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Inserito il - 06/06/2012 : 12:20:11
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Urock: italo-americani al debutto grazie a Parsons
"Iniziai con i Beatles, ma la mia vita è cambiata sulla luna dei Pink Floyd"
Il produttore Alan Parsons firma il cd d'esordio di una band italiana, gli URock. E racconta: "Con gli mp3 si è persa l'esperienza dell'ascolto hi-fi"
di CARLO MORETTI
ROMA - Il miglior pregio di un produttore musicale? "Capire i bisogni di un artista e ottenere il meglio in studio senza mai diventare un dittatore". Parola di Alan Parsons, ingegnere del suono per i Beatles e i Pink Floyd, musicista e fra i massimi esperti nell'arte e nella scienza del suono. Ora, a sorpresa, l'ingegnere di Abbey Road dei Beatles e di The dark side of the moon dei Pink Floyd ha curato, insieme a Jack Endino, il missaggio di alcuni brani nell'album di debutto della band italo-californiana URock.
Come li ha scoperti? "Sono loro ad aver scoperto me: mi hanno contattato attraverso il mio sito, abbiamo fatto tutto il lavoro per via elettronica. Penso siano originali, mi piacciono le dinamiche delle loro canzoni. Spero di incontrarli quando verrò in Italia".
Le piace il suono che viaggia nella Rete in formato mp3? "È triste che così tanti ragazzi oggi conoscano solo il suono degli mp3 sugli iPod e lo considerino un buon suono, il che ovviamente non è. Hanno perso l'esperienza dell'ascolto hi-fi: del resto l'industria punta su suoni artificiali e compressi. Io preferisco suoni dinamici e musica di alta qualità".
Prevede uno scadimento anche nella capacità dell'ascolto? "È un pericolo concreto, ma vedo anche degli adeguamenti: i Mumford & Sons hanno fronteggiato il problema della resa via mp3 in fase di registrazione, raggiungendo buoni risultati".
Un altro aspetto del downloading è la perdita dell'abitudine all'ascolto di un intero album: fosse uscito oggi, The dark side of the moon sarebbe stato fatto a fette in ascolti polverizzati. "Le opere di musica classica verranno sempre ascoltate nella loro interezza. Per il momento, vista la grande disponibilità di musica in rete, gli ascoltatori del rock e del pop puntano invece solo sui live per avere un'esperienza completa della musica del loro artista o gruppo preferito. In futuro però credo si tornerà all'album".
Lei entrò a lavorare nello studio di Abbey Road a 19 anni: cosa ricorda di quel periodo? "Poter lavorare con i Beatles e con i tanti grandi artisti che entrarono in quel palazzo è stata un'incredibile opportunità. Ma la cosa che ha davvero cambiato tutto nella mia vita professionale è stato lavorare con i Pink Floyd: dal giorno in cui The dark side è uscito nei negozi il mio telefono non ha più smesso di squillare".
Ebbe anche una nomination ai Grammy, la prima di undici, fino ad ora. Le dispiace di non aver mai vinto? "Certo che mi dispiace, ma nessun altro produttore ha mai ricevuto tante nomination nella sua carriera. Dunque questo record speciale è tutto mio". (06 giugno 2012)
repubblica.it
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Urock: italo-americani al debutto grazie a Parsons
Da martedì 5 giugno è disponibile in tutti i negozi l'album di debutto degli Urock, una band italo-americana dalla storia a dir poco singolare, che ha dato una svolta alla propria carriera grazie al fortunato incontro con due dei produttori più stimati del panorama musicale. Si tratta di Alan Parsons, che si occupò di Beatles e Pink Floyd, e di Jack Endino, che ha lavorato sia con i Nirvana che con i Soundgarden, da poco protagonisti di una reunion con annesso un attesissimo concerto italiano.
Gli Urock sono nati dall'incontro di un cantante e di un chitarrista, entrambi italo-americani, che per diverse ragioni si trovarono a Roma nello stesso periodo. Si tratta di Cristian Murasecchi e di Umberto Sulpasso, che nel 1998 raggiunse la capitale per interpretare il ruolo del protagonista nel musical "Jesus Christ Superstar". Al duo si aggiunsero in seguito altri musicisti, tra cui Riccardo Macri, Giuseppe Mangiaracina e Cristian Buccioli. La band, con un tentativo a dir poco coraggioso, ha deciso in seguito di contattare direttamente Jack Endino, che ha evidentemente apprezzato i lavori musicali proposti dal gruppo, che nel frattempo riescono ad attirare anche l'attenzione di Alan Parsons, che nel novembre del 2011 annuncia la propria intenzione di iniziare a lavorare in studio con una nuova band di origini italiane.
L'album di esordio, già disponibile nei negozi di dischi e negli store digitali, si preannuncia ricco di citazioni legate al mondo della letteratura e della narrativa internazionale, con richiami a Sepulveda, Pessoa e Coelho. Il disco si intitola semplicemente "Urock", sfruttando il nome già scelto dalla band per autodefinirsi. L'incontro con Parsons sembra aver segnato la loro fortuna, che speriamo possa proseguire, generando stupore e curiosità negli ascoltatori e portando un'ondata di novità nella musica nazionale ed internazionale.
Marta Albè - wellme.it
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