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Inserito il - 28/09/2009 : 12:39:34
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UN NUOVO SISTEMA INGLESE PER L'IDENTIFICAZIONE DEGLI STATI DI COSCIENZA
da Enciclopedia Olistica
Uno scienziato britannico ha usato un nuovo approccio nelle ricerche sugli stati di coscienza che potrebbe iniziare un nuovo campo di sperimentazioni da dove finisce la ricerca delle onde cerebrali con il biofeedback.
Usando una macchina inconsueta chiamata "mind mirror" (lo specchio della mente) , il fisico Maxwell Cade ha identificato delle complesse impronte EEG che descrivono una gerarchia di stati soggettivi, inclusi i livelli di coscienza profonda della meditazione, del rilassamento, e uno stato particolare in cui i soggetti mantengono dei ritmi alfa di grande ampiezza con delle bande delta e theta, mentre si muovono e compiono azioni complesse. Queste ricerche iniziate nel 1977, hanno ricevuto attenzione a livello nazionale con dei documentari televisivi che descrivevano che i risultati di Cade. Lo specchio della mente ha un nome appropriato.
Il suo schermo illuminato presenta 12 intervalli di frequenza dell'attività cerebrale per ogni emisfero e crea da questi delle forme in rapido cambiamento. 24 righe di 16 diodi luminosi per un totale di 384, riflettono delle frequenze che vanno dalla più lenta delta (1,5 cicli/sec), alle rapidissime beta (40 cicli/sec).
In questo modo la simmetria destra o sinistra, o la sua mancanza, vengono efficacemente evidenziate. Allo stesso modo sono evidenziati il relativo ammontare dei ritmi beta, alfa, theta e delta in ogni istante.
Fino ad oggi Cade ha addestrato almeno 3000 persone in tecniche per produrre stati alterati di coscienza con più di 40.000 ore di monitoraggio e analisi strumentali. Precedenti ricerche di biofeedback basate su misurazioni più semplici si erano rivelata ambigue. Dopo un certo entusiasmo iniziale per le onde alfa (8 - 13 cicli/sec) gli scienziati avevano trovato che lo stato alfa non è di per sé sintomatico di uno stato di benessere in quanto può comparire anche in stati patologici.
Studi recenti hanno riferito la comparsa di onde beta inconsuetamente rapide in alcuni meditatori e guaritori.
I ritmi theta, caratteristici dello stato immaginativo (reverie) e della meditazione avanzata sono stati osservati anche in soggetti impegnati a fare dei calcoli. I risultati di Cade possono aiutare anche a riconciliare queste anomalie. Dopo migliaia di ore di osservazione, Cade e Blundel hanno identificato 5 maggiori forme degli stati di coscienza:
1) Tracciato EEG sbilanciato di un soggetto non addestrato, con attività beta nell'emisfero sinistro. In questi casi i due ricercatori hanno dimostrato che sono sufficienti anche solo poche ore di meditazione per migliorare questa asimmetria.
2) Ritmi alfa su entrami gli emisferi: calma. Attenzione distaccata, nessun pensiero, nessuna immagine.
3) Blocco del ritmo alfa. Consapevolezza passiva, ritmi beta e Theta simmetrici.
4) Ritmi alfa simmetrico più onde theta: meditazione. Calma, distacco, consapevolezza esteriore ed interiore.
5) Ritmi alfa più ampi che in 4), con bande beta e theta simmetriche: consapevolezza lucida. Questo stato particolare è quasi sempre simmetrico. I soggetti possono aprire gli occhi, conversare, passeggiare, risolvere problemi matematici leggere e capire libri senza disturbare lo stato di consapevolezza lucida. Questo stato è stato riscontrato regolarmente nei guaritori quando dicono che stanno mandando "energia di guarigione".
I ricercatori sostengono che questi ritmi dominanti si modificano in modo riproducibile grazie all'addestramento alla meditazione. Lo stato di meditazione provoca il rallentamento della frequenza, aumenta l'ampiezza e la simmetria. Dallo stato 1 allo stato 5 progressivamente si osserva un aumento di consapevolezza e creatività, e una marcata diminuzione dell'eccitazione. Lo stato 5 è probabilmente presente in ogni individuo molto realizzato quando è impegnato nella sua specialità, sia questa la meditazione Zen o uno sport.
I ricercatori stanno anche studiando un 6° stato che ha il tracciato EEG ovale e sembra essere associato alla sensazione soggettiva di stare creando la propria realtà.
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