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Inserito il - 15/02/2011 : 10:31:30 Dal curcuma una cura per rigenerare i neuroni dopo un ictus
Secondo uno studio presentato alla conferenza internazionale Stroke 2011 grazie all’organizzazione dell’ American Stroke Association, nella curcuma si nasconderebbe una sostanza che se modificata sarebbe in grado di aiutare a guarire dalle conseguenze di un ictus.
I ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles hanno condotto questa ricerca per identificare i componenti della curcumina, una molecola presente nella spezia gia’ conosciuta per le sue proprieta’ terapeutiche dalla medicina tradizionale indiana.
Ebbene per riuscire a investigare gli effetti che essa può causare sul cervello gli scienziati hanno modificato la curcumina, che cosi’ com’e’ non riesce a entrare nell’organo, testandola su dei conigli in cui era stato provocato un ictus.
Paul Lapchak uno dei ricercatori che hanno coordinato lo studio ha spiegato che il farmaco, somministrato entro quattro ore, è in grado di influire su diversi meccanismi che causano i danni cerebrali dopo l’ictus, in sostanza sarebbe capace di ristabilisce i segnali cellulari che stimolano l’ossigenazione dei vasi sanguigni, evitando conseguentemente la propagazione dei danni iniziali tipica di questi eventi.
da benessere.guidone.it
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Dalla curcuma un rimedio post-ictus: rigenera i neuroni
Terapia per contrastare gli effetti dell'ictus a base di curcuma: la spezia, utilizzata a lungo dalla medicina ayurvedica indiana e comunemente in uso nella cucina nostrana, e già conosciuta per le sue proprietà anti-cancerogene, sarebbe infatti in grado di aiutare l'organismo a riparare i danni al tessuto cerebrale causati dall'ictus. A scoprirlo i ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, negli Usa, guidati da Paul Lapchak: il potere benefico della spezia dipenderebbe dalla curcumina, il suo principale componente. Dopo aver ottenuto risultati promettenti sui conigli, gli studiosi stanno ora pianificando nuovi studi per capire gli effetti che la stessa sostanza sortisce sugli uomini.
I ricercatori statunitensi, riporta la Bbc, hanno modificato la struttura molecolare della curcuma per permetterle di oltrepassare la barriera ematoencefalica - il cui ruolo è quello di proteggere il tessuto cerebrale dagli elementi nocivi presenti nel sangue: i ricercatori hanno notato che il composto 'ingegnerizzato' è così in grado di riparare quattro percorsi di segnalazione noti per accelerare, negli istanti successivi all'ictus, la morte delle cellule cerebrali. Lapchak spiega che il farmaco ingegnerizzato "sembra avere effetti su molti meccanismi critici" che permettono alle cellule di sopravvivere dopo l'ictus.
di Miriam Cesta (12/02/2011) salute24.ilsole24ore.com
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La curcuma aiuta a rigenerare le cellule del cervello colpite da un ictus
Spezia molto adoperata in India e ingrediente base del curry, la curcuma è da tempo sotto l'osservazione degli scienziati per le sue proprietà mediche, in particolare per la cura dei disturbi gastrointestinali. Secondo un recente studio americano, la curcuma potrebbe anche essere utilizzata per rigenerare le cellule celebrali colpite da un ictus.
I ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center, di Los Angeles negli Usa, guidati dal dottor Paul Lapchak hanno utilizzato uno dei componenti della curcuma, il cui nome è curcumina, per creare un farmaco sperimentale, denominato CNB-001. Tale farmaco è stato poi usato per curare alcune cavie da laboratorio a cui era stato provocato un ictus. Gli animali hanno mostrato un'evidente ripresa, e ciò ha suggerito che la sostanza agisce sui meccanismi coinvolti nella morte delle cellule cerebrali dopo un ictus, evitando l'espansione della zona danneggiata.
Il farmaco sperimentale è inoltre riuscito a superare la barriera emato-encefalica del cervello, ovvero quell'insieme di cellule che hanno il compito di proteggere il tessuto cerebrale dagli elementi nocivi presenti nel sangue. Il risultato dello studio -pubblicato sul Journal of Neurochemistry- è stato presentato all’American Heart Association International Stroke Conference di Los Angeles.
La speranza è che tale farmaco possa un giorno essere adoperato anche sull'uomo per rigenerare - almeno in parte- i tessuti danneggiati dall'ictus.
Annastella Palasciano da newnotizie.it
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