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Inserito il - 28/05/2008 : 11:46:03 Un ormone per la longevità
Data articolo: maggio 2008
Fonte: www.ilmessaggero.it
Per un lui più longevo? La chiave della speranza è in un ormone
Forse anche lui potrà finalmente vantare una longevità sempre tanto invidiata alle donne. Un ormone potrebbe aprire le porte ad una vita più lunga, e questa volta solo per gli uomini. L' Igf-1 o fattore di crescita insulino-simile 1 è stato riconosciuto come attivo in uomini che hanno mostrato una maggiore aspettativa di vita e minor rischio cardiovascolare secondo uno studio di Michael Brugts dell'Erasmus Medical Center di Rotterdam pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology e Metabolism.
L'indagine ha coinvolto 376 anziani tra 73 e 94 anni ed è stata resa possibile da un nuovo metodo di analisi del sangue che permette di misurare il livello di funzionamento (appunto la bioattività) dell'ormone nell'organismo.I centenari infatti rimangono pochi, pur essendosi la vita allungata per tutti. Il loro segreto è di certo il frutto di un mix di fattori tra cui qualche predisposizione genetica alla longevità e l'ambiente e gli stili di vita.
Nel tempo alcune molecole sono state indicate da vari studi scientifici come possibili «rimedi» alla vecchiaia. Famoso è divenuto ad esempio il resveratrolo, antiossidante di cui è ricco il vino rosso e che, pare, allunghi la vita. Ma in realtà molte delle molecole scoperte sono ormoni, per esempio l'ormone della crescita che in Usa, dove la rincorsa alla longevità è diventata un vero business, spopola tra gli over-50 che non accettano di invecchiare. C'è chi è disposto a spendere 1000 dollari al mese per una miscela di ormoni e integratori alimentari che promette di mantenere giovani, per una cura che dura almeno sei mesi. E non se ne conoscono eventuali effetti collaterali a lungo termine.
Gli esperti già da tempo invitano anche a non cedere alle «illusioni» e alle promesse del Deha, la cosiddetta «melatonina del Duemila», l'ormone capace di bruciare i grassi corporei, fortificare il sistema immunitario, prevenire o ritardare la progressione del morbo di Parkinson e l'Alzheimer. La rapida diffusione e l'uso pressoché incontrollato negli Stati Uniti di questa sostanza, pubblicizzata come antidoto contro la vecchiaia, ha registrato la comparsa di danni molto gravi. Tra queste, nell'uomo casi di cancro alla prostata e nella donna effetti mascolinizzanti, epatite tossica transitoria, oltre all'ipotesi di tumori a livello di apparato riproduttivo.
L'ormone IGF-1 potrebbe aggiungersi all'elenco degli ormoni della giovinezza. La sua attività rientra in un complesso meccanismo cellulare implicato nella crescita, nella fertilità, nella riproduzione, nelle funzioni immunitarie, in metabolismo degli zuccheri e controllo della glicemia. Tra i molti attori nel gioco della longevità, a dir il vero,il fattore di crescita insulino-simile 1 è noto da tempo agli esperti: sembra partecipi al controllo della lunghezza di vita, ma fino ad ora mancava un'osservazione così diretta.
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