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 In Europa ogni anno uccisi oltre 15mila giovani
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Inserito il - 23/09/2010 : 10:42:22  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
In Europa ogni anno vengono uccisi oltre 15mila giovani a causa di atti di violenza

22 settembre 2010

Ogni giorno nella regione europea vengono assassinati quaranta giovani -oltre 15.000 in un anno- a causa di atti di violenza. Lo riferisce l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in un nuovo rapporto europeo sulla prevenzione della violenza e degli accoltellamenti tra i giovani, diffuso oggi alla conferenza 'Safety 2010', in corso a Londra. Secondo i dati del documento, il primo esaustivo sull'argomento pubblicato in Europa, quattro omicidi su 10 sono commessi con un coltello.

Il rapporto mette in luce l'enorme perdita per la società causata dalla violenza giovanile nei paesi Europei, e i benefici che possono derivare da un approccio di sanità pubblica a complemento di quello giudiziario.

“C'è molto da guadagnare dalle esperienze di alcuni tra i Paesi europei che hanno avuto i successi maggiori nel prevenire la violenza”, ha spiegato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale Oms per l'Europa, “se tutti i paesi avessero lo stesso tasso di omicidio di quello con il tasso più basso, l'Europa potrebbe salvare oltre 13.000 giovani vite l'anno. In altre parole, 9 morti su 10 potrebbero essere evitate”. Questo, ha aggiunto l'esperto, “fornisce argomenti convincenti per aumentare gli investimenti nella prevenzione della violenza, specialmente in un momento storico in cui una disoccupazione crescente e uno stato sociale indebolito sono associati a un aumento della violenza”.

La violenza, che si diffonde in maniera disomogenea, è la terza causa di morte in Europa nella fascia di età 10-29 anni, responsabile di 15.000 omicidi all'anno. Questa è solo la punta dell'iceberg, dicono gli esperti Oms, poiché le stime indicano che per ogni giovane che muore, altri 20 sono ricoverati in ospedale. Circa il 40% degli omicidi, cioè 6.000 all'anno, sono commessi con un coltello o un altro oggetto contundente. Portare con sé un coltello è relativamente comune in molti Stati (fino al 12% dei giovani lo fa) e aumenta la probabilità di ferimenti gravi o omicidi.

L'uso di armi da fuoco e lo strangolamento sono altri mezzi utilizzati per commettere omicidi. Lo stato di ricchezza e il sesso incidono sulla violenza: 9 omicidi su 10 sono commessi in Paesi a medio e basso reddito, e la differenza tra il paese con il tasso di mortalità più alto e quello con il più basso è di 34 volte. In tutti gli Stati, indipendentemente dal reddito, i giovani più poveri sono molto più a rischio di atti di violenza di quelli benestanti. I maschi sono più colpiti delle femmine e rappresentano l'80% delle vittime di omicidio.

Prevenire la violenza è una “responsabilità sociale”, insiste l'Oms: i giovani sono vulnerabili a diventare sia vittime sia persecutori. Nonostante i mass media e la società siano veloci a demonizzare episodi di violenza giovanile, il rapporto Oms sostiene che la giovinezza è un periodo vulnerabile e molte delle cause alla base della violenza hanno origine nell'infanzia.

Affrontare queste cause è una responsabilità sociale che ricade su molti settori (sanità, istruzione, welfare, lavoro, giustizia, governi locali) ed è più efficace in termini di costo-beneficio che occuparsi solamente delle conseguenze della violenza. Essere stati vittima di abbandono o di abuso in tenera età può dare luogo a comportamenti aggressivi; il bullismo nelle scuole e nella comunità aumenta il rischio che un giovane sia coinvolto in atti di violenza; e c'è una stretta relazione tra l'uso di alcol e droghe e il portare armi con sé.

L'Oms ricorda infine che i sistemi sanitari hanno un “ruolo cruciale” nella fornitura di servizi di qualità per il trattamento, supporto e riabilitazione delle vittime, sia prendendosi cura delle lesioni fisiche sia degli effetti psicologici della violenza. Il settore sanitario è il più indicato a guidare approcci preventivi basati sulle evidenze, in maniera da affrontare le cause alla radice della violenza.

Fonte: salute.agi.it

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