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Inserito il - 19/10/2010 : 11:02:24
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L'assunzione di erbe combinata con i farmaci può danneggiare
16 ottobre 2010
Attenzione a prendere contemporaneamente farmaci ed erbe: potrebbe essere inutile o addirittura dannoso.
A mettere in guardia dai pericoli di questa interazione è stato Fabio Firenzuoli, direttore del Centro di medicina naturale dell'ospedale S. Giuseppe di Empoli, protagonista di un incontro sul tema tra medici e cittadini organizzato dall'Asl 11 di Empoli.
A riportare la notizia è stato il notiziario del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Il 20 per cento degli italiani fa uso di prodotti naturali, erbe, integratori senza consultare il medico. “L'assunzione combinata con i farmaci potrebbe però rivelarsi controproducente o addirittura creare problemi riducendo l'effetto del medicinale, o amplificandolo fino a farlo diventare tossico”, ha spiegato Firenzuoli. “Ecco perché prima di assumere un prodotto di erboristeria bisogna interpellare il proprio medico”, ha aggiunto.
I rischi dell'interazione si registrano soprattutto tra le medicine per il cuore, anticoagulanti e antiaggreganti e sostanze di uso comune come la liquirizia, il tè verde, l'iperico, i prodotti a base di soia. L' “innocua” liquirizia presente nei lassativi ad esempio “aumenta la pressione arteriosa e abbassa il potassio con il rischio di problemi cardiaci”, ha riferito l'esperto. Anche l'iperico può ridurre l'effetto della pillola anticoncezionale o amplificare quello delle terapie per la cura del diabete.
Il tè verde, infine, contiene nelle foglie la vitamina K che riduce l'effetto degli anticoagulanti. “Ma occorre fare attenzione anche al succo di mirtillo che, se preso insieme agli anticoagualanti, potrebbe esporre al rischio di emorragie - ha concluso Firenzuoli - e al succo di pompelmo che potrebbe aumentare la tossicità delle statine, usate per il controllo del colesterolo”.
Fonte: salute.agi.it
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