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Inserito il - 09/06/2011 : 10:51:03 Il batterio killer sconfitto da un miracolo: un vaccino messo a punto un anno fa
07 giugno 2011
È davvero un grande miracolo. Un miracolo italiano. E la cosa più miracolosa, è che l'annuncio dell'imminente vaccino contro la malefica Escherichia Coli sia arrivato circa un anno PRIMA dell'epidemia che è scoppiata in Europa. Le vie della Provvidenza sono davvero infinite.
Come infinita è la gratitudine che dobbiamo nutrire verso la Novartis, che dopo averci salvato tutti dall'epidemia di suina con un tempestivo vaccino, ecco che in quel di Siena nel 4 maggio scorso annuncia di aver identificato antigeni di E.Coli mai scoperti prima (prima della seguente epidemia) e quindi di essere sulla buona strada per produrre il fatidico vaccino.
Ma le mirabili non finiscono qui. Anche una compagnia canadese ha appena comunicato di aver pronto il vaccino, proprio lì nel cassetto, quello giusto giusto per la variante O157:H7 tedesca, che servirà per inoculare le miliardi di vacche residenti sul pianeta e renderle inabili a produrre il batterio.
Davvero noi comuni mortali dobbiamo stupire ed inchinarci davanti alla scienza, che riesce persino a prevedere il futuro grazie ai suoi misteriosi esoterici poteri.
Fonte: crisis.blogosfere.it
http://crisis.blogosfere.it/2009/09/vaccino-a-pensare-male-si-fa-peccato.html
http://www.theglobeandmail.com/life/health/new-health/health-news/canadian-vaccine-offers-hope-for-global-scourge-of-e-coli/article2042350/
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Novartis, il vaccino universale per Escherichia coli non è più un’utopia
Martedì 04 Maggio 2010 14:51
Grazie alla genomica individuati antigeni di Escherichia coli mai identificati prima
La scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista PNAS, è di un team di ricercatori di Novartis Vaccines and Diagnostics, guidati da Rino Rappuoli
Si svelano i misteri che circondano Escherichia coli (E. coli) e si apre la strada a un vaccino universale in grado di proteggere dalle infezioni causate da questo germe, uno dei batteri più noti agli scienziati, ma contro il quale non è stato ancora messo a punto un vaccino per la grande varietà di ceppi del batterio. L’infezione da E. coli, germe che normalmente vive all’interno dell’intestino umano ove si riproduce a una temperatura di 37 gradi, oltre a essere il responsabile di circa l’80 per cento di infezioni delle vie urinarie, è particolarmente temibile per i neonati. Infatti, proprio questo batterio (in particolare i ceppi che contengono il polisaccaride K1) rappresenta la seconda causa di meningite neonatale.
La speranza di un vaccino in grado di proteggere i più piccoli da questa gravissima infezione causata da E. coli viene da una ricerca del team di Rino Rappuoli, Global Head of Vaccines Research di Novartis Vaccines and Diagnostics, che per la prima volta ha messo a confronto tutti i ceppi di E. coli in grado di dare o meno infezioni, facendo uso della genomica, la branca della biologia molecolare che si occupa dello studio del genoma degli organismi viventi. Grazie a questa approfondita analisi, che ha confrontato ceppi batterici patogeni e non, si è arrivati a identificare 230 antigeni presenti esclusivamente nei batteri responsabili di quadri clinici significativi. Questi antigeni sono stati analizzati per la loro capacità di indurre una risposta immunitaria protettiva, cioè stimolare la produzione di anticorpi specifici in grado di proteggere dalla malattia. In questo modo sono stati identificati i nove migliori antigeni in grado di proteggere dai segni e sintomi legati all’infezione da E. coli patogeni.
L’intera ricerca è pubblicata sul numero odierno della rivista statunitense Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) e rappresenta un fondamentale passo avanti sulla strada di un vaccino universale in grado di proteggere contro questo batterio. «La genomica offre potenzialità sempre maggiori nella ricerca e grazie ad essa abbiamo trovato antigeni che nessuno aveva identificato prima, nonostante l’E. coli sia uno dei patogeni conosciuti da più tempo e più a fondo - spiega Rino Rappuoli -. Questi antigeni sono in grado di proteggere nei modelli che sono stati individuati, ma sono anche presenti e conservati in quasi tutti gli E. coli patogeni, e quindi hanno la potenzialità per essere utilizzati come componenti di un vaccino universale».
http://www.sienafree.it/salute-e-benessere/salute/10185-novartis-il-vaccino-universale-per-escherichia-coli-non-e-piu-unutopia
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http://www.youtube.com/watch?v=KaRwnKDkaJU
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