V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
admin |
Inserito il - 31/05/2008 : 11:26:51 Sequestrati, trattati e...
...contenti
di: Davis Fiore
Data articolo: maggio 2008
Una famiglia spezzata e due ragazzini “sequestrati” con provvedimento del Tribunale dei minori. È quanto accaduto nei mesi scorsi a Basiglio, piccolo comune nell'hinterland milanese, dove la figlia Giorgia di 9 anni è stata allontanata per un disegno un po' così, che poi è risultato essere stato fatto da un compagno di classe. La vicenda ha avuto un lieto fine e i ragazzi hanno riabbracciato la famiglia, ma le domande sono molte e la gente del posto si è mobilitata in cortei di denuncia.
Motivo di tanta preoccupazione è il modo in cui i diritti di tutti noi possono essere violati con diagnosi pseudo-scientifiche di tipo psicologico. Esami non ne esistono, per diagnosticare un disturbo mentale è sufficiente un'opinione , una valutazioni soggettiva o un semplice test, non dissimile da quelli che troviamo sulle riviste. Test che da anni sono distribuiti in molte scuole italiane, dove i ragazzi vengono indirizzati verso centri neuropsichiatrici. Proprio in questi giorni in asili nido e scuole elementari di diverse regioni italiane come il Veneto, prendono il via i cosiddetti Questionari Italiani del Temperamento (Quit).
Se consideriamo nel complesso i bambini indirizzati verso questi centri, i circa 40 mila sottratti alle famiglie e i più di trentamila sotto psicofarmaci, ci rendiamo subito conto dell'estensione di questo fenomeno. Ma non è finita qui, gli psichiatri ritengono che l'8 per cento dei ragazzi sia affetto da ADHD, questo spalanca la strada a operazioni di trattamento ben più massiccie. È necessaria un'ampia opera di informazione per fare in modo che tutto questo non accada e che l'Italia non ripercorra le tragiche vicende verificatesi negli ultimi anni in America con il Ritalin.
Non si può più accettare che avvengano situazioni come quella di Basiglio, che i bambini vengano diagnosticati affetti da disturbi e debbano seguire iter inutili e dannosi che rendono impossibile individuare i problemi reali, spesso di tipo pedagogico o sociale, che niente hanno a che vedere con aspetti clinici. Soprattutto, non si può più accettare che un bambino venga allontanato dalla famiglia in seguito a valutazioni soggettive e superficiali.
|
|