[AmadeuX BiblioForum]
Clicca qui per andare al sito di Audioterapia, Musica ed elementi subliminali benefici
07/08/2025 - 21:02:03
    [AmadeuX BiblioForum]                                     Ip: 216.73.216.89 - Sid: 483355711 - Visite oggi: 45428 - Visite totali: 56.200.730

Home | Forum | Calendario | Registrati | Nuovi | Recenti | Segnalibro | Sondaggi | Utenti | Downloads | Ricerche | Aiuto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Forums e Archivi PUBBLICI
 ALTREVISTE BiblioForum
 Tata finanzia motore che va ad acqua
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione n. 12287 Discussione Successiva  

admin
Webmaster

8hertz

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli


24815 Messaggi

Inserito il - 05/01/2011 : 12:35:58  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tata finanzia motore che va ad acqua

L'auto a emissioni zero e' sempre stata un desiderio del magnate indiano

Ansa 01 gennaio 2011, 12:54

NEW DELHI- L'industriale indiano Ratan Tata ha deciso di finanziare un prototipo di un'autovettura che va ad acqua, sfruttando un rivoluzionario catalizzatore in grado di separare ossigeno e idrogeno sviluppato dal Massachusetts Institute of Technology (Mit). Lo riferisce il quotidiano The Times of India, citando le dichiarazioni di uno scienziato indiano. In particolare, il presidente del colosso automobilistico partner di Fiat ha investito 15 milioni di dollari in una ''start up'' del professore Daniel Nocera, ricercatore del Mit, per realizzare un sistema che possa immagazzinare l'idrogeno in forma compressa e che si possa collocare in una vettura in modo sicuro. L'auto a emissioni zero e' sempre stato un desiderio di Tata, che in passato ha finanziato anche la ricerca per una vettura ad aria compressa.

''Il suo sogno e' quello di far funzionare le sue macchine con l'acqua, da qui l'interesse a finanziare progetti che possano garantirgli il controllo di tecnologie innovative'' ha detto C.N.R. Rao al quotidiano in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Internazionale della Chimica, proclamato dall'Onu per il 2011. L'indiana Tata, che produce la Nano, l'auto piu' economica del mondo, aveva acquistato nel 2008 la tecnologia per un motore ad aria compressa inventata dall'ingegnere francese Guy Negre. La produzione della ''air car'', battezzata MiniCat, ha tuttavia incontrato difficolta' tecniche, oltre che costi eccessivi, che hanno fatto fallire il progetto.

---

Ratan Tata investe 15 milioni di dollari per un motore che va ad acqua

da ecologia.guidone.it

L’indiana Tata, che produce la Nano, l’auto più economica del mondo, si è prefissata l’obiettivo di realizzare una vettura a emissioni zero alimentata solo da acqua.

Infatti, l’industriale indiano, Ratan Tata, ha investito la somma di 15 milioni di dollari per la creazione di un sistema in grado di immagazzinare idrogeno in forma compressa e sicuro per essere collocato in una vettura, sfruttando un catalizzatore capace di separare ossigeno e idrogeno ideato dal Massachusetts Institute of Technology (Mit).

A portare avanti questo ambizioso progetto, che rischia di rivoluzionare il settore automobilistico, sarà il professore e ricercatore Mit, Daniel Nocera.

Inoltre, il chimico indiano Chintamani Nagesa Ramachandra Rao, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Internazionale della Chimica, proclamato dall’Onu per il 2011, nel spiegare il motivo che ha spinto Ratan Tata a prendere questa decisione, ha riferito: ‘il suo sogno è quello di far funzionare le sue macchine con l’acqua, da qui l’interesse a finanziare progetti che possano garantirgli il controllo di tecnologie innovative’.

---

Il sogno rivoluzionario di mister Tata: l’automobile ad acqua

di Piero Evangelisti

da ilgiornale.it

Fino a ieri, dopo le tante novità a emissioni zero presentate lo scorso anno e ormai pronte a scendere in strada, il 2011 si presentava per l'industria automobilistica, che inizia i festeggiamenti dei suoi primi 125 anni di vita, come l'anno dell'auto elettrica, quello di una svolta decisa verso una mobilità concretamente sostenibile.

Ma l'anno iniziato da poche ore, dichiarato dall'Onu «Anno Internazionale della Chimica» e subito onorato, come vedremo, si presenta invece con una notizia che, per l'ambiente, va ben oltre la mobilità elettrica.
Ratan Tata, che guida il gruppo con il suo nome, ha infatti annunciato un programma di finanziamento di 15 milioni di dollari per una società che si occuperà di studiare l'auto ad acqua, il sogno proibito di ogni automobilista, la tecnologia della quale, se applicata, non è nemmeno possibile immaginare l'impatto sociale ed economico.
Non è la prima volta che il tycoon indiano, inserito da Forbes al 61° posto nella classifica delle 100 persone più potenti del pianeta ma non fra i più ricchi nonostante amministri un complesso gruppo che spazia dal te alle automobili e impiega oltre 360mila dipendenti, insegue la chimera delle propulsioni rivoluzionarie, come quella dell'«air car» progettata dall'ingegnere francese Guy Negre, l'automobile a aria compressa da sviluppare con tecnologie acquistate da Tata nel 2008, un progetto poi abbandonato per gli enormi costi necessari alla loro applicazione.

Sensibile al fascino di tutto ciò che stravolge le regole del business globale (l'esiguo patrimonio che gli è riconosciuto deriva dal fatto che il Gruppo Tata è gestito come una fondazione), a cominciare dalla piccola Nano, l'auto supereconomica destinata ad emancipare milioni di indiani che viaggiano su obsolete motociclette che finalmente sembra aver trovato in India la strada del successo, Ratan Tata si è ora innamorato di una tecnologia progettata da un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology guidato dal Professor Daniel Nocera.

L'équipe del M.I.T. ha infatti elaborato un particolare processo elettrolitico per la separazione dell'ossigeno e dell'idrogeno che compongono l'acqua che prevede l'uso del secondo come combustibile, qualcosa di simile a quanto già studiato dagli stessi ricercatori americani per lo sfruttamento dell'idrogeno da elettrolisi come fonte d'energia nelle abitazioni. Rivoluzionario, rispetto ai progetti di auto a idrogeno per il momento accantonati dall'industria automobilistica, è il fatto che il combustibile potrebbe essere prodotto a bordo dell'auto, superando così il problema delle reti di distribuzione e lasciando da risolvere soltanto quello del suo stivaggio in totale sicurezza.

La semplicità della ricarica di un'auto elettrica attraverso la presa di corrente, la tecnologia Plug-in che abbiamo appena scoperto e cominciato a conoscere, sarebbe in un batter d'occhio spazzata via dal pieno fatto al rubinetto di casa o alla fontanella dei giardini pubblici. Basteranno i 15 milioni di dollari messi a disposizione degli scienziati da Tata per rendere concreto questo scenario da paese dei balocchi? O la «water car» farà la fine dell'«air car»?

Finora tutte le tecnologie prese in esame per consentire di viaggiare sicuri a bordo di una vettura con idrogeno nel serbatoio si sono rivelate antieconomiche, anche su ammiraglie come la Serie 7 e sono quindi, allo stato dell'arte, improponibili per le vetture per il popolo tanto care al magnate indiano che nella sua scuderia annovera però anche i brand di lusso Jaguar e Land Rover acquistati nel 2008 da Ford. Difficilmente Tata troverà partner nella sua impresa, visto che i grandi gruppi sono finalmente in vista dei primi ricavi dopo gli enormi investimenti fatti per l'auto elettrica, e che i clienti si stanno a poco a poco abituando all'idea di salirci a bordo. Ma troverà sicuramente dei nemici nei colossi dell'industria petrolifera per i quali il sogno del raffinato imprenditore indiano potrebbe trasformarsi presto, come minimo, in un vero incubo.


  Discussione Precedente Discussione n. 12287 Discussione Successiva  
 Nuova Discussione  Rispondi alla discussione
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:



Macrolibrarsi


English French German Italian Spanish


[AmadeuX BiblioForum] © 2001-2025 AmadeuX MultiMedia network. All Rights Reserved. Torna all'inizio della Pagina