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Inserito il - 13/08/2008 : 11:00:03 The Divine Cosmos: capitolo 8.1
di David Wilcock
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Capitolo Otto
LA TRASFORMAZIONE DEL SISTEMA SOLARE
di David Wilcock (immagini non disponibili)
8.1 - I CAMBIAMENTI DELL'ELIOSFERA
Figura 8.1 – La struttura di base dell’Eliosfera (per gentile concessione della NASA)
Terremoti devastanti: 400% più frequenti dal solo 1973. [22] Vulcani che eruttano polvere, fumo e lava: 500% in più rispetto al 1875. [22] Tornado in aree non attese come il Maryland: 200% più frequenti rispetto a 50 anni fa. [15] Mega-uragani senza precedenti che spazzano le linee costiere. [15] bolle di ondate di calore e inverni senza neve. Incendi selvaggi che infuriano per interi continenti. Siccità laceranti e inondazioni senza precedenti. Numeri sempre crescenti di estinzioni di massa delle specie. Ondate di calore massicce su oceano Atlantico e Pacifico. [3] Pezzi di ghiaccio giganti che si staccano dalle calotte polari. Attività solare così energetiche che molti satelliti non sono stati costruiti per resistere ad incrementi tanto improvvisi, frantumando ogni precedente aspettativa. [15] Cambiamenti catastrofici della Terra, come terremoti e tornado, che emergono durante i giorni di maggiore attività solare. [15, 31]
Questi sono gli eventi della nostra vita quotidiana, e una volta che ci arrivano nel giardino dietro casa siamo costretti a prestare attenzione. La comodità di divano, televisione e telecomando non ci forniscono nessun rifugio quando la terra trema, l’erba sta bruciando, venti feroci stanno battendo, i mari sono vuoti di pesci e il grano appassisce entro settimane quando i fiumi si essiccano.
Il fenomeno della “sincronicità” si è verificato ancora una volta appena due notti prima che pubblicassimo l’intera Parte Prima di questo libro su internet, Martedì 4 Giungo 2002. Appena scritto sul Rapporto Drudge [46], e successivamente sulla stampa ufficiale, improvvisamente è ufficiale: Il governo USA dice: “il surriscaldamento del globo” è reale.
Con una sbalorditiva inversione a U per l’amministrazione Bush, gli Stati Uniti hanno inviato un rapporto sul clima alle Nazioni Unite con dettagliati “effetti specifici e a lungo termine” che dice che “il surriscaldamento globale colpirà” l’ambiente Americano… Per la prima volta inoltre: la Casa Bianca attribuisce “la gran parte della colpa del recente surriscaldamento globale alle azioni umane, in particolar modo alla combustione dei combustibili fossili che mandano nell’atmosfera gas che causano l’effetto serra”, il NEW YORK TIMES sta pianificando di riportare sulle Monday Page Ones, in accordo con le fonti di pubblicazione… [grassetti aggiunti]
Gli Stati Uniti saranno modificati sostanzialmente nel giro di poche decadi, afferma il rapporto di Bush. Gli Stati Uniti “molto probabilmente” osserveranno il “disturbo delle scorte di acqua ghiacciata, ondate di calore più soffocante e la scomparsa permanente dei prati delle Montagne Rocciose e delle paludi costiere… Le previsioni del nuovo rapporto presentano un tagliente contrasto con le precedenti affermazioni del governo sui cambiamenti climatici, nelle quali il presidente Bush ha sempre generalizzato e posto l’accento sulla necessità di molta più ricerca per risolvere questioni scientifiche”.
Nonostante questi cambiamenti spesso discussi, solo un piccolo numero di persone, soprattutto scienziati russi, sono consapevoli del fatto l’intero Sistema Solare (eliosfera) sta attraversando questi cambiamenti. [15] “Il surriscaldamento globale” da uso di CFC e di combustibili fossili in realtà è solo un fattore minore nei cambiamenti che stanno attualmente avvenendo. Questo capitolo presenterà il caso della trasformazione energetica del Sistema Solare in una forma mai vista prima in tutto il mondo, precedente anche al giorno in cui il governo USA ne è venuto a conoscenza. Come per il resto di questo libro chiediamo di essere citati come autori per aver compilato questo dato per come è ora, e linkati a http://ascension2000.com/DivineCosmos.
Il bruciante desiderio di una risposta ha prodotto molte idee contrastanti riguardo a ciò che sta causando questi cambiamenti in numero sempre maggiore. A parte le ammissioni di “surriscaldamento globale” del governo, le teorie che si sono propagate nella metafisica sottocultura di internet non richiedono molto sostegno scientifico, semplicemente un generale sentimento di catastrofe imminente accoppiata con un alto grado di fede. Come esempio popolare, un non comune allineamento planetario il 5 Maggio 2000 è stato pesantemente accusato di essere il pulsante d’avvio per lo spostamento della crosta terrestre e lo spostamento dei poli, “la catastrofe finale”. Si dice che gli asteroidi stiano per colpire la Terra. E più di recente la legittima ricerca di Zecharia Sitchin è stata combinata con speculazioni intuitivamente “canalizzate” che il mancante pianeta Nibiru stia per fare un passaggio vicino alla Terra nel 2003. Questo scenario da mitologia è stato usato come asso piglia-tutto per spiegare i cambiamenti che stiamo attualmente vivendo.
Il dott. Sitchin stesso ha calcolato che il pianeta Nibiru non tornerà fino ad oltre il 2160 d.C. [47] Uno si aspetterebbe che un oggetto così massiccio con un’orbita stabile di 3.600 anni sia ora chiaramente visibile, a meno di un anno dalla sua irruzione nelle nostre vite, più grande della Luna nel cielo notturno. Ancora nessuna prova visiva esiste, solo oscure voci di cospirazione e “fughe di notizie” da “informatori anonimi” nella comunità astronomica. Inoltre un pianeta su un’orbita naturale non sarebbe certamente capace di causare onde energetiche tanto massicce attraverso l’intera eliosfera, che è l’entità combinata del massiccio campo magnetico del Sole e di tutti i corpi orbitanti al suo interno. In effetti, è necessaria una fonte di energia esterna per spiegare le anomalie di cui siamo ora testimoni. Comunque la gran parte della gente che già crede in Nibiru 2003 probabilmente non si aprirà a prospettive alternative fino ad qualche tempo dopo l’aver stappato champagne con un collettivo sospiro di sollievo al 1° Gennaio 2004.
In questo capitolo, porteremo la più forte singola prova di sempre che il nostro Sistema Solare (eliosfera) si sta spingendo all’interno di un’area di densità di energia eterica più alta nel medium interstellare locale, o LISM (=Local InterStellar Medium, n.d.t.). [15] La NASA definirebbe erroneamente il LISM come “il medium spaziale (cioè energia eterica in questo modello) tra le stelle nell’area locale della nostra galassia”. Nel nostro modello, questo potrebbe essere rigidamente pensato come uno “Spostamento Dimensionale” che è già in corso, benché il termine “spostamento di densità di materia-energia” sia preferibile. Mentre ci muoviamo dentro questo nuovo campo di energia nella galassia, trasformazioni eccezionali avverranno nel Sole, nei pianeti e nel gigantesco campo magnetico del Sole che circonda l’intero sistema: e il “Surriscaldamento Globale” indotto dall’inquinamento di matrice umana ha un’influenza molto piccola su questo processo. [Questo nuovo modello ha differenze sostanziali anche con la canalizzata teoria della “Cintura Fotonica”, e non si dovrebbe vederla a supporto della maggior parte dei suoi aspetti, così come per l’ “Anello Manasico”]
8.2 - LE SVOLTE DECISIVE DEL DOTT. ALESKEY DMITRIEV
Una buona porzione del materiale di questo capitolo è stata stralciata dal lavoro del dott. Aleskey Dmitriev intitolato Planetophysical State of the Earth and Life (Stato Pianetofisico della Terra e della Vita), scritto originariamente nel 1997 e aggiornato e tradotto in Inglese nel 1998. [15] Il dott. Dmitriev è professore di Geologia e Mineralogia e membro scientifico capo del United State of Geology, Geophysics e Mineralogy nel dipartimento Siberiano della Accademia Russa delle Scienze. Dmitriev è un esperto in ecologia globale ed eventi a processo rapido della Terra, e una serie di suoi articoli sono stati tradotti in Inglese e pubblicati su www.tmgnow.com. Molto del materiale di questo capitolo è anche simile nella sua sequenza contenuto alla nostra presentazione scientifica del Venerdì sera del Time of Global Shift National Seminar Tour. [44]
Lo studio di Dmitriev inizia col puntare il dito verso il fatto che i cambiamenti, ora ammessi anche dal governo, nella fisica di base e nei comportamenti della Terra stanno diventando irreversibili. Una prova evidente suggerisce che questi cambiamenti sono causati dal nostro spostamento in quello che Dmitriev chiama “una materia altamente caricata e non-uniformità energetica”, o come diremmo noi una superiore densità di energia eterica, nel vicino (locale) spazio interstellare (il LISM). Questo imprevisto materiale energetico altamente caricato viene ora assorbito nell’area interplanetaria del nostro Sistema Solare, “creando processi ibridi e stati di energia eccitata in tutti i pianeti, così come nel Sole”. Gli effetti osservabili sulla Terra di questa trasformazione includono un’accelerazione dell’inversione dei nostri poli magnetici, un cambio nel contenuto e nella distribuzione orizzontale e verticale dell’ozono nell’atmosfera e una magnitudine e frequenza dei maggiori eventi catastrofici in continuo aumento. [15]
Un punto importante su cui Dmitriev ha posto l’accento è che questa non è una ipotesi solamente sua:
Un maggior numero di specialisti in climatologia, geofisica, pianetofisica ed eliofisica propendono per la versione di una sequenza di cause cosmiche per quanto sta accadendo. Effettivamente, gli eventi dell’ultimo decennio forniscono una grande prova delle trasformazioni eliosferiche e pianetofisiche così insolitamente significative. [grassetti aggiunti]
Inoltre Dmitriev ammette che i cambiamenti che abbiamo osservato stanno forzandoci nel tavolo della discussione verso una visione del Cosmo completamente differente e maggiormente integrata. In questo nuovo modello,
I processi climatici e della biosfera qui sulla Terra (attraverso un sistema di feedback fortemente connesso) sono direttamente influenzati dal, e collegati al, generale processo di trasformazione totale che sta avvenendo nel nostro Sistema Solare. Dobbiamo cominciare a organizzare la nostra attenzione e i nostri pensieri per comprendere che i cambiamenti climatici sulla Terra sono solo una parte, un anello di congiunzione, di un’intera catena di eventi che stanno accadendo nell’Eliosfera. [grassetti aggiunti]
Il perché di una tale interconnessione energetica è stato già ben chiarito nei nostri precedenti capitoli. Un altro passaggio importante dice che “queste tendenze [di rapidi catastrofici cambiamenti sulla Terra] possono essere viste in direzione di un incremento della capacità (capienza) energetica planetaria, che porta ad uno stato altamente caricato o eccitato in alcuni dei sistemi della Terra”. Nella cosmologia eterica che abbiamo presentato così a lungo in questo libro, ogni vortice sferico di etere, come il cuore di plasma luminoso della Terra, è in grado di assorbire e scaricare energia proprio come farebbe un accumulatore in un circuito elettronico. Come detto nei capitoli precedenti, il plasma luminoso possiede un forte radiazione elettromagnetica così come torsionale (gravirotazione).
Dmitriev conclude che “le più intense trasformazioni [nel Sistema Solare] stanno avvenendo negli ambienti gassosi/plasmatici dei pianeti” e che queste trasformazioni sono associate direttamente con il modo in cui la vita sulla Terra (la biosfera) è in grado di funzionare. Un “ambiente gassoso/plasmatici” è l’entità combinata degli strati della nostra atmosfera, ionosfera di “particelle caricate”, e della composizione del campo magnetico del pianeta, come le cinture di Van Allen. Questo “sovraccarico di energia” sta diventando sempre più visibile nei seguenti modi:
- Nella ionosfera come generazione di plasma
- Nella magnetosfera come tempeste magnetiche
- Nell’atmosfera come cicloni
Tutti questi fenomeni atmosferici altamente energetici stanno “diventando ora più frequenti, intensi e modificati nella [loro] natura. Anche la composizione materiale dell’ambiente gassoso/plasmatico si sta trasformando”. Tutti questi punti verranno ripresi ancora più avanti nel capitolo.
Una delle preoccupazioni chiave di Dmitriev in questo studio è l’effetto che questi cambiamenti avranno su tutte le forme di vita sulla Terra. Utilizzando un linguaggio selezionato molto cautamente, Dmitriev mostra infine un apprezzamento per il fatto che questi cambiamenti potrebbero portare ad una spontanea evoluzione di massa dell’umanità per come la conosciamo ora, creando “nuove e più profonde qualità della vita” con “nuove organiche possibilità di perfezione”:
La risposta adattativa della biosfera, e dell’umanità, a queste nuove condizioni possono condurre ad una revisione totale globale nel campo delle specie e della vita sulla terra. Nuove e più profonde qualità della vita stessa possono farsi avanti, portando il nuovo stato fisico della Terra ad un equilibrio con nuove possibilità di sviluppo, riproduzione e perfezione degli organismi… L’attuale periodo di trasformazione è transitorio, e la transizione dei rappresentanti della vita verso il futuro può prendere piede solo dopo una profonda valutazione di quello che sarà necessario per adeguarsi a queste nuove condizioni biosferiche della Terra… Inoltre, non è solo il clima che sta cambiando, ma come esseri umani stiamo vivendo un cambiamento globale nel processo vitale degli organismi viventi, o della vita stessa; che è anch’esso un altro anello della catena del processo totale. Non possiamo trattare queste cose separatamente o individualmente. [grassetti aggiunti]
La Seconda Parte di questo libro tratterà specificatamente della connessione tra energia eterica, coscienza e biologia, aiutandoci a comprendere la verità dietro le parole di Dmitriev. Stabiliremo che i cambiamenti di cui siamo attualmente testimoni sono identiche alle precedenti fasi di evoluzione di massa della coscienza delle forme di vita sulla Terra, come per la teoria di Steven Jay Gould dell’ “equilibrio enfatizzato”. Questi cambiamenti energetici influiscono direttamente sulla struttura delle molecole del DNA.
8.3 - TRASFORMAZIONI NEL MEDIUM INTERSTELLARE LOCALE (LISM)
Un gran numero di scienziati russi ha concluso che ci stiamo spostando in un’area di densità eterica superiore del LISM, che in questo modello è il singolo fattore più importante responsabile dei cambiamenti del Sistema Solare osservati. Vista dalla Terra, l’Eliosfera sta viaggiando nella direzione del suo Apice Solare nella costellazione Hercules [il “Solar Apex” è il nome che si dà al punto teorico verso cui viaggia il Sole, che è nella direzione della costellazione Hercules, “Antepex” è il suo opposto, N.d.T.]. Secondo Dmitriev nel 1997, Dmitriev & Mahatmas nel 1995 e Kruzhevskii, Petrov & Shestopalov nel 1993, sin dagli anni ’60 l’Eliosfera si sta lasciando andare entro un’area del LISM che contiene:
…[nuove] non-omogeneità [cioè concentrazioni maggiori] di materia ed energia contenenti ioni [particelle cariche] di Idrogeno, Elio e Idrossile in aggiunta ad altri elementi e combinazioni. Questo tipo di plasma interstellare disperso nello spazio si presenta come striature e strutture a strisce magnetizzate [grassetti aggiunti] Gli scienziati Occidentali possono istintivamente diffidare dall’idea che ci possano essere “striature e strutture a strisce magnetizzate” nel LISM che contengano tali particelle cariche. Tuttavia, in questo modello eterico ci aspettiamo di veder comparire le stesse strutture a tutte le scale di grandezza. La figura 7.1 ha illustrato la formazione della Spirale di Parker come appare nel nostro Sistema Solare, e per il principio dei frattali ci deve essere un formazione simile nella galassia. La figura 8.1 mostra una visuale dall’alto della Spirale di Parker, con cerchi concentrici che indicano le posizioni delle orbite dei pianeti:
Figura 8.2 – Vista dall’alto della struttura energetica della Spirale di Parker nel Sistema Solare (per gentile concessione della NASA)
Ogni braccio curvo della Spirale di Parker che vediamo nella figura 8.2 rappresenta effettivamente una “striscia magnetizzata” o “striatura”, dove c’è un rilevabile incremento nell’energia magnetica e del plasma caricato quando i nostri pianeti si muovono attraverso di essi. La prova di Dmitriev, così come la nostra, indica chiaramente che questa struttura deve esistere anche a livello della galassia, in virtù della frattale, armonica interconnessione del Cosmo. Da qui, la citazione di Dmitriev continua:
La transizione dell’Eliosfera [sistema solare] attraverso questa struttura ha portato ad un incremento delle onde d’urto davanti al Sistema Solare da 3 a 4 UA, fino a 40 UA o più [1000% d’incremento]
L’ “onda d’urto” alla quale si riferisce qui Dmitriev è quella conosciuta come “termination shock”, e possiamo vederla qui illustrata nella figura 8.3
Figura 8.3 – Attività energetica dell’Eliosfera, che mostra una termination shock di 70-100 UA
Dalle parole di Dmitriev si può comprendere che questa termination shock di plasma luminoso sia stata misurata a 4UA [cioè 4 volte la distanza Terra-Sole] dagli astrofisici russi nei primi anni ’60, e che una volta che l’idrogeno, elio e idrossile e altre combinazioni di particelle cariche sono diventate prevalenti nei tardi anni ’60, è cresciuta anche la grandezza e la luminosità della termination shock, ora ad un fattore di oltre 1000%. Ricerche simili non sono iniziate negli USA fino al 1978, secondo il prof. D.E. Shemansky, [35] così gli scienziati russi hanno avuto questa informazione molto in anticipo rispetto alla NASA. Ovviamente, questa luminosità extra al confine dell’eliosfera si crea in modo molto simile a come il retro dello Space Shuttle, o un meteorite, diventa incandescente quando si lascia andare dal vuoto a bassa densità dello spazio nell’atmosfera di maggiore densità della Terra.
In termini più tecnici Dmitriev va avanti a spiegare cosa realmente significa questo 1000% di incremento nell’eccitazione del confine magnetico:
Questo ispessimento dell’onda d’urto ha causato la formazione di plasma collusivo in uno strato parietale, cosa che ha portato ad un sovraccarico di plasma intorno al Sistema Solare e poi alla sua irruzione nei domini interplanetari [5,6]. Questa irruzione costituisce una specie di donazione di materia ed energia fatta dallo spazio interplanetario al nostro Sistema Solare.
Quello che questo passo ci sta realmente dicendo è che si è formato un nuovo strato di plasma luminoso che circonda il Sistema Solare e che sta ora scorrendo verso il Sole, i pianeti e lo spazio interplanetario, accrescendo tutti i livelli di attività energetica che abbiamo osservato. Le sezioni seguenti di questo capitolo forniranno i dettagli specifici di questa trasformazione energetica. Tuttavia, prima di vedere la prova che ci circonda, è interessante indagare sul grande interrogativo che c’è nelle menti dei lettori occidentali:
“Se tutto ciò sta realmente accadendo, allora perché la NASA non ne ha mai parlato?”
Come vedremo, secondo un illustre Ph. D. [=Dottore in Filosofia, n.d.t.], la NASA sembra avere una “persistente, perniciosa predisposizione” contro ogni discussione sulla trasformazione dell’Eliosfera, e assume automaticamente, senza possibilità di discussione, che il LISM debba mantenere una “densità uniforme”. Altre, più esoteriche, spiegazioni sono state proposte per l’incremento energetico e la luminosità osservati che non hanno la semplicità e l’eleganza del modello di Dmitriev, come “il vento solare riaccelerato”.
Una rara eccezione che abbiamo trovato alla regola dell’ “invariabile densità del LISM” è stata in un’intervista del 1999 con Gary P. Zank all’Università del Delaware. [42] In questa intervista il dott. Zank ammette che se la densità del LISM stesse per cambiare potrebbe risultarne una catastrofe, e noi “potremmo non sapere quando questo starebbe per avvenire”:
“Siamo circondati da gas caldo” dice ”Quando il nostro sole si muove attraverso lo spazio interstellare estremamente ‘vuoto’ o a bassa densità, il vento solare produce una bolla protettiva: l’eliosfera intorno al nostro sistema solare, che permette alla vita di fiorire sulla Terra. Sfortunatamente possiamo imbatterci in una piccola nuvola in ogni momento, e probabilmente non la vedremo arrivare. Senza l’eliosfera, l’idrogeno neutro interagirebbe con la nostra atmosfera, producendo probabilmente catastrofici cambiamenti climatici, mentre la nostra esposizione alle mortali radiazioni cosmiche in forma di raggi cosmici ad altissima energia aumenterebbero”.
Zank ha usato lo SDSC CRAY T90 nei suoi studi sull’eliosfera, il manto di vento solare che circonda il sistema solare. Due effetti inclusi nella simulazione assicurano che l’interazione del vento solare con il medium interstellare locale non è stazionario. La pressione del vento solare varia su una scala temporale di 11 anni, e durante tutte le fasi del ciclo solare si presentano forti shock (sebbene la loro frequenza possa variare)… I calcoli di Zank suggeriscono che gli strumenti esistenti potrebbero non rilevare un incremento nel LISM sufficiente a comprimere o collassare l’eliosfera prima che l’interazione stessa sia già cominciata. [grassetti aggiunti]
Il dott. Zank ritiene che potremmo incontrare una nuvola casuale di densità energetica più alta nel LISM, anche se il modello galattico della Spirale di Parker sembra più plausibile dal momento che è già stata provata l’esistenza della stessa struttura energetica nel Sistema Solare. Una confessione chiave che possiamo estrapolare dalla ricerca avanzata del dott. Zank è che i nostri strumenti esistenti non sono abbastanza sensibili per rilevare un sostanziale aumento nella densità del LISM prima di esserci già entrati. Perciò, sembra piuttosto assurdo che la maggior parte degli eliofisici occidentali sostenga che il LISM debba mantenere una densità uniforme, se i nostri strumenti non sono sufficientemente sofisticati per provarlo. Maggiori prove a supporto di questo punto giungono dall’European Southern Observatory (ESO):
…sfortunatamente non ci sono modi diretti per misurare la densità dell’elettrone (o protone) interstellare locale, né il campo magnetico interstellare locale, sebbene siano questi due parametri a governare la struttura e la grandezza della nostra eliosfera. Perciò c’è la necessità di osservazioni indirette che possano portare rigorose restrizioni nella densità del plasma e nella forma e dimensione dell’interfaccia per permettere la scelta di un adeguato modello teorico. [grassetti aggiunti] [16]
Nonostante il bisogno, stabilito dall’ESO, di “osservazioni indirette” della densità del LISM, come quelle riportate da Dmitriev, si presume quasi sempre che il LISM, per un “adeguato modello teorico”, debba avere una densità invariata [16]
Un altro esempio di “negazione dell’incremento della densità del LISM” sarebbe nel documento di R.A. Mewaldt da Caltech. [23] Nel passaggio seguente si ammette chiaramente che le Voyager 1 e 2 hanno rilevato anomali “aumenti negli spettri a bassa energia” dell’eliosfera. Tuttavia, un incremento della densità del LISM non è mai menzionato neanche come una possibile “popolazione di polveri” per questi aumenti energetici:
La suggerita popolazione di polveri include particelle energetiche solari (RSEP), vento solare riaccelerato (RSW) e ioni energizzati da regioni di interazione corotazionale. Questi componenti riaccelerati forniscono una possibile spiegazione per gli aumenti negli spettri a bassa energia di Mg, Si, S e altri elementi osservati dalla Voyager 1 e 2 a oltre 60UA (Stone & Cummings 1997; Cummings & Stone 1999). C’è anche un inatteso ed inspiegato incremento degli spettri a bassa energia di parecchi elementi riscontrati a 1UA (Takashima e altri 1997; Klecker e altri 1998; Reames 1999). [grassetti aggiunti] Così, da questo studio si vede assai chiaramente che gli astrofisici occidentali hanno effettivamente scoperto “anomali, inattesi ed inspiegati incrementi” nell’attività energetica al termination shock dell’eliosfera, come ci aspettavamo dal modello di Dmitriev. Però, invece di ammettere che la densità del LISM possa essere cambiata, essi semplicemente “considerano nuove stime delle popolazioni neutrali degli elementi nel LISM”, in mezzo ad altre complesse e problematiche spiegazioni che sono solamente possibili, non comprovate. Non importa quali modelli di riaccelerazione dell’energia solare vengano proposti, il fatto è che quell’energia deve essere invariata. La spiegazione più semplice per l’incremento della carica energetica dell’eliosfera è che viene aumentata da una sorgente esterna.
Un professore, il dott. D.E. Shemansky dell’Università del Southern California, ha osato fare una particolare coraggiosa affermazione a proposito di questo problema, suggerendo che c’è uno sforzo deliberato da parte della NASA per evitare ogni discussione sulla sua “prima prova” di un “grande incremento” della densità energetica del LISM [35]: La ricerca sulle proprietà del Medium Interstellare Locale è stata condotta in periodi sparpagliati fin dal 1978. La Space Physics Division della NASA ha mostrato una persistente e perniciosa predisposizione contro il lavoro sugli effetti del gas neutro nel LISM negli Stati Uniti, dal momento della creazione della Division… I contributi più importanti per la ricerca in questo programma sono il documento (48), che presenta un metodo indipendente di calibrazione per determinare la densità assoluta del LISM, e l’(89), che presenta la prima prova di un incremento su larga scala nella densità dell’idrogeno atomico neutro nel LISM proveniente dalle misurazioni della Voyager nella regione a 50UA… [grassetti aggiunti] E’ certamente interessante che il dott. Shemansky dica che la NASA ha mostrato una “persistente, perniciosa predisposizione” contro questo lavoro. Il thesaurus di Microsoft Word 2000 indica che la parola “pernicioso” è sinonimo di “distruttivo, dannoso, mortale, malvagio” e “insidioso”. Così sorge la domanda: Perché ci sarebbe un interesse “mortale” ed “insidioso” da parte della NASA nel non porre questi cruciali interrogativi a proposito di un incremento della densità del LISM?
La risposta potrebbe essere trovata negli studi russi come quelli del dott. Dmitriev, dove è ben stabilito che quest’incremento della densità del LISM è in atto, e che sta causando cambi energetici massicci in tutta la nostra eliosfera. Questi cambi concordano perfettamente con le antiche profezie di tutto il mondo, comprese quelle della Bibbia Giudaico-Cristiana, che descrive eventi che terminerebbero nella “fine dei tempi”, o in quello che altre culture chiamano “l’alba dell’Età dell’Oro”. E’ innegabile che i media ridicolizzino e ignorino la questione UFO, le prove di antiche città sommerse, monumenti su Marte e simili [39]. La porta si è un poco aperta con l’ammissione del “Surriscaldamento Globale”, ma i massicci cambiamenti nel sole e nei pianeti sono relegati in postille di scarto. Un’altra chiara area di soppressione sta nel vero significato di “redshift”, che contiene la chiave che ci dà un modello completo per dimostrare che il cambiamento della densità del LISM può e deve esistere. ...
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