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 Zero Point Energy

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Fausto Intilla Inserito il - 19/10/2006 : 10:29:59
Zero Point Energy

Tratto da: http://www.edicolaweb.net/icone02a.htm

(Articolo di Daniela Bortoluzzi)

Una decina di anni fa, durante una conferenza internazionale, il Dr. Brian O’Leary, docente di fisica astronomica all’Università di Ivy League, negli USA e autore di vari libri, dichiarò che alcuni inventori e ricercatori "indipendenti" avevano dimostrato di poter sfruttare la ZPE, o "Zero Point Energy" (Energia a Punto Zero) che si trova nello spazio che circonda la Terra.

Lo studioso spiegò agli astanti che sarebbe stato possibile ricavare abbondante energia elettrica con un motore magnetico o con una specie di piccola scatola nera, costruiti appositamente per catturare la ZPE. La risorsa da sfruttare ci circonda ed è praticamente inestinguibile, tanto che la ZPE potrebbe alimentare le fabbriche, far correre le auto, illuminare le case e le strade o far partire un missile, risolvendo una volta per tutte il problema dell’inquinamento.
Il suo intervento come relatore si può riassumere in questi termini: "È un po’ come se fossimo appena usciti da un incubo lungo un secolo, in cui abbiamo basato la nostra tecnologia sulla costruzione di ‘dinosauri’ inquinanti. Se fossimo già nel 2020, e potessimo guardare indietro al secolo scorso con il senno di poi, capiremmo che quello è stato il secolo in cui abbiamo sfruttato la Terra oltre ogni limite, fino a toccare il fondo della ragione umana, rasentando la pazzia. E dopo averlo capito, torneremmo sui nostri passi. C’è da chiedersi come mai questa nuova sorgente di energia pulita non sia mai stata riportata dai media e, almeno in apparenza, nessuno se ne occupi. Non è la prima volta che le scoperte più straordinarie della storia, all’inizio, subiscono attacchi di ogni genere dalla scienza contemporanea, basta pensare a Galileo. La resistenza a una nuova idea è proporzionale alla sua importanza. Ecco perché i media non ne parlano: c’è da salvare un mercato mondiale di miliardi di dollari e all’umanità poco importa delle conseguenze ambientali ed ecologiche..."

Dopo qualche anno, la città di Wilsonville, nello stato dell’Oregon, ospitò un congresso completamente focalizzato sulla cosiddetta "New Energy", con ospiti Brian O’Leary e Alden Bryant, noto per aver lottato e ottenuto il "Trattato del Clima delle Nazioni Unite" e aver dato vita al movimento no-profit NEM, "New Energy Moviment". Il tema di questo secondo congresso si deve sicuramente all’eco della popolarità ottenuta per essere stato ascoltato dalla Commissione sull’Energia della California e per aver parlato alle Nazioni Unite e in vari programmi radiofonici e televisivi.

L’energia non si può distruggere e non si consuma mai, ma può essere integrata e trasformata in altra energia. Questa è fisica. Eppure nel mondo si continuano a produrre e nascondere residui tossici e scorie radioattive anziché pensare "seriamente" a fonti alternative. Nell’era della globalizzazione gli interessi dei singoli paesi sono messi a rischio della concorrenza; cosa importa se per contenere i prezzi bisogna inquinare i fiumi? L’importante è non farsi scoprire e non venire arrestati.
I nostri figli? I nostri nipoti? Cosa importa quello che succederà tra un secolo, quando noi non ci saremo più? I nostri figli, in fondo, non si potranno lamentare del benessere "economico" che stiamo preparando per loro...!

Il manifesto del NEM sostiene che l’unica soluzione ai problemi dell’umanità sta nella trasformazione dell’energia e nel modo di generarla. Tuttavia, a meno che al cambiamento non si accompagni un aumento di coscienza sulla distribuzione selvaggia, il tanto desiderato cambio graduale non risolverà che una minima parte dei problemi. Gli attivisti del NEM hanno un "grande obiettivo": far sì che tutti prendiamo coscienza della responsabilità di essere i custodi degli ecosistemi e questo avvenga con la conoscenza necessaria per trasformare quello che potrebbe influire negativamente su ogni forma di vita.
Negli ultimi anni ci sono stati molti seminari NEM in California, diretti dal Dr. Brian O’Leary e Meredith Miller, frequentati da un microcosmo di "ricercatori di soluzioni", dai sostenitori dell’ecologia e della giustizia sociale, a fisici, ragionieri, chimici, insegnanti e operatori sociali.

"La scienza della New Energy è in fase di ricerca e sviluppo", ha dichiarato recentemente O’Leary, facendo intendere che agli inventori serve aiuto. A chi gli ha fatto notare che sul mercato non esiste ancora nessuna invenzione basata su questa energia rivoluzionaria, ha replicato che bisogna essere realistici. "Chiedere agli inventori di oggi di realizzare prodotti finiti, sarebbe come aver chiesto ai fratelli Wright di far volare i passeggeri e spedire la posta... dopo il loro primo volo".
Nel frattempo, malgrado la dipendenza dal petrolio e i rischi della fissione nucleare, e il pericolo derivante dal bruciare combustibili fossili, sembra che i governi di tutto il mondo non abbiano alcuna fretta di promuovere davvero le nuove tecnologie di energia pulita su piccola scala. Sono stati realizzati accumulatori di combustibile, ma il pubblico non deve sapere che si progetta di produrre l’idrogeno - che farà funzionare gli accumulatori - con il carbone e la fissione nucleare...
Inoltre, sembra che dovremo attendere il 2050 prima di poter iniziare a usare la New Energy!
A quanto pare i governi mondiali non hanno urgenza, mentre sembrano averne molta le persone comuni. Chi ha bambini piccoli, dovrebbe dunque aspettare due generazioni per vedere i tanti desiderati cambiamenti? Come mai le tecnologie della cosiddetta "energia a punto-zero" stanno spuntando su tutto il pianeta come funghi, se sono destinate a languire?
Non ci si aspetta che la nuova energia sia una formula magica o la panacea di tutti i mali... ma se l’umanità si accorgesse che l’energia è potenzialmente abbondante, allora non sarebbe del tutto utopico pensare che cadrebbero gli interessi di alcuni governi a fare le guerre del petrolio. E se l’emergente scienza dell’energia "proveniente dallo spazio intorno a noi" fosse capita appieno, ci sentiremmo "cittadini del mondo" e saremmo consapevoli di disporre di una risorsa comune di energia pulita, sfruttabile da tutta la popolazione terrestre.
Aumentare la coscienza umana e guarire il pianeta non sono l’utopia del futuro! Anzi, sono fondamentali e devono procedere fianco a fianco con la New Energy. Quando si sente dire che "prima" di disporre di questa energia, l’uomo deve acquisire una coscienza ecologica, abbiamo l’impressione che venga creato il presupposto per frenare e bloccare gli sforzi degli inventori.
Recentemente si è perfino ipotizzato un illogico salto quantico nel momento in cui, per andare fino all’"Energia a punto-zero", si attraverserà quella solare... e poi, in fondo, siamo proprio sicuri che l’etere esista? Siamo sicuri che questa "colla universale" sia presente nello spazio?

Qualche anno fa si stava formando in Inghilterra un comitato per le "Energie del Futuro" da presentare al Parlamento Europeo. Questo comitato promuoveva coraggiosamente un altro tipo ancora di energia pulita e onnipresente, definita "Field Energy", "Energia dei Campi", che sfrutta... le radici dell’erba; all’Unione Europea avrebbe consigliato come combattere l’inquinamento creando tra le nazioni energia ecologica.
È facile immaginare, tuttavia, che un’iniziativa di questo tipo avrebbe avuto "qualche" difficoltà, dal momento che eventuali cambiamenti di questa portata avranno ripercussioni economiche selvagge, specialmente la riorganizzazione degli impianti e lo smantellamento delle vecchie strutture. Non se ne è saputo più niente, o quasi, fino a qualche settimana fa, quando...

Italia, legge 149 del 1° marzo 2006.
Benzina: È obbligo "pulirla" con 400mila tonnellate di biocarburante coltivato. [...]
Coldiretti: l'energia dei campi sarà presente per legge nei serbatoi di tutte le auto in circolazione. [...]

Oltre all’interesse per l’energia ricavata dalle radici dell’erba, un altro fattore che aveva fatto dei progressi negli ultimi dieci anni riguarda il livello di conoscenza tra gli sperimentatori.
Un recente congresso del NEM ha espresso solidarietà per il lavoro svolto dal Dr. Eugene Mallove, fondatore della "New Energy Foundation", e rammarico per la sua drammatica scomparsa, che ha sconvolto tutti i sostenitori della "Free Energy". Secondo l’investigatore John Rappoport, che seguì il caso, il Dr. Mallove fu assassinato proprio quando doveva presentare al congresso americano alcune determinanti prove scientifiche relativi alle sue scoperte sulla Fusione a freddo.

La censura sulle tecnologie "pulite" come quella della fusione a freddo, può essere applicata in molti modi, dall’inerzia alla violenza. L’importante sembra essere il mantenimento dello "status quo" del monopolio economico mondiale e, di conseguenza, quello energetico; i governi più deboli devono essere tenuti al guinzaglio da quelli potenti.
A questo proposito, il "Comitato degli Scienziati Preoccupati", "Union of Concerned Scientists" aveva a suo tempo denunciato il comportamento dell’Amministrazione Bush, che "ostacola in ogni modo le nuove scoperte scientifiche, laddove queste contrastino gli interessi corporativi".
Come puntualizzava Mallove, benché siano stati replicati molti esperimenti della New Energy, essi sono stati semplicemente ignorati...
Tra le varie invenzioni su cui aveva scritto, bisogna ricordare quelle del Dr. Mitchell Swartz, docente di Ingegneria Elettrica al Massachusetts Institute of Technology, funzionanti mediante reazione nucleare a bassa energia (LENR) e un congegno per le scariche elettriche che si incendia in modo diverso da quello normale; inoltre vengono descritti i motori alimentati a etere dei Dr. Paulo and Alexandra Correa del Canada.

All’inizio del 2004, al fisico inglese Harold Aspden, che si autodefinisce anti-Einsteiniano, fu rilasciato il brevetto per un "Apparato per Generare Energia Elettrica", dove la sua invenzione viene descritta in questi termini: "La produzione di elettricità può essere dimostrata in quanto in mezzo a un vuoto di campo, apparentemente questo viene investito da una corrente energetica il cui moto vorticoso è simile a quello di una trottola." Gli scienziati russi la chiamano "torsione del campo". Il brevetto di Aspen viene ora utilizzato dagli inventori come punto di riferimento. Un altro inventore inglese, Geoffrey Spence, sta già mettendo a punto un congegno basato su questo principio.
Pochi hanno sentito parlare dell’"Energia Radiante", un tipo di energia non distruttiva.
Ma nel sommerso dell’energia gli inventori studiano libri come "The Free Energy Secrets of Cold Electricity" del Dr. Peter Lindemann e "Lost Science" di Gerry Vassilatos.
Il pioniere dell’energia radiante è stato Nikola Tesla, il quale avrebbe potuto darci la soluzione tecnologica, se i magnati industriali non avessero già acquistato le miniere di rame per fare i fili elettrici da piazzare in tutto il paese. E non avevano nessuna intenzione di rinunciare ai loro profitti...
Da allora in poi, Tesla fu tagliato fuori. Aveva infatti dimostrato che per avere l’elettricità non servivano fili, e poteva essere propagata attraverso e attorno la Terra in una zona atmosferica chiamata cavità di Schumann, tra la superficie terrestre e la ionosfera...
Questa scoperta segnò la fine delle sovvenzioni governative per le sue ricerche, che tuttavia continuarono inventando o perfezionando strumenti che avrebbero rivoluzionato il mondo. Si preferì "lanciare" Thomas Edison, e la sua invenzione della corrente continua, insabbiando l’invenzione della corrente alternata da parte di Tesla, che fu invece la vera rivoluzione tecnologica del secolo scorso.
Vittima del più accanito ostruzionismo, i media ne fecero il ritratto di un vecchio inventore pazzo, la cui eresia scientifica fu perdonata da Einstein. Nessun riferimento al fatto che entrambi furono incaricati dell’"Esperimento Philadelphia" e responsabili di aver aperto, insieme, una porta spazio-temporale. E nulla fu detto circa la sua conoscenza su come sfruttare l’etere...
L’unica volta che si parlò abbastanza seriamente di Tesla alla TV americana, fu nel 2000, in occasione di una trasmissione in cui veniva presentato il libro "Master of Lightning" di Margareth Cheney che, per l’appunto, tratta del pensiero dello scienziato e del suo concetto di una natura ondulatoria dell’Universo. Un capitolo del libro tratta le dichiarazioni di Tesla circa una sostanza primaria che riempie tutto lo spazio emettendo etere. L’autrice spiega anche che Tesla iniziò a usare alcuni termini tipici delle filosofie orientali, dopo aver incontrato Swami Vivikenanda. Viene citata una dichiarazione del 1930, in cui Tesla spiega che tutte le cose provengono da un etere portatore di luce che agisce secondo il Prana, la Forza Creatrice Divina...

Evidentemente, le dinamiche politico-economiche sono talmente contrarie alle innovazioni sull’energia, che ci vorrebbe una serie di grandi eventi mediatici per scuotere la potente inerzia della situazione. Specialmente quella dei leader politici i quali, se da un canto dichiarano apertamente di volere soluzioni, dall’altro scartano quelle che non garantiscano loro il potere. È arrivato il momento di coinvolgere la popolazione mondiale, educando i cittadini sulle nuove risorse energetiche.
In Italia abbiamo l’esempio mediatico di Beppe Grillo, un personaggio che ha saputo usare la sua notorietà di comico e la sua intelligente satira per mettere in piazza la situazione vergognosa che vede le industrie mondiali responsabili di inquinamento sul pianeta. Purtroppo, dopo ogni sua performance televisiva, è regolarmente "defenestrato" per almeno un quinquennio... a dimostrare quanto diano fastidio le sue dichiarazioni. Pur continuando la sua lotta sommersa, esibendosi in spettacoli dal vivo in giro per l’itala, è fuori discussione che i colpi inferti durante i suoi "exploit" televisivi sono stati quanto di più sbeffeggiante si sia mai visto e udito davanti a un pubblico di milioni di utenti. Ma come succede in questi casi, la gente si limita a stupirsi, incuriosirsi, e fare il tam-tam dei "hai visto?" e "hai sentito?".
Poi di nuovo il nulla.

Nel 1997 fu firmato il "Protocollo di Kioto", un patto tra 180 nazioni contro l’inquinamento e l’effetto serra, responsabili del surriscaldamento terrestre e di conseguenza piogge torrenziali, inondazioni, frane e siccità a livello globale. A distanza di quasi dieci anni l’umanità si trova ancora in una situazione pressoché invariata, a causa degli interessi delle corporates americane e quindi delle multinazionali e dei paesi emergenti come la Cina e l’India, che non intendono rinunciare allo sfruttamento delle miniere di carbone, benché siano molto inquinanti.
L’Unione dei paesi Europei è in contrasto con il governo americano su questi punti fin dal G8 di Trieste nel 2001; infatti la rappresentante americana Christine Whitman, dopo aver accettato le basi del Protocollo di Kyoto, fu presto smentita da George W. Bush, appena eletto.
Secondo Bush l'accordo è contrario agli interessi americani e vincola le imprese rallentando la crescita del sistema produttivo. La Unione Europea, all'inizio, era compatta e i ministri per l’Ambiente in aprile decisero che avrebbero ratificato il protocollo anche senza gli USA. Germania, Svezia e Danimarca sarebbero disposti a procedere alla ratifica, ma altri paesi, tra cui l’Italia, preferiscono temporeggiare contando su una mediazione con Bush il quale, intanto, propone di incrementare la produzione di energia elettrica e anche nucleare, sfruttando l’Alaska.
Nel frattempo, Madre Natura ha iniziato a esprimere tutta la sua rabbia, e infatti gli USA sono stati investiti da uragani di forza spaventosa, e da alluvioni senza precedenti...

I pionieri della "Lost Science" furono tenuti al bando, e così anche quella letteratura che ne parlava; in questo modo nessuno avrebbe compreso l’energia radiante e nemmeno la scienza di qualità. Adesso siamo in una fase molto delicata: viviamo una sorta di rinascimento scientifico, imbavagliato dall’oscurantismo imposto da "alcuni" governi. Tuttavia, la volontà crescente di "urlare" al cambiamento, unita alla forza mediatica di Internet, dovrebbe sbaragliare le forze negative che ostacolano quotidianamente l’elevazione della coscienza della nostra razza, in questa fase difficile e buia che i Veda indicano come "Kali Yuga"...

E-mail dell'autrice: daniela.bortoluzzi@fastwebnet.it


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