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Inserito il - 04/11/2010 : 10:22:24
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Vi ho conosciuto
da:"Il Profeta"
di Kahlil Gibran
"Vi ho Conosciuto"
°°°°
Nella quiete notturna ho percorso le strade e il mio spirito è entrato dentro le vostre case,
E i vostri battiti del cuore furono nel mio cuore, ed i vostri respiri sul mio volto, e tutti vi ho conosciuti.
Ho conosciuto le vostre gioie e i vostri dolori, e i vostri sogni nel sonno sono stati miei sogni.
E fui spesso tra voi come un lago fra i monti.
Specchiai le vostre cime e i curvi pendii, e le mobili greggi dei vostri pensieri e desideri.
E al mio silenzio, come ruscelli giungevano le risa dei vostri bambini, e come fiumi le ardenti brame dei giovani.
E quando raggiunsero la mia profondità, quei ruscelli e quei fiumi non cessarono più di cantare.
Ma venne a me qualcosa più soave che il riso e più vasto che la brama:
Lo sconfinato che era in voi.
L'uomo immenso, nel quale non siete che cellule e nervi;
Colui nel cui cantico tutto il vostro cantare è solo una pulsazione. È nell'uomo immenso, che voi siete immensi.
E, contemplando lui, vi ho veduto e vi ho amato.
Perché quali altezze può raggiungere l'amore che vadano oltre quell'immensa sfera?
Quali visioni, quali attese e presunzioni, possono salire più in alto di quel volo?
Come una quercia gigantesca coperta di fiori di melo è l'uomo immenso in voi.
Il suo potere vi lega alla terra, la sua fragranza vi solleva nello spazio, e nella sua eternità siete immortali. . . . . . Vi è stato detto che somigliate a una catena e siete deboli quanto l'anello più debole.
Questa è una mezza verità. Siete anche forti quanto l'anello più forte.
Misurarvi dall'atto più meschino è calcolare la potenza dell'oceano dalla sua fragile schiuma.
Giudicarvi dai vostri fallimenti è biasimare le stagioni perché sono incostanti.
Oh sì, siete simili a un oceano, E anche se le navi incagliate sopra le vostre spiagge aspettano l'alta marea, neanche voi, come l'oceano, potete affrettare il vostro flusso e riflusso.
E siete simili anche alle stagioni;
E se nel vostro inverno ripudiate la vostra primavera, La primavera, che riposa in voi, sorride nella sua sonnolenza e non si offende.
Non pensate che io affermi queste cose perché diciate tra di voi: "Ci lodava. Non vedeva in noi che il bene".
Io dico solo con parole quello che conoscete nel pensiero.
E cos'è mai la conoscenza con parole, se non un'ombra della conoscenza senza parole?
I vostri pensieri e le mie parole sono onde che provengono da una memoria sigillata che custodisce i documenti dei nostri ieri, E degli antichi giorni quando la terra non conosceva noi né se stessa, E delle notti quando la terra era travagliata dal caos.
Uomini saggi sono venuti a voi per donarvi la loro saggezza. Io venni a prendere la vostra:
E vedo che ho trovato qualcosa assai più grande che la saggezza. È uno spirito ardente in voi che raccoglie porzioni sempre maggiori di sé.
Mentre voi, incuranti del suo espandersi, piangete lo sfiorire dei vostri giorni.
È la vita in cerca della vita in corpi che temono la tomba. Qui non vi sono tombe.
Queste montagne e queste pianure sono una culla e una pietra di passaggio d'un guado.
Quando passate per il campo dove avete sepolto i vostri antenati guardate bene, e vedrete voi stessi e i vostri figli ballare mano nella mano.
In verità, voi fate spesso baldoria senza saperlo.
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