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 I collegamenti neurali e la loro intensita'

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 05/09/2018 : 10:42:03
I collegamenti neurali e la loro intensita'

04 settembre 2018

Uno studio di reti neurali ha dimostrato che è la struttura delle ramificazioni dendritiche a determinare una caratteristica universale del cervello umano, ovvero l'ampia gamma d'intensità delle sinapsi che collegano tra loro i neuroni (red)

da lescienze.it/news

I neuroni, le cellule che costituiscono il tessuto nervoso, condividono tutti un’unica struttura di base, costituita da un corpo cellulare, o soma, che contiene il nucleo, e da prolungamenti che possono essere di due tipi: gli assoni – uno per ogni neurone – che conducono il segnale nervoso dal soma verso altri neuroni, e i dendriti, che conducono il segnale, proveniente da un altro neurone verso il soma. La connessione tra neuroni è garantita dalle sinapsi, che possono collegare gli assoni di un neurone con i dendriti, l’assone o il soma di un altro neurone.

Secondo un paradigma ritenuto valido per molti decenni, il processo di apprendimento sarebbe da attribuire in massima parte proprio alle sinapsi, che possono rafforzarsi o indebolirsi, in modo plastico, a seconda delle necessità cognitive del cervello. Ido Kanter e colleghi della Bar-Ilan University, in Israele, propongono invece un modello diverso, che hanno battezzato apprendimento dendritico. In un articolo pubblicato su “Scientific Reports”, il gruppo dimostra, sulla base di simulazioni condotte nell’ambito teorico delle reti neurali, che proprio l’apprendimento dendritico è alla base di una caratteristica generale comune a tutti i cervelli umani, e cioè l’ampia gamma d’intensità delle sinapsi.

L’idea dell’apprendimento dendritico, avanzato per la prima volta in un articolo pubblicato a marzo di quest’anno sempre su "Scientific Reports", si può capire considerando che ogni neurone raccoglie segnali da diversi rami dendritici e invia segnali attraverso il suo unico assone, e che il sistema di collegamenti cerebrali è definito da una gerarchia costituita dai seguenti livelli: neuroni di input, assoni, sinapsi, dendriti e neurone di output. La mappa complessiva delle connessioni cerebrali è l’esito dell’attività cerebrale spontanea e casuale del cervello, oppure può essere determinata da una significativa attività di apprendimento.

Il precedente lavoro di Kanter e colleghi aveva dimostrato che la dinamica propria dell’apprendimento dipende in modo cruciale dal livello gerarchico dei dendriti, da cui il nome di apprendimento dendritico. Il nuovo studio dimostra che il livello dei dendriti è responsabile dell’ampia gamma d’intensità che può avere una sinapsi e del fatto che la quota di collegamenti forti e deboli rimanga, nel complesso, pressoché costante nel tempo, anche se ciascuna sinapsi può variare notevolmente d’intensità.

Un’altra peculiarità universale dei collegamenti neurali, sottolineano i ricercatori, è che le sinapsi forti si attivano in un tempo brevissimo, mentre quelle deboli in un tempo più lungo.

Complessivamente, il risultato determina nuovi scenari per lo studio teorico delle reti neurali che potrebbe portare a nuove e interessanti applicazioni d’intelligenza artificiale.

http://dx.doi.org/10.1038/s41598-018-31523-1

https://www.nature.com/articles/s41598-018-23471-7






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