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Inserito il - 28/08/2008 : 15:04:52 The Divine Cosmos: capitolo 9.3f
di David Wilcock
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9.7.9 - ATTIVITA’ SISMICA E METTEOROLOGICA DIMINUITA
Squadre della Accademia Nazionale Russa delle Scienze hanno anche studiato i dati dei terremoti delle aree circostanti le piramidi e li hanno comparati sui dati precedenti alla costruzione delle piramidi. Essi hanno scoperto che le piramidi hanno la capacità di dissipare gli accumuli energetici che creano improvvisi e violenti terremoti. Invece di vedere un grande e potente terremoto, si registrano parecchie centinaia di minuscoli terremoti. Inoltre, anche l’atmosfera che circonda la piramide sembra essere schermata dalle condizioni meteo troppo severe, causando una generale diminuzione nella quantità di comportamenti meteorologici violenti. Questo dà una chiara illustrazione dell’utilità delle piramidi per bilanciare le energie eteriche che scorrono nel pianeta.
9.7.10 - IL CIBO CONSERVATO IN UNA PIRAMIDE ACCRESCE L’UMANA COMPASSIONE
E’ stato condotto un altro esperimento in cui una quantità di sale e pepe è stata conservata dentro la piramide. Questi sale e pepe sono stati poi tolti e distribuiti con continuità a circa 5000 persone in diverse prigioni russe. Sorprendentemente, entro pochi mesi c’è stato un incredibile miglioramento del loro comportamento, e la gran parte dei comportamenti criminali sono quasi completamente scomparsi. Questo è uno dei punti più importanti, dato che convalida l’idea che l’energia eterica è “energia spirituale” e che quando si espone una persona ad intensità superiori di essa, c’è una propensione per sentimenti più grandi di amore e compassione verso il prossimo.
9.7.11 - EFFETTI DI PRODUZIONE DI LUCE E AFFILATURA DELLA LAMA DI UN RASOIO
Il dott. Krasnoholovets ha costruito un piccolo e semplice risonatore per studiare questi effetti della piramide, che sembra fosse un pezzo di cartone o di vetro piegato a metà per formare una piccola struttura a “tetto”. Entro questo piccolo risonatore, un cristallo KIO3*HIO3 ha visto un grande raggruppamento di atomi di idrogeno nel cristallo. Si è visto anche che i gas rari e la superficie dei metalli hanno un effetto fotoelettrico quando sono nel risonatore, cioè producono luce [Questo sembra spiegare perché le grandi piramidi esterne non potevano comprendere i metalli nella loro costruzione]. Inoltre, il dott. Krasnoholovets ha replicato gli storici esperimenti sul “potere della piramide” di Patrick Flanagan studiando gli effetti su una lama di rasoio dentro questo risonatore. La lama è stata allineata da est a ovest, perpendicolarmente al campo magnetico terrestre, mentre un pezzo della lama è stata rimossa e conservata lontano dal risonatore. Al microscopio elettronico, si è osservato che la lama del rasoio del risonatore assumeva nel tempo una forma più sottile e meno spigolosa.
Figura 9.4 – Superficie normale del rasoio (a) e superficie del rasoio dopo l’esposizione al risonatore (b), ingrandimento 3000x
9.8 - FISICA DELL’IPERSPAZIO DI JOE PARR
Il dott. John DeSalvo dell’Associazione di Ricerca della Piramidi di Giza ha portato all’attenzione del mondo la ricerca sulla piramide di Joe Parr durante le sue varie apparizioni su media come il Laura Lee Show e al Jeff Rense. Joe Parr ha una laurea in legge ed ha anche oltre 40 anni di esperienza come ingegnere elettronico. L’interesse di Parr per la ricerca sulle piramidi è nato inizialmente nel suo incontro con George Van Tessel, uno dei primi contattasti [coloro che affermano di essere stati contattati da alieni, n.d.t.], negli anni ’50, che lo ha informato a proposito degli esperimenti sul “potere della piramide di Pat Flanagan che hanno dimostrato l’affilamento delle lame di rasoio nella struttura a piramide. Altri esperimenti hanno mostrato che materiali organici stando nella piramide si disidratavano senza putrefarsi. Anche il latte crudo, non refrigerato, non si guastava se posizionato correttamente.
9.8.1 - RICERCA SULLA PIRAMIDE STAZIONARIA
Parr è andato avanti a studiare i fenomeni relativi alle piramidi, inizialmente utilizzando semplicemente le piramidi stazionarie e prendendo delle misurazioni da esse. Queste piramidi potevano essere fatte nient’altro che da quattro barre orizzontali a formare una base e quattro barre verticali a formare i bordi. Poi ha posizionato sorgenti di onde radio, campi magnetici, sorgenti di ioni e sorgenti radioattive dentro le piramidi, e ha misurato la loro forza fuori dalle piramidi. Da questo studio, egli ha scoperto che un campo di energia sferica circonda ogni struttura piramidale. Il centro esatto di questo globo corrisponde alla posizione della Camera della Regina nella Grande Piramide di Giza. Dentro questo “globo”, la forza della sorgente elettromagnetica o radioattiva che lui ha posizionato all’interno viene ancora misurata al suo pieno potenziale, ma le aree esterne al globo hanno dall’1 al 3% di riduzione nella quantità di energia misurabile.
9.8.2 - VARIABILITA’ CON I CICLI SOLARI, LUNARI ED ALTRI
Dopo 13 anni di studio del fenomeno, Parr ha scoperto che un generatore di ioni negativi (ionizzatore per l’aria) rinforzava il globo, facendogli schermare e trattenere ancor più energia di prima. Si potevano usare anche specifiche frequenze sonore come 51,5 hertz per rinforzare il globo. Nel corso di vent’anni di misurazioni, Parr ha determinato che la forza di questo globo di energia varia con il comune ciclo di undici anni delle macchie solari, e la larghezza del globo si espande e contrae con le fasi lunari. Tutte queste osservazioni suggeriscono ancora una volta che il globo sferico è un campo di torsione statico che si raccoglie intorno alla piramide, ed è rinforzato dall’assorbimento dei campi di torsione dinamici. Questi campi possono essere rinforzati dall’energia elettrostatica degli ioni o della vibrazione acustica dell’aria, che è anch’essa una vibrazione dell’etere. L’attività Solare e Lunare ha anche impatto diretto sulla forza dell’energia torsionale dinamica che scorre nella Terra.
9.8.3 - IMPORTANZA DEL CICLO DI TEMPO PHI
Ulteriori analisi hanno determinato che anche il classico rapporto”Phi” è molto importante per questi campi d’energia, mostrando ancora una connessione evidente con i campi di torsione. Parr ha scoperto che una forma di orologio “virtuale” iniziava a contare nel momento in cui la piramide veniva messa in una certa posizione. Questo significa che una volta che la piramide veniva messa in un punto fisso, il globo che circondava la piramide diventava gradualmente più forte nella sua capacità di contenere i campi di energia interni, e il tasso di crescita della bolla di energia era direttamente proporzionale a “Phi”. A certi punti del ciclo “Phi” matematicamente definiti, la bolla si espande e contrae in grandezza, indipendentemente dall’effetto causato dalla Luna. Questo suggerisce una lenta “oscillazione” a lungo termine nel campo di energia, riverberante come un gong in sincronia con le proporzioni Phi delle onde di torsione che vi scorrono all’interno.
9.8.4 - ENERGIA DAL CENTRO GALATTICO
Gli esperimenti di Parr sono stati inaspettatamente disturbati il 4 Dicembre 1979, quando il globi di energia sferica intorno alle piramidi hanno cominciato a sparire rapidamente su tutti gli esperimenti tranne uno, per una ragione ignota. Questo fatto ha fatto sì che le sorgenti elettromagnetiche e radioattive dentro le piramidi fluissero immediatamente senza ostacoli nello spazio circostante. Anni dopo, Parr fu molto sorpreso di scoprire che il flusso di raggi X dal centro della nostra galassia era inaspettatamente cessato quel giorno, e l’anomalia era stata ampiamente notata dagli astronomi. Anche altri eventi di spegnimento di energie piramidali documentati da Parr corrispondevano precisamente con le cessate emissioni di raggi X della nostra Galassia, sebbene egli non fosse conscio di questa connessione al tempo in cui erano state fatte le misurazioni.
Questa è un’altra importante mole di dati, dato che ci mostra che il centro della galassia è in realtà la nostra primaria fonte di energia di onde torsionali interne. In questo caso, le onde di torsione sembra si propaghino in tandem con le lunghezze d’onda dei raggi X dello spettro elettromagnetico d’energia. Anche se l’attività del Sole può aumentare o diminuire la forza delle ondo di torsione che arrivano alla Terra, senza l’input dal Centro Galattico noi avremo molta meno energia disponibile per noi.. Questo si dimostrerà essere un punto molto importante che useremo per spiegare l’importanza della data finale del Calendario Maya, il 21 Dicembre 2012.
Circa nove giorni dopo il 4 Dicembre 1979, i campi di energia sferica cominciarono a tornare, eppure tutte le piramidi tranne una avevano perso l’originaria forza energetica del globo, che avevano lentamente accumulato nel tempo secondo “l’orologio virtuale” del rapporto Phi. L’unica piramide che non aveva perso il suo campo energetico durante questo intero lasso di tempo era la piramide che stava ruotando di appena 5° ogni 10 giorni. Dato che Parr ha consentito che questo particolare esperimento continuasse a procedere, scoprì che la forza del suo globo energetico continuava ad aumentare, sorpassando infine tutti quelli delle altre piramidi stazionarie. Come sappiamo adesso, la lenta rotazione ha fatto in modo che la piramide assorbisse una piccola ma misurabile quantità di onde torsionali che altrimenti avrebbero viaggiato su e/o giù con il campo gravitazionale.
9.8.5 - IMPORTANZA DELLA ROTAZIONE NELL’EFFETTO DI SCHERMATURA ENERGETICA
Così, solo la piramide rotante è sopravissuta al “black-out galattico” del 4 Dicembre 1979, e in qualche modo la rotazione ha finito per farle imbrigliare più energia di tutte le altre. Questa è stata la prima volta che Parr ha realizzato che far ruotare le piramidi poteva aumentare drammaticamente la forza dell’energia che esse assorbono e irradiano, come gli scienziati russi, come Kozyrev, avevano già scoperto. Per molti anni egli ha lavorato su vari progetti per far ruotare le piramidi, ed ha anche scoperto che poteva rinforzare i loro campi energetici ancor di più passandoli attraverso campi magnetici alternati mentre ruotavano. Questo gli ha permesso di raggiungere livelli molto superiori all’1-3% di schermatura per una piramide statica. Quando ha raggiunto questi livelli maggiori, ha anche notato che c’era una riduzione nel peso degli oggetti dentro la piramide; anche la gravità veniva schermata.
9.8.6 - SGANCIO E IPERSPAZIO
Durante questo periodo, egli ha calcolato che quando poteva far raggiungere alle piramidi una certa velocità impregnando anche l’aria circostante con particelle atomiche come gli ioni, c’era un “sganciamento” dove la schermatura raggiungeva il 100%. A questo punto il campo energetico della piramide aveva completamente schermato tutta l’energia elettromagnetica, radioattiva e gravitazionale. La rotazione da sola poteva creare un effetto di schermatura del 50% se si raggiungeva l’appropriata velocità, e le particelle atomiche erano necessarie per raggiungere il punto di sganciamento del 100%. Si poteva anche utilizzare la luce del Sole come fonte di particelle atomiche per raggiungere la completa schermatura nel globo di energia.
Ovviamente questo concorda con le nostre idee precedentemente esposte a proposito degli oggetti che si spostano a superiori livelli di densità eterica, estratte dai concetti di Vladimir Ginzburg, dott. A.M.Mishin e il dott. Harold Aspden. Infatti, pare che un oggetto si sposti ad un livello superiore di densità eterica quando vibra più vicino alla velocità della luce. Infine, si può compiere uno spostamento completo ad una densità superiore a quel punto, e quando la pressione viene poi rilasciata, l’oggetto torna naturalmente indietro nella nostra densità. Questo si correla anche con il brevetto di David Hudson, dove è stato visto scomparire un microcluster di iridio quando è stato scaldato fino a 850°C, ma è riapparso quando la temperatura è stata ridotta. Inoltre, non dovrebbe sorprenderci che una volta raggiunto il livello di schermatura del 100% nell’esperimento di Parr, la piramide scomparisse temporaneamente dalla realtà tridimensionale che noi conosciamo. In quei momenti, le piramidi si staccavano di loro montanti epossidici del braccio rotante, cosa che secondo i calcoli richiedeva 2000 libbre di forza o un improvviso aumento nell’energia cinetica (di movimento) che era 113.000 volte maggiore di prima. In 55 differenti esperimenti di questo tipo, la piramide passava attraverso oggetti solidi come la parete del macchinario, che formava un guscio chiuso che circondava lo schema di rotazione della piramide. Quando la piramide riemergeva nel nostro spazio dopo essere passata attraverso le solide pareti del macchinario, viaggiava alla tremenda velocità di un proiettile e spesso terminava schiantandosi nel muro del suo laboratorio, o esplodendo.
9.8.7 - PREPARAZIONE DELL’ESPERIMENTO
Ora che abbiamo stabilito che si verificavano questi effetti assai anomali, è bene per noi avere una migliore comprensione di come questa macchina era realmente costruita. Nell’allestimento di Parr, una camera circolare spessa 5 pollici e di 3 piedi di diametro ospita una lama che ruota in modo simile ad un elica. La lama è larga 3 pollici per uno spessore di 1/8 di pollice e gira in un diametro circolare di 25 pollici. Ad entrambe le estremità del braccio, sono attaccate due piccole piramidi di un pollice di base, del peso di 8 grammi ognuna e fatte di plastica ABS. I punti della piramide sono allineati orizzontalmente con la base, puntando in direzione opposta al centro del braccio. La centrifuga è guidata da un motore a 12 volt a ¼ di cavallo vapore tra i 700 e i 2400 giri al minuto. Mentre le piramidi girano, passano fra 36 coppie di magneti sistemati in un grande cerchio, con ogni coppia attaccata poco più di un pollice sopra e sotto il percorso delle piramidi all’estremità del braccio rotante. Le coppie magnetiche si alternavano tra polarità nord e sud, creando una continua fluttuazione nei campi a cui le piramidi erano sottoposte.
Come abbiamo detto, Parr ha determinato che in condizioni sufficientemente energetiche, la parte interna delle piramidi di plastica spessa un pollice cominciava a schermare tutti i campi d’energia conosciuti, sia gravitazionali sia elettromagnetici o radioattivi. L’area interna alla bolla che circondava le piramidi perdeva peso. I materiali radioattivi, le sorgenti di frequenze radio e sorgenti magnetiche poste dentro le piccole piramidi, come detto, o si autodistruggevano o viaggiavano attraverso gli oggetti solidi,. Questo aveva anche l’effetto di causare gravi danni al braccio rotante e a tutto l’interno della macchina.
9.8.8 - TRA IL SOLE E LA CINTURA DI ORIONE SCORRE ENERGIA
Parr ha scoperto che questo improvviso aumento di energia che porta al sganciamento avveniva nel modo più preciso ed affidabile ogni anno il 13-16 Dicembre, e le sue misurazioni sono state prese per un periodo di 13 anni. Alla fine Parr scoprì che in questo periodo l’orbita terrestre intersecava una linea immaginaria che si poteva tracciare tra il Sole e le stelle della cintura di Orione. Questo ha portato Parr a concludere che esiste una qualche sorta di condotto energetico attivo tra il Sole e le stelle della cintura di Orione. Questo è anche in linea con le nostre aspettative relative ai campi di torsione, dato che ci sono flussi di energia eterica che uniscono tutte le stelle insieme e scorrono fra esse. Più vicini siamo ad una stella, più forte sarà il flusso, e nel caso della cintura di Orione abbiamo tre stelle centrali in stretta prossimità con altre quattro stelle vicine che le circondano in una gigantesca forma X. Così, la forma delle stelle della costellazione di Orione formano a loro volta un generatore passivo di torsione.
9.8.9 - ACCELERAZIONE DA E VERSO LA LUNA
Una delle scoperte più interessanti di Joe Parr viene dalle sue osservazioni su quale direzione avrebbero preso le piramidi una volta raggiunto lo sganciamento. Nelle seguenti condizioni sperimentali dobbiamo considerare che ci sia Luna Nuova, cioè che non emette luce. Parr ha scoperto che se la camera di rotazione della piramide era inondata di ioni negativi, essa avrebbe accelerato in direzione opposta alla Luna. Mentre se la camera era piena di ioni positivi, la piramide avrebbe accelerato verso la Luna. Questo si allinea con i nostri modelli di fisica quantica, dove in questo caso noi vediamo la Terra come se fosse un gigantesco atomo. Una piramide che è dislocata ad una densità eterica superiore con ioni negativi si muoverà verso il centro della Terra, proprio come le nuvole elettroniche cariche negativamente premono verso il centro dell’atomo. Similmente, una piramide caricata di ioni positivi accelererà in direzione opposta al centro della Terra, spingendo contro la carica negativa.
9.9 - LA SCOPERTA DI STAN TENEN DELLA PIRAMIDE DI GIZA COME RISONATORE
In una sua apparizione del 2000 al Laura Lee Show, il ricercatore Stan Tenen ha notato che la Grande Piramide di Giza è costruita in armonia con la struttura molecolare dei suoi materiali. La grande maggioranza dei blocchi che compongono la piramide sono di calcare, che è fondamentalmente un cristallo di carbonato di calcio [CaCO3]. La Grande Piramide è stata costruita con un angolo di pendenza di 51°51’, e Tenen ha fatto notare che la molecola di carbonato di calcio ha nella sua forma un angolo di approssimativamente 52°. Questo è noto come un “angolo di rottura” e significa che quando i cristalli di carbonato di calcio puro si rompono, tendono a rompersi lungo quest’angolo di 52°. Pertanto, afferma Tenen, l’angolo di pendenza della piramide pone l’intera sua forma in armonia con le molecole della materia che la compone. Tenen non conosce altre strutture sulla Terra che seguano questo schema. Chiaramente, una tale connessione armonica tra “micro” e “macro” non fa altro che aumentare ulteriormente gli effetti della piramide.
RIFERIMENTI:
Golod, Krasnoholovetz, et al. (Russian Pyramid Studies) URL: http://www.gizapyramid.com
Grebennikov, Victor. Chapter V: Flight. (Notes on Cavity Structrual Effect, etc.) Translated by Dr. Juri Cherednichenko. URL: http://www.amasci.com/greb/greb2.html
Grebennikov, Victor. The Mysteries of the World of Insects. Novosibirsk, 1990.
Grebennikov, Victor. Sibirskii Vestnik Selskokhoziastvennoi Nauki, no. 3, 1984.
Grebennikov, Victor. Pchlovodstvo, no. 12, 1984.
Nasonov, Yu. V. Torsion: Experimental investigation of new long-range actions. URL: http://www.amasci.com/freenrg/tors/doc17.html
Parr, Joseph. The Mystery and Secret of the Great Pyramid. URL: http://www.gizapyramid.com/Parr/Index2.html
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Originale in inglese: http://www.divinecosmos.com/index.php?option=com_content&task=view&id=103&Itemid=36
Tradotto da Mauro Carfi e Andrea Calabrese per Stazione Celeste stazioneceleste.it
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