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Inserito il - 04/03/2011 : 11:28:24 Ecosistema dei parchi gravemente compromesso
03 marzo 2011
L'uomo ha sovvertito ampiamente la natura, mettendo a coltura la terra e ricavandone campi e prati, giardini e parchi. In questo modo, nel corso dei secoli, l'aspetto originario delle aree bucoliche e silvestri è cambiato e, con esso, la composizione del mondo vegetale ed animale.
Numerose piante selvatiche sono scomparse, altre si sono adattate alle mutate condizioni, altre ancora sono arrivate dalle steppe dell’Europa orientale e dall'America. Molte di esse si sono insediate come erbe "infestanti" nei campi di cereali, sui viottoli, al margine delle strade, tra le macerie, in mezzo alle siepi, lungo gli steccati e sui muri.
Anche molti animali albergano nelle vicinanze degli stanziamenti umani: alcune specie dell'avifauna sono di casa nei parchi urbani e nei giardini. Passeri, rondoni, cicogne, taccole e gufi nidificano nelle case, sui tetti o sui comignoli; cinciallegre, merli, fringuelli, pettirossi, cardellini e molti altri passeriformi vivono tra i cespugli e gli alberi delle aree verdi all'interno delle città. Vivono o vivevano?
I sensi ottusi e l'ovattata indifferenza in cui siamo sprofondati ci impediscono di notare come i parchi ed i verzieri, piccole oasi di verde nel grigio deserto delle città, abbiano subìto una metamorfosi in questi ultimi anni: la flora, bene o male, sembra, per ora, resistere, ma i volatili che riempivano l'aria di canti, dove sono finiti? Un tempo non era difficile intravedere, tra le fronde delle piante, qualche capinera o un fiorrancino o un pettirosso dalla vivace livrea. Talora si udiva il cinguettio di un verzellino o di un ciuffolotto scarlatto. Gli stessi merli ed i passeri domestici sono sempre più rari, mentre è un caso del tutto eccezionale imbattersi in una calandrella o in un rigogolo dal bel piumaggio giallo dorato.
Al sorgere del sole o al tramonto, il chiassoso concerto dei passeriformi si è affiochito in uno sparuto e flebile bisbiglio o, peggio, si è spento in un silenzio spettrale. Un po' alla volta, ma in modo irreversibile, le irrorazioni clandestine, principale causa della moria che ha colpito pipistrelli, imenotteri, coleotteri, piccoli mammiferi, anfibi... hanno provocato pure lo sterminio dell'avifauna, privata del suo nutrimento, costituito da piccoli insetti, vermi, semi, frutti. Un tempo, dopo un acquazzone, si vedevano frotte di merli che beccavano i lombrichi spinti sulla superficie della terra dalla pioggia scrosciante. Oggi dopo sporchi piovaschi, i giardini sono ancora più squallidi e muti.
Tutto ciò è avvenuto tra l'incuranza di molti fra noi: le madri con i loro figli si recano nei giardinetti per attaccarsi al cellulare, mentre i pargoli si arrampicano su strutture ludiche di plastica e di ferro o scorrazzano tra aiuole soffocate dal cemento.
Non bisogna, però, lamentarsi: le zone verdi sono, oggigiorno, aree wi-fi. Ci collegheremo alla Rete, immersi in un ambiente elettromagnetico particolarmente salubre: la tecnologia è il futuro, la tecnologia è la nostra salvezza.
Autore: Zret
Fonti: tankerenemy.com - Scie Chimiche (Chemtrails) - TANKER ENEMY TV
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