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Inserito il - 27/11/2009 : 10:12:43
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LA STAMPA MENTE...
da una dichiarazione di un capo redattore del New York Times
Ecco a cosa serve la maggior parte della stampa. Ce lo dice, già nel 1880, John Swinton (1829-1901), ex redattore capo del New York Time, durante il suo discorso di commiato presso l'American Press Association.
“...In America una stampa indipendente non esiste. Non c'è nessuno di voi che oserebbe scrivere le proprie vere opinioni, e già sapete anticipatamente che se lo facesse esse non verrebbero mai pubblicate.
Io sono pagato un tanto alla settimana per tenere le mie opinioni oneste fuori dal giornale, col quale ho rapporti. Altri di voi sono pagati in modo simile per cose simili, e chi di voi fosse così pazzo da scrivere opinioni oneste, si ritroverebbe subito per la strada a cercarsi un altro lavoro. Se io permettessi alle mie vere opinioni di apparire su un numero del mio giornale, prima di ventiquattrore la mia occupazione sarebbe liquidata.
Il lavoro da giornalista è quello di distruggere la verità, di mentire spudoratamente, di corrompere, di diffamare, di scodinzolare ai piedi della ricchezza, e di vendere il proprio Paese e la sua gente per il suo pane quotidiano. Lo sapete voi e lo so pure io. E allora, che pazzia è mai questa di brindare a una stampa indipendente?
Noi siamo gli arnesi e i vassalli di uomini ricchi che stanno dietro le quinte. Noi siamo dei burattini, loro tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità, le nostre vite, sono tutte proprietà di altri. Noi siamo delle prostitute intellettuali”. Fonte: Richard O.Boyer e Herbert M. Morais, “Labor's Untold Story”, United Electrical, Radio & Machine Workers, NY, 1955/1979
Con ciò non voglio dire che tutta la stampa sia menzognera, ma sono sotto gli occhi di tutti i collegamenti e le pressioni con cui le grandi lobbyes gestiscono l'informazione. Lo dicevano nell'800 anche due importanti massoni come Cremieux e Dellafiore: “fino a che non avremo il controllo dei mass media le nostre idee non potranno essere predominanti”.
Al giorno d'oggi la maggior parte della stampa sta gridando “al lupo, al lupo” per una malattia, l'influenza suina, che ha causato fino ad ora pochissimi morti. Un allarmismo completamente ingiustificato, anche rispetto al silenzio sulla malattia influenzale che ogni anno si ripresenta e che mai aveva generato un simile tam tam mediatico (anche se la “normale” influenza stagionale è statisticamente più pericolosa della “suina”).
Pubblicato da Pirata Pantani
Fonte: operationrisveglio.blogspot.com
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