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Inserito il - 23/04/2012 : 11:01:58
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Italiani tirate fuori i portafogli! A luglio nuova manovra da 10 miliardi
19 aprile 2012
Non si vive di solo spread...
Avete presente quei nodi che più ti dimeni e più si stringono? L'unica sarebbe tagliarli. Così sembra essere per le politiche di austerity: man mano che si procede la lungimiranza economica del governo Monti (in linea con i diktat della UE) si dimostra però meno "lungimirante".
Perché taglia la leva pubblica dell'economia, riduce sempre più il reddito dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli, i consumi si deprimono e i dati economici peggiorano.
Così le manovre economiche che dovevano aggiustare il rapporto deficit/Pil di quest'anno sono già insufficenti... L'Italia è in piena recessione, le stime del governo sulla diminuzione del Pil nel 2012 sono passate da -0,4% a -1,2% (e il Fondo Monetario Internazionale prevede addirittura -1,9%). Le "misure per la crescita" si sono rivelate una barzelletta... Così per rispettare i diktat della famosa letterina della BCE di questa estate, il governo avrà bisogno di tagliare altri dieci miliardi di euro a giugno... e non sa proprio dove pescarli, visto che ha gia raschiato il fondo del barile.
I tecnici spingono per anticipare a giugno l'aumento dell'IVA dal 21 al 23% (con inevitabile aumento dei prezzi). Questo dovrebbe portare nelle casse dello Stato poco più di sette miliardi di euro all'anno. Però visto che si comincia a giugno, per il 2012 saranno la metà. E allora c'è bisogno di (molto) altro. E qualcosa vedrete troveranno... nelle nostre tasche.
Intanto la disoccupazione e ai massimi del nuovo millennio (9,3%) e la pressione fiscale ha battuto il record, passando dal 42,5% del 2011 al 45,1% e l'anno prossimo aumenterà ancora!
La domanda è: visto che questa politica è fallimentare, non si può cambiare politica economica e rispolverare almeno il vecchio Keynes!? Investire invece di tagliare, tagliando piuttosto un po' dei profitti della grande finanza internazionale. È necessario ricontrattare il debito con le sanguisughe della finanza che si sono ingrassate in questi decenni e introdurre una leva fiscale europea per sostenere l'economia.
La Germania invece insiste per l'austerity per un potente rigurgito protezionista e perché deve garantire i crediti delle sue banche, ma questo sta affondando l'Europa intera, come il creditore che strozza definitivamente il suo debitore. E alla fine colpirà la Germania stessa che non avrà più mercati. Dopo la Grecia e il Portogallo, ora nell'occhio del ciclone c'è la Spagna (debito che decolla e disoccupazione al 23%) ma l'Italia viene a ruota... Bisogna fermarsi!
Fonte: isegretidellacasta.blogspot.it
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