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Inserito il - 09/11/2011 : 11:42:37 I giochi di società nella Nuova Era
di Giampiero Cara
Dei monaci indiani, solennemente riuniti in un antico tempio, a turno tirano i dadi e muovono la loro pedina su un percorso a caselle simile al "gioco dell'oca".
Riesce difficile immaginare una scena del genere. Eppure è proprio così: in India, sin dall'antichità, uno degli strumenti a disposizione di monaci e saggi per "conoscere se stessi" attraverso i principi dell'induismo è il Gyan Chaupad. Letteralmente, "gioco con dadi per la conoscenza".
Oggi anche l'Occidente sta scoprendo l'importanza del gioco come strumento di autoconoscenza e di evoluzione interiore. Grazie soprattutto alla crescente diffusione di movimenti e filosofie spirituali, spesso assai influenzati da dottrine orientali. Tra i principi della Nuova Era, infatti, ci sono il superamento di limiti e condizionamenti attraverso la libera espressione della creatività personale e la scoperta del piacere di imparare, da soli o insieme agli altri ma senza gerarchie, scegliendo la gioia come "maestra di vita".
E' IN GIOCO LA CONSAPEVOLEZZA
In quest'ottica, il gioco, soprattutto di società, assume un'importanza particolare. Soltanto, però, se è un "gioco di consapevolezza".
Cosa significa? "E' un tipo di gioco molto particolare", spiega Enrico Cheli, sociologo e psicologo fiorentino che insegna all'Università di Siena. "Ha una struttura simile a quella del Monopoli ma assomiglia di più al 'Piccolo chimico': si gioca non con soldi falsi ma con sostanze vere che danno origine a reazioni vere, sia pure più contenute rispetto a quelle di un laboratorio".
Le "sostanze vere" in questione sono gli obiettivi del gioco, che devono coincidere con quelli reali della vita del giocatore. Le "reazioni vere", invece, sono rappresentate da tutto ciò che avviene durante il gioco. Ad ogni tiro di dadi, si ricevono da intuizioni, oracoli, aiuti angelici e messaggi dall'inconscio - tutti sotto forma di apposite carte - le indicazioni di cui si ha bisogno per realizzare le proprie aspirazioni anche nel gioco della vita.
Prospettiva allettante, senza dubbio. Ma funziona davvero? Il professor Cheli è convinto di sì. E infatti, ha ideato "Insight", il primo "gioco New Age" italiano, sfidando il prevedibile scetticismo degli ambienti accademici in cui lavora.
"Il mio gioco, come altri di questo tipo", spiega, "si basa sul principio di sincronicità o affinità, secondo il quale le situazioni, le esperienze e le persone in cui ci imbattiamo nella vita, e quindi anche nel gioco che la rappresenta simbolicamente, non sono casuali, ma derivano dall'affinità tra noi e loro.
In altre parole, che ce ne rendiamo conto o no, noi incontriamo ciò che è in qualche modo in sintonia col nostro stato interiore e con le nostre esigenze di quel certo momento, e che è appropriato per comunicarci i significati e gli insegnamenti di cui abbiamo bisogno per conoscere più a fondo noi stessi e realizzarci nella vita".
Insomma, noi giochiamo a dadi, ma Dio, come sosteneva Einstein, non fa altrettanto.
I PRINCIPALI "GIOCHI NEW AGE"
Ma come si usano i nuovi "giochi di consapevolezza"? Ecco una breve guida ai tre più affermati e significativi.
LILA (Ed. Il Punto d'Incontro, £ 42.000, Euro 21,69) - E' il gioco più antico, quello utilizzato dai monaci indiani. Nell'Induismo, infatti, "lila" è il gioco di Dio, di cui il mondo non è che lo scenario.
I giocatori (massimo quattro o cinque) possono cominciare a muovere il loro simbolo (un anello o un altro oggetto personale) dalla casella iniziale della "Coscienza Cosmica" solo dopo aver tirato col dado un sei, che simboleggia la nascita. La morte, invece, non esiste: l'essenza individuale che partecipa al gioco cambia soltanto forma mediante la reincarnazione, e attraversa gli otto livelli di gioco sospinta dai lanci del dado del karma.
Il gioco finisce quando, completati tutti i livelli, un giocatore ritorna alla casella della Coscienza Cosmica da cui è partito, che in questo caso rappresenta la liberazione dal ciclo di morte e rinascita.
IL GIOCO DELLA TRASFORMAZIONE (Ed. Il Punto d'Incontro, £ 110.000, Euro 56,81) - Più che di società, si tratta di un gioco "di comunità", visto che è stato inventato, alla fine degli anni Settanta, nella cittadina scozzese di Findhorn, dove si trova uno dei centri più significativi della Nuova Era.
Partendo dalla definizione, su un foglio apposito, del proprio obiettivo di gioco (ossia qualcosa che si desidera davvero realizzare nella vita), ognuno dei giocatori (da due a quattro) riempie la propria "busta dell'inconscio" con varie carte e inizia il gioco nascendo al livello fisico (scheda rossa).
Mentre si percorre il tabellone a colpi di dado, si seguono le istruzioni relative alle caselle in cui ci si ferma e si acquistano consapevolezze e aiuti angelici, fino a riempire la scheda rossa, segno che si è imparato a padroneggiare il piano fisico. Si passa allora al livello emozionale (arancione), quindi a quelli mentale (giallo) e spirituale (viola).
Nel frattempo, si svuota la propria busta dell'inconscio delle carte in esso contenute affrontando le conseguenti "lacrime", che simboleggiano il dolore che proviamo quando facciamo emergere emozioni represse. Il gioco può terminare quando almeno uno dei giocatori ha completato tutti e quattro i livelli, non ha più alcuna lacrima da versare e la sua busta dell'inconscio è vuota.
INSIGHT, VIAGGIO NELLA CONSAPEVOLEZZA (Compagnia degli Araldi, £ 115.000, Euro 59,39) - Ideato nel '94, è il primo "gioco New Age" italiano. Il titolo, però, è in inglese e significa "intuizione", perché il suo scopo è quello di sviluppare nei giocatori (massimo otto) proprio questa qualità, che consente di interpretare anche nella vita il linguaggio delle apparenti coincidenze al fine di trarne spunti preziosi per risolvere i propri problemi.
Ogni giocatore sceglie fino a tre obiettivi personali su cui imperniare il gioco, quindi percorre col dado un piccolo circuito giallo a forma di spirale. Se riesce a superarlo (può ripeterlo fino a tre volte) vuol dire che gli obiettivi scelti sono appropriati al suo cammino evolutivo, altrimenti deve modificarli.
Giunto sul circuito grande a forma di elica (simbolo dell'infinito), il giocatore incontra caselle di vario tipo che gli propongono situazioni, messaggi ed esercizi da cui può trarre spunti e suggerimenti utili al raggiungimento dei propri obiettivi. Ogni volta che ciò accade, aumenta di un punto il suo "livello di consapevolezza", fino ad arrivare ad un massimo di sette punti, il che segna la fine del gioco.
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