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Inserito il - 11/02/2011 : 10:44:49 Trovare la gioia nella vita
di Paramahansa Yogananda
da: Il Divino Romanzo" di Paramahansa Yogananda (anno 1936)
Avete mai tentato di afferrare quel 'qualcos'altro' che continua a palpitare dentro di voi come un fuoco fatuo anche quando ogni vostro desiderio è stato finalmente esaudito? Riflettete: voi desiderate ardentemente una cosa finché non riuscite ad averla; ma quando l'avete ottenuta, prima o poi ve ne stancate e ne volete un'altra.
Anche se la vita vi desse in una sola volta tutto ciò che desiderate - ricchezza, potere, amici - subito dopo vi sentireste nuovamente insoddisfatti e vorreste qualcos'altro. Esiste, però, una cosa che non perderà mai la sua freschezza: la gioia stessa.
Nella continua ricerca delle cose più diverse, direttamente o indirettamente voi in realtà desiderate la felicità che sperate di trovare appagando tutti i vostri desideri. Non volete certamente le cose che provocano il dolore, né quelle che all'inizio procurano qualche piacere, ma poi vi gettano nel rimorso e nella sofferenza. Qualunque sia il vostro obiettivo, lo perseguite con entusiasmo, nella speranza di sentirvi appagati dopo averlo raggiunto, e presumibilmente dovreste sentirvi felici quando l'avete effettivamente realizzato. Allora perché non cercate la gioia direttamente? Perché la cercate ricorrendo ai piaceri e agli oggetti materiali?
Quando implorate il piacere degli effimeri beni terreni, fate dipendere la vostra felicità dalla gioia caduca che ne deriva. Gli oggetti materiali e la soddisfazione che proviene dai desideri terreni sono transitori e quindi, anche la felicità che ne consegue è transitoria. Mangiare, odorare i profumi, ascoltare la musica, contemplare splendidi oggetti, toccare cose piacevoli sono tutti piaceri evanescenti che durano fino a quando sussistono le sensazioni del gusto, dell'odorato, dell'udito, della vista e del tatto, o finché la mente, annoiata da una sensazione, non si lascia attrarre da un nuovo stimolo.
Non vi potete accontentare di una gioia passeggera che quando svanisce lascia dietro di sé il dolore. Desiderate ardentemente una gioia che non vi lusinghi soltanto e scompaia come il fremito improvviso di ali leggere illuminate da uno sprazzo di luce. Dovreste cercare una gioia che brilli in eterno, come il radio che emana costantemente la sua luminosità.
Non vi accontentate nemmeno di una gioia troppo monotona; volete una gioia che si trasformi e danzi, affascinando variamente la vostra mente, interessando e impegnando sempre l'attenzione. La felicità che va e viene è un supplizio; i piaceri che diventano monotoni stancano; l'allegria che dura solo un momento e conduce poi al dolore è sgradevole, la gioia che viene per un attimo e poi scompare, lasciandovi cadere in uno stato di indifferenza sempre più intensa, è un tormento.
Tutti noi cerchiamo una gioia che cambi frequentemente e, malgrado ciò, resti in se stessa immutabile, come un attore che intrattiene il pubblico con ruoli e interpretazioni sempre diversi. Questa gioia si può trovare soltanto grazie alla meditazione regolare e profonda. Solo la sorgente interiore della gioia immutabile e sempre nuova può estinguere la nostra sete. Per sua propria natura, la beatitudine divina è l'unico incantesimo che non stancherà mai la mente o che non ci farà mai desiderare di sostituirlo con qualcos'altro.
Nel perseguire il male o il bene, è sempre la felicità che cercate. Il male promette la felicità e porta invece la sofferenza, il bene, che implica il ricorso alla disciplina e alla forza di volontà, sembra offrire solo dolore, ma porterà sicuramente una gioia durevole. Dio è la gioia perenne e sempre nuova; quando lo troverete non dovrete più cercare l'inafferrabile fuoco fatuo di quel 'qualcos'altro' che vi è sempre sfuggito anche dopo aver appagato tutti i vostri desideri. Dio è quel 'qualcos'altro'. Quando lo troverete non avrete bisogno di cercare oltre. Nella Gioia sempre nuova troverete tutto ciò che avete sempre desiderato.
Gli oggetti materiali che vi procurano un senso di piacere si trovano nel mondo esterno e possono essere fatti entrare nella mente - insieme alla soddisfazione che producono - soltanto dall'immaginazione. Per sua natura, la gioia - essendo la beata consapevolezza dello Spirito racchiusa nell'anima degli esseri umani - è molto vicina alla mente e si manifesta in essa quando la mente è interiorizzata. Se gli oggetti esterni dei piaceri sensori vengono distrutti, viene di conseguenza distrutta anche la felicità che producono. Ma la gioia sempre nuova di Dio insita nell'anima è indistruttibile; quindi, anche la sua manifestazione nella mente è indistruttibile se l'essere umano sa come conservarla e non cambia deliberatamente il proprio stato d'animo, lasciandosi prendere dai malumori che lo rendono infelice.
Perciò non fatevi appagare dagli oggetti materiali o dai desideri che suscitano. Cercate dentro di voi la beatitudine assoluta, pura e indistruttibile e troverete la gioia sempre esistente, sempre cosciente, sempre nuova: Dio. A differenza dei piaceri terreni, questa gioia non è una qualità astratta della mente, è una qualità cosciente che ha origine nello Spirito ed è un'espressione dello Spirito. Cercatela e sarete consolati per sempre.
Quando troverete la gioia sempre nuova non vi potrete mai trasformare in esseri cinici che odiano il mondo e condannano i suoi abitanti. Sarete piuttosto in grado di apprezzare giustamente la creazione di Dio. Come suoi figli immortali dovreste godere del bene e della bellezza della sua opera in virtù della vostra eterna natura beata che è la gioia Infinita. Ma gli esseri umani che si dilettano delle cose terrene senza conoscere la suprema gioia interiore di Dio scivolano nel materialismo. È una vergogna comportarsi come creature mortali insoddisfatte, inseguendo un desiderio dopo l'altro, quando invece siete fatti nell'immortale Immagine divina della gioia sempre nuova, capace di estinguere tutti i desideri.
Quando gli esseri immortali si comportano come mortali, sperimentano nel proprio cuore l'alternarsi del piacere, del dolore e dell'indifferenza. Questo è il motivo per cui dovete distruggere la natura mutevole che si accompagna alla vostra natura immutabile e immortale. Quando scoprirete che la vera essenza della vostra anima è la gioia perenne, questa beatitudine indistruttibile vi seguirà in tutte le esperienze piacevoli o spiacevoli della vita. La vostra gioia rimarrà immutabile nel frastuono dei piaceri terreni che crollano. Godrete di ogni cosa con la gioia che è Dio. "Non attratto dal mondo sensorio, lo yogi prova la gioia sempre nuova dell'Essere. Con l'anima unita allo Spirito, raggiunge la Beatitudine indistruttibile".
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