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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
admin
Inserito il - 01/12/2009 : 10:32:57 Al CERN si è RIACCESO il LHC
Dopo la Cerca del Graal, quella del Bosone di Higgs è la fissa degli scienziati del Cern, che hanno, con diligenza, riparato il guasto accaduto alla prima accensione del collisore. Del resto devono pur dare un nome a quello che vanno alacremente cercando, anche se il Bosone di Higgs, come per il Graal, nessuno ha mai capito e magari mai capirà se esiste veramente. A parte Parsifal, che l'ha trovato, il Graal.
da scienzaeconoscenza.it
Il Large Hadron Collider è tornato in ottimo stato di salute. I risultati iniziali, dopo la riaccensione, fanno ben pensare, a quanto dicono i fisici, in conferenza d'ufficio.
Risale a poco più di un anno fa, con strombettamenti altisonanti, l'accensione dell'imponente collisore (LHC: Large Hadron Collider), bloccata sul più bello da un guasto elettrico che ha richiesto lunghi mesi di attività per essere riparato. Lunedì scorso - in un più modesto sussurro stampa - finalmente i protoni hanno viaggiato alla quasi velocità della luce - 11.000 volte al secondo in entrambe le direzioni dei 27 km di tunnel situato nei dintorni di Ginevra, al confine tra Francia e Svizzera.
Riportano i ricercatori, impegnati nell'epica impresa, che il fascio è di ottima qualità, con i protoni ben serrati in linee capillari e guidato da circa 1.600 magneti superconduttori - 15 metri (50 piedi) lungo - che operano a temperature più fredde dello spazio esterno per il massimo rendimento elettrico.
Finora la macchina sta funzionando a 450 miliardi di elettronvolt di energia, che è relativamente bassa rispetto alla sua capacità di progettazione di oltre 14 volte tanto. Presto supererà l'attuale acceleratore più potente del mondo, il Tevatron al Fermilab, fuori Chicago, che opera a 1 mille miliardi di elettroni volt, o TeV.
Gli scienziati dicono che le prime scoperte potrebbero iniziare nel primo semestre del prossimo anno quando il collider raggiungerà 3,5 TeV. Il CERN spera di avere la prima collisione a tale quantità di energia già nel mese di gennaio o all'inizio di febbraio.
Tejinder S. Virdee, un fisico del London's Imperial College, che rappresenta oltre 2.000 scienziati di CMS, uno degli esperimenti che ha installato i propri rivelatori al CERN, ha detto che potrebbero volerci diversi anni prima che il collider scopra il Bosone di Higgs, una particella che dà massa, secondo la teoria standard, a tutte le altre particelle subatomiche, e quindi all'universo.
«Questo perché si crede che il bosone di Higgs sia difficile da vedere e abbia bisogno di una potente energia per essere rivelato». Ha detto Virdee. «Potrebbero volerci alcuni anni». Ha aggiunto.
Il Direttore generale Heuer ha detto che il CERN è stato cauto come può esserlo un automobilista con il primo modello di produzione di una nuova auto. «La prima volta non spingeremo l'acceleratore al massimo della sua velocità». Ha detto. «Una volta sperimentato - ha affermato - siamo in grado di aprire le finestre a una nuova fisica, il che potrebbe accadere già l'anno prossimo. Dipende da quanto la natura è gentile con noi».
"Chi cerca trova - dice la saggezza popolare - e i cocci son suoi" "Chi cerca, trova il Bosone di Higgs", dicono gli scienziati. E ci auguriamo che i cocci non ci siano, visto che in questo caso sono di tutti.
Si lavora su supposizioni, di fatto gli scienziati non sanno quello che troveranno, questo del resto non possono permettersi di dirlo. Si va per tentativi ed errori. Che ci piaccia o no, è così che si procede in avanti.