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Inserito il - 14/03/2011 : 11:02:00
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In Giappone continua la tragedia, ora erutta il vulcano Shinmoedake
13 marzo 2011
Oltre al devastante terremoto, il conseguente tsunami e alla contaminazione nucleare, il vulcano Shinmoedake, alto 1.421 metri, ha iniziato ad eruttare molto intensamente.
Alcuni residenti hanno affermato che si sono verificate potenti esplosioni che hanno proiettato ceneri e detriti ad una distanza di quattro chilometri.
Le autorità locali hanno decretato il livello 3 (su 5) di allerta interdicendo l'intera zona che accede al vulcano.
Lo scorso mese di gennaio (2011) questo vulcano si è improvvisamente risvegliato con impeto dopo ben 52 anni di apparente calma. Dopo una piccola pausa di due settimane il vulcano ha dato segni di risveglio già lo scorso primo marzo ed ora emette grandi boati accompagnati da forti esplosioni.
Alcuni teorizzano che il potente terremoto abbia favorito l'eruzione.
Fonte: agi.it/english-version
http://en.wikipedia.org/wiki/Shinmoedake
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Il livello di radioattività in Giappone
14 marzo 2011
Le autorità giapponesi dicono la verità? Quale è il livello di radioattività nell’aria? Moltissime (e allarmanti) notizie relative alle centrali nucleari danneggiate dal terremoto meriterebbero approfondimento.
Ne scelgo una: alcuni contatori Geiger sono andati fuori scala quando giornalisti giapponesi hanno cercato di misurare la radioattività a due chilometri da una delle centrali nucleari in avaria, quella di Fukushima Daiichi, la più problematica.
Altri contatori hanno segnalato una radioattività ben superiore a quello che attualmente si registra accanto alla centrale nucleare di Chernobyl, che fu teatro, 25 anni fa, della peggior catastrofe nucleare della storia.
Metto le mani avanti: la notizia viene dalla rete antinucleare francese Sortir du Nucléaire, con un link che rimanda a un blog giapponese. Scusate i miei limiti ma non riesco proprio ad attingere dalla fonte originale.
Ancora. Un giornalista munito di contatore Geiger, per quanto onesto, non è né uno scienziato né un tecnico. Però si suppone che, prima di prenderlo in mano, abbia letto le istruzioni per l’uso.
E insomma: le sue rilevazioni non saranno ufficiali e nemmeno a prova di errore, però sarebbero da buttare nel cestino se, e solo se, negli anni precedenti e in circostanze molto meno tragiche le autorità giapponesi avessero fornito informazioni in modo trasparente e completo. Il che, invece, non è affatto avvenuto.
Con queste premesse, ecco i fatti. Sortir du Nucléaire dice che sei giornalisti giapponesi dell’associazione Jvla (Japan Visual Journalist Association) hanno misurato la radioattività a Futaba, a due chilometri dalla centrale di Fukushima Daiichi.
Aggiungo di mio che il raggio di evacuazione attorno alla centrale è di 20 chilometri, Dunque nel luogo in cui è stata misurata la radioattività ora non c’è (almeno in teoria) proprio nessuno.
È pur vero però che le particelle radioattive non scompaiono magicamente: pian piano si depositano sul terreno, vengono assorbite dalla vegetazione ed entrano nella catena alimentare. Se un domani qualcuno coltiverà i campi in quella zona. avrà raccolti contaminati: come tuttora accade in Bielorussia, dove si depositò il fallout di Chernobyl.
Comunque – e con questo torno alla notizia – a Futaba la radioattività presente nell’aria ha mandato fuori scala alcuni contatori Geiger dei giornalisti giapponesi; un contatore Victoreen 209-SI ha segnalato una dose di 10 milli-Röntgen/h, ossia di 0,1 mSv/h: significa che lì 10 ore una persona può assorbire la dose massima di radiazioni ammessa in Francia nell’arco di un anno intero.
Ryuichi Hirokawa, il giornalista che ha effettuato questa misurazione, ha detto di aver fatto un reportage da Chernobyl nel febbraio scorso. A 200 metri dal reattore risultava un tasso di radioattività pari a 4 milli-Röntgen/h (0,04 mSv/h); nella città fantasma di Pripyat, a quattro chilometri da Chernobyl, la radioattività era pari a 0,4 milli-Röntgen/h.
Vi faccio leggere la notizia così come l’ho letta io: in fondo c’è il link seguendo il quale si risale alla fonte in giapponese. Però se io fossi una filo-nucleare (e, sia ben chiaro: non lo sono), me la prenderei innanzitutto con le autorità giapponesi.
Va bene che hanno stramila problemi da risolvere fra terremoto devastante, tsunami ed emergenza nucleare. Però se non avessero niente da nascondere il contatore Geiger dovrebbero metterlo loro davanti alle centrali nucleari in avaria. E con una webcam per trasmettere le immagini in tutto il mondo.
Su Sortir du Nucléaire allarmanti le prime misurazioni indipendenti di radioattività a Fukushima.
Fonte: blogeko.it
http://www.blogeko.it/2011/giappone-allarme-radioattivita-attorno-alla-centrale-nucleare-di-onagawa/
http://www.blogeko.it/2011/il-giappone-ammette-il-meltdown-puo-essere-avvenuto-in-due-reattori-nucleari/
http://groupes.sortirdunucleaire.org/blogs/alerte-nucleaire-au-japon-apres-un/article/communique-de-presse-du-13-mars-2342
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Allarme dal Giappone: la fuga di radiazioni nucleari potrebbe superare quella di Chernobyl
13 marzo 2011
La Nuclear and Industrial Safety Agency (NISA) ha confermato la fusione del nocciolo sabato pomeriggio. Fukushima è uno delle 25 più grandi centrali nucleari nel mondo. La NISA è affiliato con il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria.
Sono stati individuati alti livelli di cesio e di iodio, sottoprodotti della fissione nucleare, che forniscono un’altra prova riguardo al fatto che la fissione nucleare è ancora in alto.
È ormai certo che il Giappone stia vivendo un evento simile a quello di Chernobyl. “A questo punto, il proseguo della vicenda in Giappone, avrà molte analogie con il disastro di Chernobyl del 1986. Il combustibile del reattore sembra essersi almeno parzialmente fuso e la successiva esplosione ha distrutto i muri e il tetto della struttura di contenimento – e probabilmente anche la parte residua della sala controllo e dei sistemi di raffreddamento,” spiega Stratfor.
“Data la grande quantità di combustibile nucleare irraggiato, la fuga di radiazioni nucleari potrebbe essere peggiore della catastrofe nucleare di Chernobyl, 25 anni fa”, ha dichiarato Kevin Camps, uno specialista di scorie nucleari.
Prima dell’esplosione della struttura di contenimento, i tassi di esposizione al di fuori dello stabilimento erano a circa 620 millirems all’ora. L’esposizione alle radiazioni di un individuo medio, all’anno, è di 620 millirems. Virtualmente qualsiasi aumento delle radiazioni ambientali può elevare i tassi di cancro a lungo termine, le autorità hanno distribuito lo iodio, che aiuta a proteggere contro il cancro alla tiroide.
Come mostra l’immagine ad inizio articolo la principale corrente di venti, va dal Giappone agli Stati Uniti attraverso l’Oceano Pacifico. Le radiazioni raggiungeranno gli Stati Uniti in meno di 36 ore.
Minimizzando su questo grave disastro, il governo giapponese non mette in pericolo solo il suo popolo, ma anche milioni di persone negli Stati Uniti e in Canada.
Il cover-up sulla vicenda, messo in piedi dal governo, fa capire che non ci si può fidare del governo giapponese, nè che salvaguarderà la vita dei suoi cittadini.
Fonte: prisonplanet.com Traduzione a cura di: neovitruvian.wordpress.com
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