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Inserito il - 24/06/2008 : 13:10:15 L'Oms contro i condizionatori
di: Adriana Bazzi
Data articolo: giugno 2008
Fonte: www.corriere.it
«Danneggiano l'ambiente». Le linee guida: «Meglio usare i ventilatori»
Affrontare l'afa rispettando l'ambiente. E l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) si adegua. I nuovi piani di emergenza contro il caldo, dice la sezione europea dell’organismo internazionale che si preoccupa della salute di tutto il pianeta, devono essere ecologically correct e, fra l'altro, scoraggiare l'uso dell’aria condizionata. Ci aveva già pensato l'anno scorso Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, che aveva invitato i dipendenti ad abbandonare la cravatta per un abbigliamento più informale che permettesse l'innalzamento di un grado della temperatura negli uffici della compagnia. Ma ci sono persone che soffrono quando sono esposte a temperature troppo elevate: gli anziani, per esempio, e i bambini.
L'ex ministro della Salute Girolamo Sirchia aveva a suo tempo suggerito a persone di una certa età di ripararsi nei centri commerciali «condizionati» per evitare i guai da un’eccessiva esposizione al caldo. Adesso l'Oms mette a punto linee-guida che dovrebbero servire per affrontare le alte temperature estive, ma con un occhio più attento all'ambiente e agli impianti di condizionamento. Questi ultimi consumano una grande quantità di energia e comportano una notevole emissione di gas a effetto serra. Tanto per avere un'idea: un solo grado in più nell'ambiente (tarando adeguatamente l'impianto di aria condizionata) consente di risparmiare circa il 9 per cento di energia elettrica e una proporzione equivalente di CO2. Ma ci sono anche sistemi alternativi al condizionamento o «integrativi».
«Se parliamo di uffici, alberghi, negozi o ospedali — commenta Gaetano Maria Fara, igienista all’Università La Sapienza di Roma — il suggerimento è quello di aumentare la temperatura e soprattutto di ridurre l'umidità e favorire il movimento dell'aria. Se le temperature esterne sono alte, all'interno basta che il termometro si assesti sui 24-25 gradi. Non c'è bisogno dei 18 gradi a tutti i costi». Vale, tra le altre cose, la pena di ricordare che una ricerca di qualche tempo fa, firmata anche da un italiano, il veronese Angelo Pietrobelli, aveva individuato nell'aria condizionata una delle cause di obesità: se l'organismo si abitua a certe temperature non spreca energie per adeguarsi ai cambiamenti e le accumula sotto forma di grasso. «Se parliamo poi di abitazioni private — continua Fara — conviene fruttare il “sistema Casablanca” (dal nome del celebre film con Humphrey Bogart, ndr): ventilatori molto grandi con pale molto lunghe che girano a velocità molto bassa: muovono l'aria attorno al corpo delle persone e aumentano la sensazione di fresco». Purché gli ambienti siano ultra-spolverati, altrimenti si sollevano polveri fastidiose e magari allergizzanti.
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