admin
Webmaster
    

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24805 Messaggi |
Inserito il - 02/07/2012 : 11:02:40
|
L'albero dei desideri di Yoganandaji
Tratto dalla rivista "Verità Spirituali" -Anno -n° 4
"L' ALBERO DEI DESIDERI"
di Yoganandaji
Ci fu una volta un eremita indiano di nome Hari, il quale quasi consumò le piante dei suoi piedi a suon di viaggiare attraverso le alture rocciose del Himalaya alla ricerca di un determinato albero dei desideri!
Le leggende indiane descrivono tali alberi miracolosi dotati di vitalità perpetua e particolarmente permeati da un potere magico che può esaudire qualsiasi desiderio della persona seduta sotto tale albero. Si dice che questi alberi deliziosi e desiderabili siano stati cresciuti da folletti fatati e divini per il beneficio di asceti meritevoli che li cerchino.
Ora l'eremita Hari era un uomo spirituale, devoto e saldo nelle sue determinazioni. A lungo aveva cercato Dio, ma solo raramente aveva percepito delle visioni fugaci dell'Infinito durante le sue meditazioni. Dopo Dio l'oggetto più agognato da Hari era l' albero dei desideri. Benché avesse imparato a considerare l'unione con Dio il desiderio più grande, questa eremita non si era ancora liberato dai desideri minori e aveva molte lezioni da imparare !
Sebbene Hari non potesse comunicare a volontà con l'Infinito, aveva ciononostante sviluppato grandi poteri occulti grazie alle sue austerità, all'autodisciplina e ad esperienze occasionali di comunione spirituale. Si sentiva sicuro del fatto che fosse finalmente giunto il momento in cui la sua determinata ricerca e le sue pratiche yogiche sarebbero culminate nell'accumulo di tanto buon karma con il potere magnetico accumulato, più il potere divino latente che ora si manifestava in lui, e che il tutto si sarebbe unito per ricompensarlo con il possesso di un albero dei desideri.
E questa gemma di desiderio si trasformò all'istante in un fiore di realizzazione quando - mentre viaggiava attraverso una valle dalle pareti innevate dell'impervio Himalaya - s'imbatte in un grande albero coperto di foglie. Pochissime persone avevano mai profanato questa terra magica e verginale con le loro impronte.
L'intuizione risvegliata di Hari gli fece riconoscere che l'albero imponente era magico.
All'istante si avvicinò all'albero e stette sotto di esso - come le regole leggendarie istruiscono il ricercatore di fare - e si preparò a verificare i poteri occulti di questa creazione dalle strane doti.
Hari chiuse gli occhi e pensò: "Se questo è un albero dei desideri, desidero l'istantanea materializzazione di un grosso castello!"
Non appena ebbe pensato così, ecco che un grande castello apparve vicino all'albero, circondato da terreni completi di paesaggi con alberi e giardini. Sembrava così naturale che si avrebbe potuto pensare che fosse sempre state là.
Incoraggiato da questa prima prova riuscita, Hari espresse un altro desiderio: "Mi piacerebbe essere servito da fanciulle dagli occhi chiari - e queste belle cortigiane dovrebbe portarmi cibi rari su dei piatti dorati e con del nettare versato in calici dorati."
Proprio quando fece il suo prossimo respiro, un banchetto fu steso davanti a lui, e gli utensili dorati luccicarono al sole; ma non erano più splendenti degli occhi luccicanti delle fanciulle graziose che lo servirono sorridenti.
Deliziato dalla realizzazione istantanea di questi due desideri molto terreni Hari allora desiderò un potente esercito per proteggerlo e per sorvegliare i suoi nuovi tesori. Ecco ! un potente esercito venne stazionato vicino al castello, e guardie armate si posizionarono accanto a tutte le porte.
Dopo aver banchettato Hari sali sugli scalini di marmo e ispezionò una parte della sua nuova dimora; poi, già annoiato dalla vista di tutta l'opulenza che lo circondava, l'eremita di un tempo si ritirò in una stanza isolata al pianterreno del castello. Le finestre basse ed ampie guardavano sul giardino e sulla fitta foresta al di là. Ora, la stanza sontuosa che aveva scelto era così vasta che i suoi angoli lontani erano indistinti e bui. Nessuno era nelle vicinanze, e tutto era molto silenzioso - eccetto per dei lontani rumori che lo raggiunsero dal giardino e, forse, da alcune creature che stavano vagando in cerca di prede nella giungla selvaggia. Come Hari giacque con il viso rivolto verso la finestra che guardava sugli alberi dei desideri, egli si senti molto solo, e un lieve timore silenzioso gli si insinuò nella mente. Quando il rumore diventò più forte, automaticamente fece un altro potente pensiero:
"Anche se un esercito è qui per la mia protezione, nemmeno un soldato è al momento di guardia davanti a quella finestra aperta - e non ci sono sbarre. La giungla è vicina e gli animali stanno cacciando. Se dalla finestra comparisse una tigre per prendermi, per me sarebbe la fine."
Proprio quando questo pensiero spaventoso lo colse, una tigre vorace con un salto entrò dalla finestra del castello e portò via l'eremita raggelato dal terrore. Era troppo tardi per lui per rendersi conto che l'albero dei desideri avrebbe esaudito sia i suoi pensieri buoni che quelli cattivi, senza tener conto che fossero attuati per motivi costruttivi o dannosi. Il compito di un albero dei desideri è di esaudire dei pensieri, e questo albero funzionava rimanendo fedele alla tradizione: materializzando fedelmente la forte visualizzazione negativa di Hari. Cosi quello fu l'ultimo pensiero dell'eremita !
II mio grande Guru, Sri Yukteswarji, usava spesso la storia precedente per illustrare come ogni uomo vive in questo mondo sotto il proprio albero magico dei desideri della forza di volontà che esaudisce ogni desiderio. Essendo la volontà dell'uomo un riflesso della Volontà Divina Onnipotente essa ha in sé i semi dell' onnipotenza. La maggior parte delle persone si rallegrano del successo improvviso in questa vita, senza fermarsi a pensare che il successo è arrivato come il risultato della volontà e degli sforzi continui in una sconosciuta vita passata.
E' anche vero che le persone che abusano continuamente della propria forza di volontà sono sorprese quando improvvisamente raccolgono le conseguenze cattive, dimenticando che anche queste sono state create dal loro stesso albero dei desideri ricevuto per concessione divina. Se non avete imparato a controllare i vostri piccoli e grandi desideri e i vostri pensieri siate grati che ogni pensiero incontrollato non si materializzi all'istante. Altrimenti quante volte le vostre passioni farebbero piombare delle disgrazie tigresche sugli altri e su voi stessi !
Cosi dovete aumentare la vostra saggezza, man mano che rafforzate la vostra volontà. Dovete essere abbastanza saggi da focalizzare la vostra mente sulle cose buone mentre vi trovate sotto l'albero onnipotente dei desideri della vostra volontà, e stare attenti che non vi concentriate su paure, insuccessi, malattie, ignoranza e mancanza di comunione con Dio. Queste infatti potrebbero apparire all'improvviso saltando fuori dall'etere invisibile e causarvi dei guai senza fine. Ricordate, siete nati sotto i rami di un albero dei desideri che può coprirvi di successo, di scopi elevati e méte di realizzazione - se i vostri pensieri e le vostre azioni li meritano. Per questo motivo non dovete covare dei pensieri negativi, dato che non vi porteranno nient'altro che danno. E visto che questo invisibile albero dei desideri e cresciuto dalla volontà divina in voi, usatelo tutto il tempo per raggiungere l' Autorealizzazione. In questo modo soddisferete per sempre la sete di tutti i vostri desideri.
°°°
AFFERMAZIONE
Padre Celeste, svilupperò il Tuo dono di buona memoria ricordando tutte le belle cose che sono accadute nella mia vita.
(Paramahansa Yogananda)
|
|