 1985 si era ridotta a soli 13.57 milioni di ettari, pari alla distruzione del 46% delle foreste. [Oggi] l'80% delle foreste [sono] state abbattute. Radio Lhasa ha dato notizia che solo tra il 1959 e il 1985 la vendita del legname ha fruttato alla Cina più di 54 miliardi di dollari - [ma] per incuria e cattiva organizzazione, molti carichi veng[o]no abbandonati lungo la strada, dimenticati nei capannoni oppure marcisc[o]no nell'acqua, lungo le rive dei fiumi.
Erosione del suolo e inondazioni: la massiccia deforestazione, il proliferare delle miniere e una politica agricola basata sullo sfruttamento intensivo dei campi contribuiscono ad aumentare l'erosione del suolo. Il fango che si riversa nei fiumi che scendono dall'altopiano tibetano (l'Indo, il Brahmaputra, il Sutley, il Mekonk, il Fiume Giallo e lo Yangtse) scende nei paesi a valle innalzando il letto dei fiumi e causando devastanti inondazioni che, a loro volta, provocano estese slavine. Di conseguenza, si riduce l'estensione delle terre coltivabili. .. Le frequenti inondazioni che si verificano nel Bangladesh sono in diretta relazione con la deforestazione attuata in Tibet.
Effetti climatici a livello globale: .. gli scienziati hanno evidenziato una correlazione tra la vegetazione spontanea del Tibet e la regolarità dei monsoni. Le piogge monsoniche, indispensabili per la sopravvivenza delle regioni dell'Asia meridionale, costituiscono il 70% delle piogge che ogni anno cadono in l'India. Tuttavia, un monsone troppo violento è causa di immani calamità naturali. .. L'ambiente dell'Altopiano esercita una diretta influenza sui .. venti d'alta quota che soffiano sul Tibet, che, a loro volta, sono la causa dei tifoni che si scatenano sull'oceano pacifico e del fenomeno conosciuto come "El Nino", una corrente calda che rimescola le acque dell'oceano ed ha causato la distruzione della catena alimentare marina danneggiando l'economia delle zone costiere della California, del Peru e dell'Ecuador. Contemporaneamente, paesi quali la Nuova Zelanda, l'Indonesia, l'Australia, l'India e il Sud Africa hanno attraversato un periodo di terribile siccità.
Cattiva amministrazione agricola: nel corso degli anni '60, il governo cinese ha introdotto, .. in campo agricolo, alcune riforme che hanno portato il paese alla carestia. La sovrapproduzione e lo sfruttamento agricolo intensivo hanno inoltre causato la scomparsa di molte erbe medicinali e di piante commestibili e hanno distrutto gli esemplari che costituivano la riserva di cibo invernale per gli animali selvatici. .. Il suolo [è stato] eroso sia dal vento sia dall'acqua dando avvio ad un processo di desertificazione [su] circa 120.000 chilometri quadrati di territorio. Le autorità cinesi obbligano gli agricoltori tibetani a comperare e usare fertilizzanti chimici e insetticidi .. estremamente pericolosi sia per il raccolto che per l'ambiente.
.. La tradizionale e ricca cultura tibetana sta rapidamente scomparendo. In Tibet, sotto il regime totalitario cinese, i "progetti di sviluppo" .. favoriscono solo gli immigrati cinesi e incoraggiano il loro insediamento nel paese relegando i tibetani a una posizione di cittadini di seconda classe nella loro stessa patria. .. Il più assurdo e catastrofico .. dei cosiddetti "progetti di sviluppo" [è la] costruzione della centrale idroelettrica di Yamdrok Tso (il lago Yamdrok), a circa un centinaio di chilometri da Lhasa. A causa di questo progetto, il lago, che i Tibetani considerano sacro, è destinato a scomparire. Nel 1993, tutte le sorgenti d'acqua potabile della zona si sono prosciugate e i contadini Tibetani sono stati costretti a bere l'acqua del lago. Ciò ha causato gravi problemi alla loro salute quali diarrea, perdita di capelli e malattie della pelle. A causa del progetto, i Tibetani della zona hanno inoltre perduto, in modo irreversibile, il 16% della terra coltivabile.
.. Negli anni '60 il governo cinese ha enormemente intensificato l'estrazione di borace, cromo, sale, rame, carbone e uranio per garantire le materie prime necessarie allo sviluppo industriale. Ai nostri giorni, nei distretti di U-Tsang e di Amdo, esistono numerose miniere sia pubbliche sia private, [il che] riduce ulteriormente la vegetazione e fa aumentare il pericolo di frane, l'erosione del suolo, l'inquinamento dei torrenti e dei fiumi oltre a danneggiare l'habitat degli animali selvatici. La metà delle riserve di uranio della terra si trova nelle montagne attorno a Lhasa [e] il 40% delle riserve di ferro della Cina oltre a cospicui giacimenti di carbone, oro, rame, piombo, borace e petrolio. .. Gli introiti derivanti da questo sfruttamento sono stimati nell'ordine di 78.27 miliardi di dollari.
.. L'esistenza di scorie nucleari in Tibet è stata denunciata dal Dalai Lama nel 1992. .. Pechino negò, [ma], più recentemente, la Cina ne ha ammesso l'esistenza. .. Vicino alle rive del lago Kokonor, il più grande lago dell'altopiano tibetano, vi è "una discarica di venti metri quadrati utilizzata per il deposito di materiale radioattivo". Nella stessa zona vi è quella che i cinesi chiamano "Nona Accademia" oppure "Fabbrica 211": si tratta, in realtà, di un vero e proprio centro nucleare circondato dal più assoluto segreto. .. La prima testata nucleare fu portata in Tibet nel 1971 e posizionata a Tsaidam, nell'Amdo del nord. [E ci sono] missili nucleari a Nagchuka, situata a 150 miglia da Lhasa. ..
Nella regione dell'Amdo e, più esattamente nel bacino di Tsaidam, geograficamente isolato e a grande altezza, vi sono tre località adibite a deposito di missili nucleari. A Drotsang, 63 chilometri a est di Siling, è sorto un nuovo centro di produzione di missili conosciuto con il numero di codice 430. I missili vengono testati nel lago Kokonor. A Nagchuka sono stati posizionati 20 missili balistici a raggio intermedio e 70 a raggio medio. Anche nella città di Payi, nella Regione Autonoma Tibetana, vi è un grande deposito sotterraneo di missili (numero di codice 809). [Insomma:] il Tibet è ora altamente militarizzato: ospita infatti 300.000 soldati cinesi e un quarto della forza missilistica del paese. ..
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