[AmadeuX BiblioForum]
Clicca qui per andare al sito di Audioterapia, Musica ed elementi subliminali benefici
28/10/2025 - 02:56:12
    [AmadeuX BiblioForum]                                     Ip: 216.73.216.35 - Sid: 983467790 - Visite oggi: 26595 - Visite totali: 67.854.528

Home | Forum | Calendario | Registrati | Nuovi | Recenti | Segnalibro | Sondaggi | Utenti | Downloads | Ricerche | Aiuto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Forums e Archivi PUBBLICI
 SUBLIMEN BiblioForum
 Ictus: scoperto recettore

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale Inserisci linkInserisci EmailInserisci FlashInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista Inserisci Faccine
   
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I]
Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)] Clown [:o)]
Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)]
Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!] Morto [xx(] Assonnato [|)]
Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]

   Allega file
  Clicca qui per inserire la tua firma nel messaggio.
    

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 25/11/2008 : 10:23:11
Ictus: scoperto recettore

Data articolo: novembre 2008

Fonte: staminali.aduc.it

Scoperto recettore per aiutare il cervello ad autoripararsi dopo un ictus

Potenziando un particolare recettore, si può migliorare l'attività naturale del cervello ad autoripararsi dopo il danno causato da un ictus o da un trauma cerebrale, ma anche quello provocato da sclerosi multipla o Alzheimer. Lo ha dimostrato un gruppo di ricercatori italiani coordinato da Maria Pia Abbracchio, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell'Università di Milano e da Mauro Cimino dell'Università di Urbino.

Allo studio, pubblicato recentemente sulla rivista PLoS ONE, hanno collaborato anche il CNR di Milano, le Università di Pisa e di Torino, il Centro Monzino di Milano e il Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina. I ricercatori hanno osservato che dopo una lesione ischemica cerebrale si produce come uno stato di allarme attorno ad essa, quasi fosse l'accorrere di soccorritori e di pompieri in seguito a un incidente: la lesione produce subito un'infiammazione locale con finalità riparative, ma che presto finisce per contribuire alla distruzione della zona lesionata, nonostante le cellule immunitarie si prodighino per rimodellare la zona colpita favorendo la formazione di nuovi circuiti cerebrali.

Accade che alcune cellule circostanti la zona lesa emettano un segnale che induce altre cellule, dotate di un particolare recettore, chiamato GPR17 (precedentemente individuato dallo stesso gruppo di ricerca), ad attivarsi. È proprio attraverso la stimolazione di questo recettore che le cellule progenitrici immature presenti nel tessuto cerebrale (quasi fossero accese da un interruttore) iniziano il percorso differenziativo che potrà portarle a generare nuove cellule nervose. 'Sono cellule derivanti da cellule staminali - spiega la prof. Abbracchio - che hanno la capacità di evolvere in cellule nervose e cellule gliali. Queste ultime formano la mielina che riveste i prolungamenti nervosi e permette ai neuroni di comunicare fra di loro. Queste cellule possono quindi riformare la guaina mielinica danneggiata dalla lesione, ripristinando così la capacità di trasmettere impulsi'.

Purtroppo, in condizioni normali questo processo riparativo non si propaga in misura significativa, e il danno prevale sull'attività ricostruttiva. 'Ci siamo chiesti allora che cosa succede se proviamo a potenziare l'attività del recettore GPR17 - prosegue Abbracchio - e le nostre speranze si sono rivelate giuste: la stimolazione del recettore aumenta notevolmente la maturazione di queste cellule verso forme più specializzate, in grado di riformare la mielina'. 'Si tratta quindi - conclude la ricercatrice - di trovare terapie da somministrare precocemente nelle fasi successive a lesioni neurologiche acute (ictus, traumi spinali) o anche continuativamente nelle malattie degenerative croniche (come la sclerosi multipla e l'Alzheimer) per potenziare l'attività di questo recettore'. Lo sfruttamento della scoperta è coperta da brevetto dell'Università di Milano che detiene l'80% della proprietà, in contitolarietà con l'Università di Pisa (10%) e il CNR (10%).







Macrolibrarsi


English French German Italian Spanish


[AmadeuX BiblioForum] © 2001-2025 AmadeuX MultiMedia network. All Rights Reserved. Torna all'inizio della Pagina