[AmadeuX BiblioForum]
Clicca qui per andare al sito di Audioterapia, Musica ed elementi subliminali benefici
23/08/2025 - 15:36:57
    [AmadeuX BiblioForum]                                     Ip: 216.73.216.186 - Sid: 112753201 - Visite oggi: 26015 - Visite totali: 64.796.590

Home | Forum | Calendario | Registrati | Nuovi | Recenti | Segnalibro | Sondaggi | Utenti | Downloads | Ricerche | Aiuto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Forums e Archivi PUBBLICI
 SUBLIMEN BiblioForum
 La famiglia Bhagavata

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale Inserisci linkInserisci EmailInserisci FlashInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista Inserisci Faccine
   
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I]
Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)] Clown [:o)]
Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)]
Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!] Morto [xx(] Assonnato [|)]
Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]

   Allega file
  Clicca qui per inserire la tua firma nel messaggio.
    

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 18/06/2007 : 12:02:17
La famiglia Bhagavata


di Rupa Vilasa dasa


La famiglia è un’istituzione creata da Dio. Essa, nonostante ciò, sembra subire un lento declino a causa di innumerevoli problemi esistenti in seno alla società. Occorre con forza ribadire la sua importanza strategica ed il suo valore universale perché dalla salute della famiglia dipende il destino dell’uomo. Presentiamo pertanto in questo numero il concetto di famiglia fondato sul vincolo del matrimonio divino poiché intendiamo ribadire con forza il nostro dissenso nei confronti di tutte quelle “forme di famiglia” che popolano il variegato mondo delle coppie civili o di fatto (omosessuali, etc). La cultura Bhagavata insegna che tramite il varnashrama-dharma la famiglia ha la seria possibilità di creare una comunità in virtù, dove ogni soggetto può relazionare in base alle sue attitudini e capacità in modo differente con Dio, sia per la sua crescita personale sia per la crescita degli altri. Tutti indistintamente quindi sono chiamati senza riserve a difendere la famiglia e a supportare con tutti i mezzi possibili questa piccola organizzazione umana e divina.

Il termine famiglia indica un insieme di esseri umani che relazionano tra loro uniti da un rapporto di parentela. La famiglia ha subito, nel corso della sua lunga storia, profondi cambiamenti, che hanno lasciato segni evidenti in riferimento alle minacce che tuttora pesano su di essa: divorzio, coppie di fatto, infertilità femminile, embrione umano e sua manipolazione, sterilizzazione, pillola contraccettiva, aborto etc. A tutto ciò si aggiunge il dubbio (viste le continue pressioni da parte delle coppie civili) che la famiglia così come è stata concepita sin dal suo inizio non possa più essere un bene. Perciò le si contrappongono “modelli pseudo-familiari” che sono solo “surrogati” basati su stili di vita diversi come la non fedeltà, l’omosessualità, l’edonismo, l’esaltazione dell’individualismo ecc.

La famiglia tradizionale, pertanto, come nucleo centrale della società e che è fondata sul matrimonio, si è via via trasformata riducendo progressivamente anche le sue dimensioni, corrosa e aggredita violentemente da sollecitazioni esterne che hanno avuto solo la pretesa di distruggere, senza porre in atto alternative valide. Avvicendamento che non può essere attuato con ridicole invenzioni umane, poiché sia la famiglia sia il matrimonio sono istituzioni divine. Non esistono valide e significative controparti. L’opinione pubblica pretende che le coppie di fatto (comprese quelle omosessuali), possono avere gli stessi diritti e vantaggi della famiglia tradizionale arrivando a chiedere per esse la non ottemperanza degli stessi doveri e persino il diritto all’adozione non rendendosi conto che ciò pone in seno alla società gravi quesiti di carattere morale ed etico e, solleva problemi di ordine psicologico, pedagogico e giuridico.

E’ come se esistesse un’apatia di fondo, un diffuso disinteresse da parte dell’uomo verso ciò che dà significato alla sua esistenza e verso la famiglia come fondamento della società. La cultura Bhagavata insegna che l’identità della famiglia, trae la sua origine dal vincolo del matrimonio e che essa non è il prodotto di un’invenzione umana ma divina come abbiamo accennato in precedenza. La famiglia è unione indissolubile tra due persone di sesso opposto che decidono di vivere la loro vita in amore, fedeltà, castità e comunione. La famiglia come istituzione divina è una concertazione di diversi aspetti esistenziali: psicologici, pedagogici, antropologici, morali ed etici, sociali, culturali, giuridici, materiali e spirituali. Appare chiaro quindi che nella famiglia esiste l’identità stessa della società, la matrice di partenza di valori ultimi per fondare una realtà sull’innalzamento individuale della consapevolezza non su dimensioni automatizzate o puramente pragmatiche (convenzioni) come avviene a tuttoggi.

La struttura etica del contesto familiare deve rispettare i diritti del singolo essere umano come soggetto e i bisogni delle relazioni tra i soggetti stessi come dono e non come fatto utilitaristico. L’istituzione del varnashramadharma (1), che nella cultura Bhagavata rappresenta lo strumento attraverso cui la società si sviluppa sia materialmente sia spiritualmente, ha la funzione di apportare (attraverso i suoi principi religiosi ed etici) un consistente aiuto alla famiglia, aiutandola ad assimilare equilibrio, lungimiranza, avvedutezza, prudenza e forza. Tutti i componenti della famiglia sono così chiamati ad assumersi le proprie responsabilità considerando tutti gli aspetti della vita compresi il significato di libertà, valore, amore, unicità e preziosità. A tal scopo il varnashrama-dharma valuta tutti i membri della famiglia in egual modo, considerando in primis l’anziano, come il depositario dell’esperienza familiare per le opportunità di saggezza e di continuità tradizionali che egli possiede.

In nessun caso l’anziano deve essere relegato a figura di secondo piano o messo in disparte perché egli ha la responsabilità di controllare l’applicazione di ciò che è stato espresso nell’ambiente familiare consigliando incessantemente i giovani e le donne affinché sviluppino buone abitudini. La donna a sua volta deve essere casta e fedele perché la pace, la prosperità e il progresso etico e spirituale della società dipendono dalla sua serietà. Rispettando le tradizioni familiari ella diventa per la famiglia una benedizione. In questo modo la donna ha la possibilità di procreare discendenza virtuosa e qualificata per il progresso spirituale e materiale della comunità. L’uomo allo stesso tempo deve provvedere alle sue necessità, proteggerla per non spingerla all’adulterio (poiché facilmente circuibile) e cercare di essere per ella figura di riferimento e maestro spirituale. La donna cosi può impegnarsi in attività pie per preservare la sua castità e fedeltà.

L’assiduità con la quale l’uomo e la donna al di fuori del matrimonio consumano l’adulterio, rischia di generare prole (popolazione) “indesiderata” ed “irresponsabile” con il rischio che quest’ultima sia portatrice di epidemie e guerre. Con l’aumento di questa progenie le tradizioni familiari così come tutte le attività e i progetti di vita in comune per il benessere della famiglia vengono distrutte (2), tutto può assumere la “parvenza” di famiglia. La famiglia è una piccola organizzazione istituita da Dio per il benessere della società umana. Essa ha come fine il compito di agevolare la relazione tra i suoi componenti e Dio, facilitando altresì la conoscenza interiore dei primi. Pertanto corrompere le tradizioni familiari significa far cadere la società nel caos più totale, allontanando l’essere umano dallo scopo ultimo della sua vita: conoscere sé stesso (3) e la Persona Suprema (4).

La grossa responsabilità dell’uomo e della donna all’interno del nucleo familiare vede questi ultimi partecipare all’opera creatrice di Dio non solo come procreatori, ma anche come progenitori della società. Dall’esempio che i genitori riescono a trasmettere ai figli, nasce un diverso approccio nei confronti della vita. Una concertazione di intenti e di obiettivi fondata sulla veridicità, fiducia, serenità, sensibilità, dolcezza, purezza, carità, controllo di sé, austerità e semplicità, non violenza, compassione, perdono che vede la comunità familiare chiamata in causa direttamente per la formazione della società (5). Quindi per riassumere, la famiglia è un patrimonio comune ed indispensabile all’umanità intera avente come scopo la giusta promozione dell’essere umano in un ambito di carattere universale. Occorre ricordare che ontologicamente la famiglia ha una propria natura/funzione che la colloca concettualmente al di là del normale riconoscimento sui generis che le viene attribuito al giorno d’oggi. Difendere perciò la sovranità della famiglia è un obbligo morale ed etico destinato a tutti indistintamente.


Rupa Vilasa Dasa è laureato in teologia e studio comparato delle religioni, ha un master in pedagogia clinica e uno in psicologia di consultazione. Insegna psicologia nei corsi FSE ed ha un proprio studio di consulenza psicologica e pedagogica.
Per contatti e informazioni: rupavilasa@bhaktisvarupadamodara.com .


(1) Il varnashrama-dharma è composto da quattro varna e quattro ashrama. Queste partizioni naturali della società umana istituita da quattro gruppi sociali conformi alle tendenze naturali di ogni singolo individuo e da quattro ashrama che rappresentano l’iter spirituale che ogni singola persona deve compiere per tornare da Dio, sono divisioni universali create dal Signore Supremo. Il varnashrama-dharma si struttura sull’azione, sull’attitudine naturale di ogni essere umano e sul dovere che egli deve compiere per vivere.
(2) Bhagavad-gita, 1.39-43.
(3) Srimad-Bhagavatam, 5.5.5.
(4) Srimad-Bhagavatam, 2.9.36.
(5) Bhagavad-gita, 16.1-3.

(Tratto da Movimento ISKCON)







Macrolibrarsi


English French German Italian Spanish


[AmadeuX BiblioForum] © 2001-2025 AmadeuX MultiMedia network. All Rights Reserved. Torna all'inizio della Pagina