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Inserito il - 17/11/2011 : 11:41:58 In Italia si registra un incremento dei casi di autismo
12 novembre 2011
In Italia aumentano i casi di autismo: oggi questa malattia colpisce 1 bambino su 200. Una crescita troppo elevata di un disturbo che molte volte viene diagnosticato in ritardo e affrontato con terapie non idonee.
È una malattia che se riconosciuta in tempo è possibile migliorarne la qualità di vita dei bambini. “Un sono metodo non funziona per tutti”, osservano Federico Bianchi di Castelbianco e Magda Di Renzo, rispettivamente direttore e responsabile del servizio Terapia dell’Istituto di Ortofonologia che di fatto propongono due progetti distinti – uno relativo all’individuazione del disturbo, l’altro alla terapia – evidenziando che circa il 70% dei bambini in cura ha migliorato la propria diagnosi passando da una situazione di autismo ad una di spettro autistico, mentre il 24% è addirittura uscito dall’autismo a dimostrazione che questo disturbo che si può vincere.
L’IdO ha proposto due iniziative innovative e ne discute al centro del convegno scientifico dal tema “Autismo Infantile. La centralità della diagnosi precoce per un progetto terapeutico mirato”, presentato oggi al convegno ‘Direfuturo-Il Festival delle giovani idee’ e promosso dallo stesso Istituto, in collaborazione con la Fondazione Telecom Italia e la casa editrice Magi Edizioni.
Il primo obiettivo raggiunto dall’istituto, è stato quello di distinguere all’interno della “disomogenea categoria dei bambini con disturbi autistici” due sottogruppi definiti con sintomatologia lieve e severa in base alla gravità dei punteggi ottenuti con le scale standardizzate: Autism diagnostic observation schedule Generic (Ados-G) e Childhood autism rating scale (Cars). Ciò che è emerso in modo sorprendente è stata la presenza di intenzionalità nel sottogruppo con sintomatologia lieve, ovvero il fatto che esista la possibilità che il bambino possa comprendere le intenzioni dell’altro.
Si tratta di una scoperta che ha messo “in discussione la ‘teoria della mente’ come spiegazione della maggior parte delle bizzarrie del bambino con autismo”, spiega Di Renzo nel sottolineare che “l’esperienza clinica ha evidenziato che lo sviluppo del bambino autistico segue le stesse linee di quello normodotato ma con tempi molto più lenti”.
Fonte: takecareblog.iljournal.it
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