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 Pubblicità ingannevole delle banche del cordone
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admin
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8hertz

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Prov.: Pisa
Città: Capannoli


24811 Messaggi

Inserito il - 27/10/2011 : 10:36:23  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Antitrust, pubblicità ingannevole delle banche del cordone ombellicale

Ingannavano le mamme con pubblicità trionfalistiche sulla conservazione autologa del cordone ombelicale. Per questo motivo sei “banche” private che conservano i cordoni dei neonati per uso privato, sono finite nel mirino dell'Antiturst. Le sei società presentavano, a detta dell'organo presieduto da Antonio Catricalà, con toni eccessivamente ottimistici la possibilità di tenere, nelle loro strutture all'estero, il cordone dei propri figli per le loro necessità future. In Italia questa conservazione è vietata per legge, tranne che per casi eccezionali. Per questo chi sceglie la strada della conservazione autologa si affida a società straniere con sede o rappresentanze in Italia. Basta chiedere una formale autorizzazione alla Asl. Sei di queste aziende, la Smart Bank, la Cryosave Italia, la Futura Stem Cells, la Future Health, la Sorgente e Crylogit Regener, hanno però esagerato sui vantaggi di questa pratica. In particolare alle aziende viene contestata la mancanza di chiarezza sui tempi di conservazione delle cellule cordonali congelate per uso privato. In generale vengono indicati 20-25 anni di vitalità cellulare anziché i 15-16 che risultano dalla letteratura scientifica.

I messaggi ingannevoli, presentati nelle brochure e nei siti internet, usano messaggi decisamente miracolistici senza presentare, invece, i rischi e i limiti di questa pratica. Messaggi come “Proteggi la salute di tuo figlio, siamo la prima società di ricerca e crioconservazione nata in Italia”; oppure “Regala un’assicurazione biologica a tuo figlio, siamo leader in Europa”; o ancora: “Un gesto prezioso per la futura salute del tuo bambino”, non presentano nessun richiamo sul fatto che il rientro dei campioni conservati nelle banche straniere non è automatico ma va autorizzato dal ministero della Salute. Insomma un modo “illusorio”, a detta dell'Authority, di spingere i genitori verso una scelta impegnativa dal punto di vista economico (diverse migliaia di euro) e non sempre sicura per quanto riguarda la qualità del servizio offerto. “Con i provvedimenti adottati - spiega il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà - abbiamo ottenuto dalle aziende la fondamentale chiarezza informativa per un tema che tanto interessa i nostri cittadini. Ora spetta al Parlamento decidere se autorizzare la conservazione dei cordoni anche nel nostro Paese. Si tratta di stabilire se ha senso costringere alla migrazione, togliendo possibilità di sviluppo in questo settore. Se si scegliesse in questo senso sarebbe, però, necessario destinare una parte dei profitti al finanziamento dei centri pubblici”.

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STAMINALI: ANTITRUST, SPOT INGANNEVOLI SU CONSERVAZIONE CORDONI

16:49 24 OTT 2011

(AGI) - Roma, 24 ott. - Spot ingannevoli sulle reali potenzialita' di cura legate all'utilizzo dei cordoni ombelicali conservati all'estero. E' la denuncia dell'Antitrust nei confronti di sei societa' indagate per possibili pratiche commerciali scorrette. Le societa' Future Health Italia, Sorgente, Crylogit Regener, Futura Stem Cells, Cryo Save Italia e Smart Bank, riferisce l'Antitrust, si sono gia' impegnate a chiarire, nelle loro brochure e in tutte le altre modalita' informative, le reali applicazioni terapeutiche delle cellule staminali emopoietiche cordonali, la numerosita' dei trapianti effettuati distinti nelle due tipologie (autologhi, oggetto del servizio acquistato dai futuri genitori, e allogenici, con campioni messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso la rete delle banche del sangue per le donazioni solidaristiche), la garanzia della durata della conservazione dei campioni di sangue (15-16 anni) a fronte del periodo anche piu' lungo, 20/25 anni, relativo al servizio di conservazione offerto, la compatibilita' genetica in ambito familiare e le problematiche da superare per l'eventuale rientro dei campioni in Italia per un loro utilizzo.

Secondo l'Antitrust la nuova formulazione dei messaggi e l'insieme delle informazioni complessivamente veicolate dalle aziende consente ai genitori che devono decidere se attivare il servizio di conservazione del cordone all'estero, di farlo in maniera consapevole, avendo a disposizione tutti gli elementi necessari anche relativamente ai punti piu' controversi, considerando sia l'attualita' e la continua evoluzione della materia, sia la delicatezza e il tecnicismo di tematiche relative alla salute e alla cura di patologie. "Con i provvedimenti adottati - spiega il presidente dell'Antitrust Antonio Catricala' - abbiamo ottenuto dalle aziende la fondamentale chiarezza informativa per un tema che tanto interessa i nostri cittadini. Ora spetta al Parlamento decidere se autorizzare la conservazione dei cordoni anche nel nostro Paese. Si tratta di stabilire se ha senso 'costringere' alla migrazione, togliendo possibilita' di sviluppo in questo settore. Se si scegliesse in questo senso sarebbe pero' necessario destinare una parte dei profitti al finanziamento dei centri pubblici". (AGI) .

Ufficio Stampa Sorgente
Membro liv.0



1 Messaggi

Inserito il - 16/11/2011 : 11:45:53  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
LA VERITA’: L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha condotto una verifica sui contenuti della comunicazione da parte delle principali società private che offrono alle famiglie italiane il servizio di conservazione del cordone ombelicale. La procedura si è conclusa nel settembre 2011. Andando a leggere il verbale si evince che, ad esempio per Sorgente Srl, una delle società oggetto dell’indagine, la procedura si è conclusa con una richiesta di “parziale modifica e di integrazione di alcuni messaggi”, senza tuttavia l’accertamento di alcuna grave infrazione ai sensi del Codice del Consumo. Tutto ciò lascia intendere una sostanziale bontà delle informazioni fornite dalla società. L’AGCM ha anche ritenuto che gli impegni di integrazione o modifica dei messaggi proposti da Sorgente sono sufficienti per offrire ai consumatori una panoramica informativa sul servizio completa e prudente. Una parziale richiesta di adeguamento e modifica di alcuni messaggi non corrisponde a una falsità a danno dei clienti, soprattutto in un settore molto recente e fino ad oggi totalmente privo di regolamentazione, anche sugli aspetti di comunicazione.

CONCLUSIONE: C’è da chiedersi perché anziché apprezzare che in seguito a tale verifica, il settore offre oramai alle famiglie in attesa di un bimbo un quadro informativo trasparente, questa verifica di routine viene strumentalizzata per insinuare il dubbio alle future mamme sull’utilità del servizio di raccolta e conservazione privata del cordone? Perché vengono spesso pubblicati articoli dai toni allarmistici e sensazionalistici? Perché nella stragrande maggioranza dei paesi sviluppati (Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Spagna) si è optato per un sistema dualistico di convivenza pubblico e privato che lascia alle famiglie la libertà di scelta mentre in Italia il dibattito è così accesso?

LO SAPEVATE CHE: in Italia esistono ben 18 Banche pubbliche ossia il 10% delle banche pubbliche a livello mondiale!! Di queste ben 3 nella sola regione Lazio! La Donazione non è gratuita, il sistema di banche pubbliche è in perdita di 110 milioni di euro, i cittadini pagano con le proprie tasse questo sistema! Delle 18 banche pubbliche però solo 2 sono certificate a livello internazionale e l’intero sistema conserva solo 1 campione su 5 di quelli donati, con grande inefficienza e arrecando un danno delle mamme donatrici. A chi giova realmente tenere in piedi un sistema di banche così complesso e articolato che, ancora una volta, non ha precedenti?

Ufficio Stampa Sorgente
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