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Inserito il - 24/02/2012 : 09:21:19
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Una barriera intestinale forte impedisce la proliferazione di agenti cancerogeni
22 febbraio 2012
La proliferazione tumorale potrebbe essere agevolata da una barriera intestinale debole.
Lo afferma una ricerca condotta dalla Thomas Jefferson University e pubblicata su PloS One dalla quale emerge il ruolo svolto dal recettore dell'ormone guanilato ciclasi C (GC-C) nel rafforzamento della barriera intestinale, e di conseguenza in una separazione netta fra l'intestino e il resto dell'organismo.
La ricerca effettuata da Scott Waldman sottolinea che la disattivazione di GC-C su modello murino ha come conseguenza la compromissione dell'integrità della barriera intestinale, il che consente agli eventuali agenti cancerogeni di danneggiare il Dna di tessuti esterni. Una stimolazione dell'ormone al contrario rafforza la barriera e impedisce questo processo di contaminazione.
Era già risaputo che la debolezza della barriera intestinale aumentasse il rischio di alcune patologie, come l'asma e le allergie, ma questo studio associa il fenomeno a una maggior probabilità di insorgenza di neoplasie.
Il dott. Waldman spiega: “se la barriera intestinale si rompe, diventa una via di accesso al mondo esterno e una fonte di debolezza per l'ambiente interno. Quando questi due mondi collidono allora si possono generare numerose malattie, come infiammazioni e cancro. Se si vuole prevenire l'infiammazione intestinale o certi tipi di cancro negli esseri umani allora dobbiamo cominciare a intervenire sugli ormoni che attivano GC-C per ispessire la barriera intestinale".
Autore: Andrea Piccoli Fonte: italiasalute.it
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