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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
admin
Inserito il - 04/07/2011 : 10:42:35 La battaglia per la fusione fredda continua
di Gianni Degli Antoni, Vincenzo Valenzi
Sergio Focardi e Andrea Rossi, insieme ai loro colleghi e investitori, hanno riaperto la speranza in un futuro energetico migliore per l’Umanità tutta: la Fusione Fredda sembra essere sempre più vicina...
A parte la dietrologia che lascia il tempo che trova (e ne potrebbe trovare tanto in casi del genere), può essere utile entrare nel merito delle posizioni di Steve Krivit, che fa una lezione di etica, di scienza, e di mercato su cui riflettere.
Dopo oltre vent’anni in cui la Fusione Fredda è stata bandita dalle sedi ufficiali, con i ben noti tentativi di togliere le aule alle conferenze di Allan Widom che adesso viene celebrato negli USA come uno dei principali teorici nucleari (Mr Kilowatt del 16/06/2011: E-cat, la NASA conferma), dopo che è stato richiesto a gran voce un esperimento che dimostrasse in modo inequivocabile il surplus di energia in modo ripetibile e riproducibile, quando grazie al Genio Italico di Andrea Rossi e alla sagacia e determinazione del vecchio Preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Bologna Sergio Focardi, si è riusciti nel produrre un dispositivo che funzionasse in modo efficiente e riproducibile, viene lanciata una nuova campagna di delegittimazione della persona di Andrea Rossi.
Ciò viene fatto ripercorrendo in modo disinvolto la straordinaria carriera di un innovatore http://newenergytimes.com/v2/sr/RossiECat/RossiPetroldragonStory.shtml , che già vent’anni fa aveva lanciato la produzione di diesel dai rifiuti, avviando a soluzione quella che ancora oggi è la tragicommedia napoletana della spazzatura, e che ha aperto la strada ad altre Società che si occupano di trasformare un problema, la spazzatura e i rifiuti in generale, in una risorsa energetica ed economica, come si evince da diverse tecnologie immesse sul mercato.
Così, mentre le economie dell’Occidente, con relative aziende e famiglie, sono strozzate dal caro benzina (arrivato a 3.000 delle vecchie lire contro le cento lire di qualche decennio fa), mentre l’aria che respiriamo diventa sempre più tossica nelle città e non solo, mentre il Mondo Scientifico mediamente si limita a leggere i trattati e a controllare la congruità con non ben chiare leggi della fisica, bandendo le grandi innovazioni come spazzatura e pseudoscienza (da Piccardi a Eccles, da Fleischmann a Benveniste per citare gli ultimi), con argomenti e toni che ricordano malamente la Santa Inquisizione; davanti a dati sperimentali impressionanti http://vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=12728%3Ala-fusione-fredda-e-piu-vicina&catid=5%3Aultime&Itemid=121&lang=it che finalmente mettono su una base certa e solida vent’anni di esperimenti sulla fusione fredda, davanti alle applicazioni in via di sviluppo di prodotti reali che potrebbero togliere dall’incubo energetico l’Europa e non solo (strozzata tra le forniture di petrolio arabo e quelle del gas russo), che si fa?
Si fa etichetta sulla qualità delle misure, sulla morale delle persone, sulle teorie che non ci sono e i fa scandalo sulla protezione del segreto industriale, che ha poche vie per difendersi in un mondo di concorrenti agguerriti, che tentano a torto o a ragione di copiare ciò che è debolmente protetto e proteggibile in termini di proprietà intellettuale e industriale.
Ad oggi, a nostro avviso, non ci rimane che ringraziare ancora una volta Sergio Focardi e Andrea Rossi che insieme ai loro colleghi e investitori hanno riaperto la speranza in un futuro energetico migliore per l’Umanità tutta. Il ringraziamento va esteso ovviamente a tutti i pionieri della Fusione fredda ( http://vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9964&catid=5%3Aultime&Itemid=121&lang=it ) che hanno sfidato l’ostracismo del gran mondo scientifico, e non solo per amore della verità e della scienza, mettendo a rischio le loro carriere e le loro famiglie.
Il cammino è ancora lungo e come per tutte le scoperte rivoluzionarie (il telefono, il volo, l’elettronica, i farmaci) la via per arrivare ad una maturità che valorizzi a pieno il potenziale innovativo della scoperta e permetta di governarne i rischi è tortuosa e lunga.