[AmadeuX BiblioForum]
Clicca qui per andare al sito di Audioterapia, Musica ed elementi subliminali benefici
01/08/2025 - 22:06:02
    [AmadeuX BiblioForum]                                     Ip: 216.73.216.80 - Sid: 488086465 - Visite oggi: 98299 - Visite totali: 55.824.934

Home | Forum | Calendario | Registrati | Nuovi | Recenti | Segnalibro | Sondaggi | Utenti | Downloads | Ricerche | Aiuto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Forums e Archivi PUBBLICI
 ALTREVISTE BiblioForum
 Ci sono 4 cose che non sappiamo del nostro mondo
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione n. 13545 Discussione Successiva  

admin
Webmaster

8hertz

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli


24810 Messaggi

Inserito il - 03/01/2012 : 10:43:52  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ci sono 4 cose che non sappiamo del nostro mondo

28 dicembre 2011

Lo massacrarono. E avevano ragione, eh: Rumsfeld era il ministro della difesa della più grande superpotenza mondiale, impegnata in uno sforzo bellico dall’altra parte del pianeta in reazione al più spettacolare e letale attentato terroristico della storia del suo paese. È quindi perfetto il giudizio sintetico che ne dà Wikipedia: fu una dichiarazione elusiva e arrogante, ma diceva una cosa profondamente vera. Ci sono cose che sappiamo di non sapere. Foreign Policy ne mette in fila quattro, quelle che consideriamo meno scontate di altre: ma ce ne sono molte di più.

- Non sappiamo quanta gente vive in Libano. Non lo sappiamo perché quando il Libano ha fatto l’ultimo censimento nazionale era ancora il 1932: era una colonia francese. C’è una ragione per cui non se ne sono fatti più: quando il Libano divenne indipendente, nel 1943, cristiani e musulmani si divisero il potere – e i seggi parlamentari – sulla base di una proporzione 6-5, basata sui risultati del censimento del 1932. Da quel momento, però, ci sono ragioni e prove evidenti per considerare enormemente cresciuto il numero della popolazione musulmana sciita, e notevolmente ridotto il numero dei cristiani: che però mantengono ancora la metà dei seggi parlamentari. Un nuovo censimento minerebbe le fondamenta di uno stato già molto instabile, quindi i libanesi preferiscono continuare a non sapere quanti sono.

- Non sappiamo quanto petrolio viene estratto in Nigeria. È strano, no? Non è che non sappiamo quanto ce n’è sottoterra: non sappiamo quanto ne tirano fuori. La stessa società pubblica nigeriana che si occupa delle estrazioni ammette di non riuscire a garantire “la precisione al cento per cento”: e parliamo di uno stato il cui ottanta per cento delle entrate è garantito dalla vendita del petrolio. Com’è possibile? Il settore petrolifero nigeriano è corrotto fino all’osso: corruzione che produce assenza di responsabilità, assenza di responsabilità che produce ignoranza. Diverse società private estraggono più di quanto dichiarano – e più di quanto potrebbero – per sfuggire alla tassazione. Le rivolte nelle zone del paese più ricche di petrolio hanno fatto il resto: all’inizio degli anni Novanta centinaia di migliaia di barili sono semplicemente scomparsi.

- Non sappiamo quante testate nucleari ha la Russia. E questa potremmo pure capirla. La cosa strana è che probabilmente non lo sa per certo nemmeno la Russia. Sappiamo due cose: che ne ha quanto nessun altro paese al mondo, e che alcune sono scomparse. Perse. Non si sa chi le abbia. Dopo la fine dell’Unione Sovietica, infatti, tutto l’arsenale nucleare è stato riorganizzato e portato dentro i confini russi: molti analisti pensano sia praticamente certo che alcune testate si siano perse durante la transizione.

- Non sappiamo quanta gente ha ucciso il terremoto ad Haiti. Le stime sono svariate, dal trecentomila del presidente Préval al “molto sotto centomila” di un’agenzia di stampa olandese. La verità è che nessuno ne ha la più pallida idea. Che il conto delle vittime oscilli nelle prime settimane dopo la catastrofe è naturale. Il fatto che ad Haiti sia ancora incerto si deve alla debolezza del governo, che ha poche risorse, poca documentazione e scarso controllo del territorio. Quindi ci si è concentrati sulla protezione dei sopravvissuti, mentre i corpi dei cadaveri venivano accatastati e rimossi senza operare riconoscimenti e creare fascicoli, archivi. Alcuni cittadini hanno accusato il governo di voler gonfiare deliberatamente il numero delle vittime per attrarre più soldi dall’estero.

Fonte: ilpost.it
  Discussione Precedente Discussione n. 13545 Discussione Successiva  
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:



Macrolibrarsi


English French German Italian Spanish


[AmadeuX BiblioForum] © 2001-2025 AmadeuX MultiMedia network. All Rights Reserved. Torna all'inizio della Pagina