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 Diana spiata da un satellite Usa
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Inserito il - 15/11/2003 : 21:18:26  Mostra Profilo
Diana spiata da un satellite Usa

La verità sulla morte della principessa forse custodita vicino a Washington

Da «La Padania», 5 novembre 2003


I francesi vogliono riesumarla: «Serve una nuova autopsia»

LONDRA - Non c'è pace per Diana. Il suo corpo potrebbe essere riesumato su richiesta delle autorità francesi, che accusano i britannici di aver impedito una vera e propria autopsia e di aver frettolosamente riportato in patria le spoglie della principessa morta sei anni fa in un incidente stradale a Parigi. Ma la verità sulla tragedia nel tunnel dell'Alma potrebbe anche arrivare nientemeno che da un satellite-spia, le cui registrazioni sono in mani americane.
Il satellite Usa sorvegliò la ex moglie di Carlo d'Inghilterra e il suo compagno Dodi Al Fayed.
Secondo quanto rivela un ex agente del Mossad, Gordon Thomas, queste informazioni «che potrebbero essere davvero utilissime», sono custodite in una cassetta blindata nel quartier generale dell'Nsa a Fort Meade, vicino Washington, e l'unico ad averne ascoltato il contenuto è il capo dello staff dell'Agenzia, il quale mantiene un riserbo strettissimo.

I francesi invece vogliono riesumare la principessa. Lo rivela il domenicale britannico Sunday Express, secondo il quale fonti del ministero della giustizia francese se la prendono con la famiglia reale e con il governo di Londra per come è stata gestita l'intera vicenda. «La decisione di imbalsamare la principessa e riportarla in Gran Bretagna entro poche ore dalla tragedia è stata presa a Londra. L'ordine è stato trasmesso alle autorità francesi dall'ambasciatore britannico a Parigi Sir Michael Jay. Se quell'ordine non fosse stato impartito, potete star certi che una vera autopsia sarebbe stata condotta qui», ha detto una fonte ministeriale al giornale.
Le autorità francesi a questo punto vogliono che sia riesumato il cadavere nella speranza che dall'autopsia possano emergere nuove informazioni che scagionino i medici parigini dal sospetto di non aver fatto abbastanza per salvare la vita alla principessa. In particolare i francesi sono infastiditi dalle illazioni sull'ora e dieci minuti che l'autoambulanza ha impiegato per trasportare Diana dal ponte dell'Alma all'ospedale distante meno di 5 chilometri.

L'imbalsamazione, dalla vita in su, è stata compiuta nella sala mortuaria di Parigi dalla patologa Dominique Lecomte, che ha proceduto malgrado la legge francese vieti questa procedura prima dell'autopsia in quanto la formalina usata inibisce ogni test tossicologico successivo. L'imbalsamazione, sia pure non completa, ha in ogni caso distrutto anche la possibilità di dire una parola definitiva su una presunta gravidanza di Diana che, secondo Mohammed Al Fayhed, sarebbe stata in attesa di un figlio di Dodi, il suo amante morto con lei nell'incidente. Il corpo di Diana riposa in un punto non precisato di un'isola che si trova al centro di un lago ad Althorp, la residenza degli Spencer, la famiglia della principessa. I misteri e le polemiche sulla tragica notte del 31 agosto 1997 in cui Diana e Dodi morirono nella Mercedes guidata dall'autista Henri Paul (anche lui deceduto) a folle velocità per sfuggire all'inseguimento dei paparazzi non si fermano qui.

Il fotografo Patrick Chauvel ha raccontato a una troupe della televisione britannica Channel Five che la polizia stradale francese trovò sul sedile posteriore dell'auto dove sedevano la principessa ed il suo amante delle droghe. Non si sa a chi appartenessero quegli stupefacenti, anche se l'ex maggiordomo di Diana Paul Burrel ha raccontato che la principessa sospettava che Dodi avesse il vizio della cocaina. Intanto ritorna alla ribalta la misteriosa vicenda di alcune videocassette che Diana registrò prima di morire in cui esprimeva giudizi pesantissimi su Carlo e la famiglia reale e raccontava di uno stupro omosessuale accaduto a Palazzo reale. Secondo The Observer quelle 20 cassette, che furono sequestrate nel gennaio 2001 dalla polizia in casa del maggiordomo Paul Burrell, sarebbero state distrutte, mentre un altro domenicale, News of the World, afferma che Scotland Yard ha dato tre giorni di tempo al cameraman che le girò, Peter Settelen, per rivendicarne la proprietà.

Peter Settelen era l'insegnante di dizione di lady Diana e ora in una nuova accesa disputa legale potrebbe cercare di riottenere le cassette, magari per arricchirsi vendendole a un canale televisivo. Controparte, la famiglia Spencer, capitanata dal fratello di Diana, il conte Earl Spencer, quasi certamente spalleggiato da Carlo e tutta la Famiglia Reale, che ha tutto l'interesse a nascondere per sempre queste memorie della principessa.
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