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 Le cause dell'infiammazione e come rimediare
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Inserito il - 28/12/2011 : 11:40:25  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Le cause dell'infiammazione e come rimediare

25 dicembre 2011

L'infiammazione, altrimenti detta flogosi è un meccanismo di difesa innato del nostro organismo, che rappresenta una risposta protettiva a seguito dell'azione dannosa di agenti fisici, chimici e biologici.

L’infiammazione può essere locale, innescata da una lesione o da un’aggressione esterna (una ferita, un trauma, un’ustione, un’infezione...) a carico di un tessuto o di un organo. Altre volte, l’infiammazione è di tipo generalizzato, interessa cioè l’intero organismo. È il caso di malattie con una base autoimmunitaria come la psoriasi, le artriti, la sclerosi multipla o il lupus eritematoso sistemico.

L’obiettivo della risposta protettiva è l'eliminazione della causa del danno cellulare o tissutale. L'infiammazione serve, dunque, a distruggere, diluire e confinare l'agente lesivo, ma allo stesso tempo mette in moto una serie di meccanismi che favoriscono la riparazione o la sostituzione del tessuto danneggiato.

SINTOMI DELL’INFIAMMAZIONE

I sintomi più importanti dell’infiammazione locale sono il calor (aumento della temperatura locale dovuto all'aumentata vascolarizzazione), tumor (gonfiore determinato dalla formazione dell'essudato), rubor (arrossamento legato all'iperemia attiva), dolor (indolenzimento provocato dalla compressione e dall'intensa stimolazione delle terminazioni sensitive da parte dell'agente infiammatorio e dei componenti dell'essudato) e la functio laesa (compromissione funzionale della zona colpita).

Fenomeni infiammatori di carattere sistemico possono associarsi a un malessere più sfumato e generico, simile a quello di una leggera influenza, e/o a uno o più sintomi specifici, in relazione alla malattia di base.

CAUSE DELL’INFIAMMAZIONE

Oltre che da lesioni di diverso tipo e da aggressioni esterne, l’infiammazione può essere indotta anche dalla presenza di sostanze prodotte dall’organismo in tessuti che di norma non dovrebbero contenerle.

Due esempi di questo tipo sono l’accumulo di acido urico nelle articolazioni colpite da gotta o la formazione di placche aterosclerotiche lungo le pareti delle arterie, entrambi accompagnati da infiammazione.

A prescindere dalla causa scatenante, tutti i fenomeni infiammatori sono innescati da un aumento nella produzione di sostanze chiamate prostaglandine determinata dall’attivazione di enzimi noti come ciclossigenasi 1 e 2 (Cox 1 e 2).

I farmaci antinfiammatori agiscono inibendo l’attività di questi enzimi e bloccando così alla base la serie di reazioni che portano all’infiammazione.

CONSEGUENZE DELL’INFIAMMAZIONE

L’infiammazione conseguente a un trauma o all’uso eccessivo di un muscolo o di un’articolazione tende ad attenuarsi con il riposo e l’assunzione di farmaci antinfiammatori, come acido acetilsalicilico o antinfiammatori non steroidei (Fans). Se è presente anche una ferita, la situazione può complicarsi con un’infezione batterica che va curata con antibiotici.

Le infiammazioni articolari associate a malattie reumatiche croniche, come artriti e artrosi, se non adeguatamente trattate, possono determinare una degenerazione irreversibile dei tessuti articolari e delle superfici ossee.

Le infiammazioni sistemiche persistenti tendono ad aumentare il rischio cardiovascolare, facilitando il verificarsi di eventi acuti gravi come infarto cardiaco e ictus.

Lo stress ossidativo sui tessuti determinato dall’infiammazione può, inoltre, aumentare il rischio di malattie legate all’invecchiamento, tra cui tumori.

CURARE L’INFIAMMAZIONE

Quando l’infiammazione è localizzata e occasionale, per cause identificabili, il ricorso a farmaci come acido acetilsalicilico o antinfiammatori non steroidei (Fans) per automedicazione o prescritti dal medico rappresenta un rimedio adeguato ed efficace per alleviare i sintomi.

Se i sintomi di un’infiammazione localizzata non migliorano o, addirittura, peggiorano nell’arco di 4-5 giorni, nonostante il riposo della parte interessata e l’assunzione di comuni farmaci antin-fiammatori è necessario consultare il medico per individuare trattamenti più specifici o procedere agli accertamenti del caso.

Infiammazioni localizzate che tendono a ripresentarsi o a mantenersi per lunghi periodi di tempo e infiammazioni di tipo sistemico di diversa natura vanno sempre sottoposte alla valutazione dal medico.

Fonte: antiagingclub.it
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